COSE Francesco De Gregori Re Sol7+/9 E' come il giorno che cammina Re Sol7+/9 come la notte che si avvicina… come due occhi che stanno a guardare da dietro una tenda e non si fanno notare. E' come un albero nel deserto come un trucco non ancora scoperto come una cosa che era meglio non fare come il cadavere di una stella sulla schiuma del mare. Re Sol7+/9 E' fulmine e' grandine e' polvere e siccita' acqua che rompe l'argine e lascia una riga nera Re Sol7+/9 al primo piano di una citta'. Re Sol7+/9 Mim7 C'e' qualcuno che bussa, baby La7 Sol Re aspettavi qualcuno? Mim7 Ho guardato fuori baby La7 Sol Re e non ho visto nessuno. Fa#m C'e' qualcuno che bussa, baby Sol Re e muove la coda Fa#m c'e' qualcosa che passa Sol Re in questa stanza vuota. Come una sagoma sul pavimento come sabbia sotto il cemento come una magra malattia come il passato in una fotografia come una terra che diventa straniera come un mattino che diventa sera sera di un giorno di festa e di pioggia che diventa tempesta. Come un lungo saluto come un sorriso che dura un minuto come uno sguardo buttato al futuro come un'occhiata al di la' del muro. E' venuto qualcuno, baby che non si e' presentato e' venuto lo stesso, baby ma non era invitato e' venuto qualcuno, baby che ci guarda e sta zitto e c'e' qualcosa che cambia sotto questo soffitto. E' come il giorno che cammina anzi e' come la notte che si trascina come una nuvola sulla coscienza come l'apocalisse in un racconto di fantascienza come dal nocciolo di un'esplosione come dal chiuso di una nazione come dal coro di una cattedrale o dalla tana di un animale come dal buco di una chiave come dal ponte di un astronave Re Sol7+/9 come io e te che stiamo a guardare Sol7+/9 tutte queste cose Re passare. C'e' qualcuno che bussa, baby aspettavi qualcuno? Ho guardato nel buio, baby e non ho visto nessuno troppe volte zero, baby non vuol dire uno c'e' qualcosa che brucia in tutto questo fumo. -------- COSE (De Gregori-Miramare 19.4.89) E' come il giorno che cammina, come la notte che si avvicina, come due occhi che stanno do fa do fa do a guardare, da dietro una tenda e non si fanno notare. fa do fa E' come un albero nel deserto, come un trucco non ancora scoperto, come una cosa che era do fa do fa do meglio non fare, come il cadavere di una stella, sulla schiuma del mare. fa do fa do E' fulmine, è grandine, è polvere, è siccità, acqua che rompe l'argine e lascia una riga do fa do fa do fa nera, al primo piano della città. do fa do C'è qualcuno che bussa, baby, aspettavi qualcuno? Hai guardato di fuori, baby? E non ho sol fa do sol visto nessuno. C'è qualcuno che bussa, baby, e muove la coda, c'è qualcosa che passa in fa do mi- fa do mi- questa stanza vuota. fa do sol Come una sagoma sul pavimento, come sabbia sotto il cemento, come una magra malattia, (continuare come sopra) come il passato, in una fotografia. Come una terra che diventa straniera, come un mattino che diventa sera, sera di un giorno di festa, che diventa tempesta. Come un lungo saluto, come un sorriso che dura un minuto, come uno squarcio buttato al futuro, come un'occhiata, al di là del muro. E' venuto qualcuno, baby, che non si è presentato. E' venuto lo stesso, baby, ma non era invitato. E' venuto qualcuno, baby, che ci guarda e sta zitto, e c'è qualcosa che cambia sotto questo soffitto. E' come un giorno che cammina, anzi è come la notte che si trascina, come una nuvola sulla coscienza, come l'apocalisse, in un racconto di fantascienza. Come dal nocciolo di un'esplosione, come dal chiuso di una nazione, come dal coro di una cattedrale o dalla tana di un animale. Come dal buco di una chiave, come dal ponte di un'astronave, come io e te che stiamo a guardare tutte queste cose, passare. C'è qualcuno che bussa, baby, aspettavi qualcuno? Ho guardato nel buio, baby, e non ho visto nessuno. Troppe volte zero, baby, non vuol dire uno, c'è qualcosa che brucia in tutto questo fumo.