{t:La guerra di Piero} {st:F. De Andrč} {chords_size: 1} {chords_position: 1} {print_chords:no} {print_major:no} {print_minor:no} {print_seventh:no} {print_bemol:no} {print_bass_not_root:no} {font:Title,Comic Sans MS, 20, 0,true,false} {font:SubTitle,Comic Sans MS, 16, 0,true,false} {font:Lyric,Comic Sans MS, 10, 0,false,false} {font:Chord,Arial, 8, 255,false,true} {font:Comment,Comic Sans MS, 8, 16711680,false,false} {font:Tablature,Courier New, 10, 65280,false,false} {font:Header,Comic Sans MS, 10, 0,true,false} {font:Footer,Comic Sans MS, 10, 0,true,false} {font:Control,MS Sans Serif, 8, 16711680,false,false} {left_margin: 800} {right_margin: 600} {top_margin: 1000} {botton_margin: 1000} {print_orientation: 1} {two_column_on} {comment:(Tonalitą originale in Rem)} [Am]Dormi se[E7]polto in un campo di [Am]grano non e' la[Dm] rosa, non[G7] e' il tuli[C]pano che ti fan [E7]veglia dall'ombra dei [Am]fossi ma sono [Dm]mille pa[E7]paveri[Am] rossi. "Lungo le[E7] sponde del mio to[Am]rrente voglio che[Dm] scendano i lucci argen[Am]tati, non piu' i ca[G7]daveri dei so[C]ldati portati in[E7] braccio dalla cor[Am]rente". Cosi' d[E7]icevi ed era d'In[Am]verno e come gli [Dm]altri, verso l'[Am]inferno te ne vai[G7] triste come chi[C] deve ed il vento ti [E7]sputa in faccia la [Am]neve. Fermati [E7]Piero, fermati [Am]adesso, lascia che il[Dm] vento ti [G7]passi un po' ad[C]dosso, dei morti in bat[E7]taglia ti porti la [Am]voce, chi diede la [Dm]vita ebbe in [E7]cambio una [Am]croce. Ma tu non lo[E7] udisti ed il tempo pa[Am]ssava con le sta[Dm]gioni a passo di "[Am]java" ed arr[G7]ivasti a varcar la fron[C]tiera in un bel [E7]giorno di Prima[Am]vera. E mentre mar[E7]ciavi con l'anima in[Am] spalle vedesti un[Dm] uomo in fondo alla[Am] valle che aveva il tuo[G7] stesso identico u[C]more ma la d[E7]ivisa di un altro co[Am]lore. Sparagli P[E7]iero, sparagli [Am]ora e dopo un[Dm] colpo[G7] sparagli an[C]cora, fino a che [E7]tu non lo vedrai e[Am]sangue cadere in[Dm] terra a co[E7]prire il suo[Am] sangue. {column_break} "E se gli [E7]sparo in fronte o nel [Am]cuore soltanto il [Dm]tempo avra' per m[Am]orire, ma il tempo a [G7]me restera' per ve[C]dere, vedere gli [E7]occhi d'un uomo che[Am] muore". E mentre gli[E7] usi questa pre[Am]mura quello si [Dm]volta, ti vede, ha[Am] paura ed imbra[G7]cciata l'artiglie[C]ria non ti r[E7]icambia la cort[Am]esia. Cadesti a [E7]terra, senza un la[Am]mento e ti accor[Dm]gesti in un [G7]solo mo[C]mento che il tempo[E7] non ti sarebbe ba[Am]stato a chieder per[Dm]dono per [E7]ogni pec[Am]cato. Cadesti a [E7]terra, senza un la[Am]mento e ti accor[Dm]gesti in un [G7]solo mo[C]mento che la tua [E7]vita finiva quel [Am]giorno e non ci [Dm]sarebbe [E7]stato ritor[Am]no. "Ninetta [E7]mia, crepare di [Am]Maggio ci vuole [Dm]tanto, troppo co[Am]raggio. Ninetta[G7] bella diritto all'In[C]ferno avrei prefe[E7]rito andarci in I[Am]nverno". E mentre il [E7]grano ti stava a sen[Am]tire dentro le[Dm] mani stringevi il fu[Am]cile, dentro la [G7]bocca stringevi pa[C]role troppo ge[E7]late per sciogliersi al [Am]sole. Dormi se[E7]polto in un campo di[Am] grano non e' la[Dm] rosa, non[G7] e' il tuli[C]pano che ti fan [E7]veglia dall'ombra dei [Am]fossi ma sono [Dm]mille pa[E7]paveri [Am]rossi.