==================================== E ADESSO LA PUBBLICITÀ - C. Baglioni album: La vita è adesso (1985) ==================================== Intro: MIm DO LAm SIm MIm MIm DO Tu dietro un vetro guardi fuori LAm lungo il luccichio dei marciapiedi SIm MIm e la gente si è dissolta nella sera. DO Tua madre altezza media sogni medi LAm che sbatte gli occhi da cammello SIm MIm e non si è rassegnata e neanche spera. LAm RE SOL Un cespuglio di spini tuo fratello, DO FA#m che pensa sulle unghie delle dita SI DO appitonato con un'aria da bollito. LAm RE SOL Tuo padre mani da operaio a vita DO FA#m che ride e gli si spacca il viso SI impallidito di TV. MIm DO Tu fretta di vivere qualcosa LAm e ogni cosa è già un ricordo liso SIm MIm e adesso la pubblicità... MIm DO LAm SIm MIm Tu e le tue voglie imbottigliate, occhi come buchi della chiave e un'ansia indolenzita sotto neve bianca. Tuo padre aspetta sempre qualche nave, funambolo sul filo del passato, a cena insieme a una bistecca stanca. Tuo fratello é un grammofono scassato, un fiume di pensieri in fuga si specchia in un cucchiaio e fa una bocca storta Tua madre si rammenda qualche ruga e una domanda di dolcezza che porta in tavola e va via. Tu nascosta in fondo a un'amarezza a far finta che il mondo sia un bel posto e adesso la pubblicità... [rit.] DO#m LA SI SOL#m LA7+ Ma che giorno è è tutti i giorni, ed una sera ogni sera FA#m MI4 SI e questa sera come le aaaltree. DO#m LA SI Che si siede accanto e non c'è niente che ritorni, SOL#m LA7+ che allegria e nessun cerino FA#m MI4 SI per dare fuoco a tutto quaaantooo. Tu in quella schienuccia di uccellino che s'incurva e si vedono gli affanni dei tuoi domani e dei tuoi pochi anni. Tuo padre si strofina le mascelle come impanate nella barba una sigaretta in mezzo ai denti e lui ci parla intorno. Tua madre che si sveglia strappa e scuote tutta la polvere di un giorno senza persone e novità Tuo fratello scemo che dà uno spintone al tuo cuore rovesciato come tasche vuote e adesso la pubblicità... [rit.] Oggi è quasi un secolo di noia, che si fa domani e dopo, e poi nei prossimi vent'aaanniii, figli di speranze per un attimo di gioia, la città di antenne e cielo, e luci grigie nelle staaanzee. E la notte cade come un telo a smorzare gli occhi ed i televisori e tu dietro un vetro guardi fuori...