FESTIVAL (F. De Gregori) SOL E' la citta' dei fiori SI disse chi lo vide passare DO che forse aveva bevuto troppo SOL ma per lui era normale. Qualcuno penso' fu un problema di donne SI un altro disse proprio quasi come Marylin Monroe DO lo portarono via in duecento SOL peccato fosse solo quando se ne ando', RE la notte che presero il vino DO e ci lavarono la strada SOL chi ha ucciso quel giovane angelo RE DO che girava senza spada. E l'uomo della televisione disse nessuna lacrima vada sprecata in fin dei conti cosa c'e' di piu' bello della vita la primavera e' quasi cominciata qualcuno ricordo' che aveva dei debiti mormoro' sottobanco che quello era il motivo era pieno di tranquillanti ma non era un ragazzo cattivo la notte che presero le sue mani e le usarono per un applauso piu' forte chi ha ucciso il piccolo principe che non credeva nella morte. E lontano lontano si puo' dire di tutto, non che il silenzio non sia stato osservato, l'inviato della pagina musicale scrisse tutto e' stato pagato si ritrovarono dietro il palco con gli occhi sfumati e le mani in tasca tutti dicevano io sono stato suo padre purche' lo spettacolo non finisca la notte che andarono a cena e canticchiarono la Vie en rose chi ha ucciso il figlio della portiera che aveva fretta e che non si fermo'. E cosi' fu la fine del gioco con gli amici venuti da lontano a deporre una rosa sulla cronaca nera a chiudere un occhio, a stringere una mano alcuni lo ricordano ancora mentre accende una sigaretta altri gli hanno fatto un monumento per dimenticare un po' piu' in fretta la notte che presero il vino e ci lavarono la strada chi ha ucciso quel giovane angelo RE DO SOL RE ad lib. sfumando che girava senza spada.