Cristina era davvero una bella ragazza solare e con tanta voglia di vivere, ma da quando aveva perso i suoi genitori in un terribile incidente aereo non era più la stessa. Era diventa chiusa, irascibile. Tutto era cambiato però quando aveva incontrato Marco. Frequentavano la stessa università, ma non l’aveva notato fin a quando un giorno non si scontrarono nei corridori.

“ Ma stai un po’ più attento quando cammini “ disse Cristina rialzandosi, ma non appena i suoi occhi incontrarono quelli di Marco se ne innamorò perdutamente. Era il ragazzo che aveva sempre sognato. Anche Marco fu molto colpito da Cristina. Iniziarono a frequentarsi. C’era qualcuno però che non vedeva di buon occhio questa unione. Era Consuelo una sensitiva anche lei perdutamente innamorata di Marco. Decise che avrebbe fatto qualsiasi cosa per prendersi Marco. Preparò una porzione che avrebbe in grado di far odiare la prima persona che avessi incontrato. La fece bere a Marco proprio mentre sopraggiungeva Cristina. Da quel momento i sentimenti di Marco mutarono. Iniziò a trattare Cristina nei peggiori dei modi e la ragazza non riusciva a capire il motivo. Più Cristina soffriva e più Consuelo era felice. Ora doveva passare alla seconda parte del suo piano far innamorare Marco di lei. Anche questo non fu molto difficile. Così Consuelo aveva ottenuto il suo scopo mentre Cristina continuava a disperarsi cadendo in una crisi ancora più profonda. Non bastava la morte dei suoi genitori ora anche la persona che amava più della sua vita lo aveva lasciato. Quando seppe che si era messo con Consuelo non ci vide più. Affrontò la ragazza chiedendole cosa avesse fatto al suo Marco per ridurlo così. Consuelo disse soltanto che Marco aveva capito chi era la donna giusta per lui. Cristina non volle credere a queste parole. Andò da Paola che oltre ad essere la sua migliore amica conosceva molto bene Consuelo. Le disse cosa le era successo trattenendo a stento le lacrime. Paola le disse che Consuelo era molto brava a preparare porzioni. Cristina da sempre scettica su queste cose in un primo momento non volle credere a Paola. Quando tornò a casa però pensò che il cambiamento repentino di Marco si poteva spiegare solo in questo modo. Tornò da Paola dicendole se era possibile far tornare Marco com’era prima. Paola disse che conosceva un’anziana anche lei molto brava in questo genere di cose. Andarono da quest’anziana e le spigarono la situazione. L’antidoto c’era ma le mancava un ingrediente. Un’erba molto particolare che cresceva solo nella savana africana. Cristina decise di partire alla ricerca di quest’erba anche se sapeva che era molto pericoloso affrontare la savana, ma Marco era troppo importante per rinunciare. Paola insistette per accompagnarla. Arrivati in Africa subito si misero in cerca di quest’erba. Ma dopo due giorni e due notti di cammino di quest’erba nessuna traccia. All’improvviso furono accerchiate da una tribù di cannibali che le catturarono per portarle al loro villaggio. I cannibali per la strada già si pregustavano il succulento pranzo mentre le nostre eroine già pensavano al peggio. Quando giunsero al villaggio fu ordinato di spogliarsi. Quando i cannibali si accorsero che erano donne s’inginocchiarono ai loro piedi. Il capo tribù disse che per loro la donna era sacra e che si cibavano solo di uomini. Cristina e Paola non potevano crederci: erano salve. Il capo tribù le ospitò per la notte. Il mattino seguente di buon’ora si rimisero in viaggio. Consuelo, intanto, aveva saputo che Cristina era alla ricerca dell’erba. Andò su tutte le furie. Assoldò un sicario con il compito d’impedire a Consuelo di trovare quell’erba con ogni mezzo anche uccidendola. Quando il sicario le raggiunse avevano appena saputo da un’indigena dove avrebbero potuto trovare quell’erba. Crhis, questo era il nome del sicario, le seguiva a debita distanza. Ad un certo punto Cristina vide l’erba sulla cima di una roccia. Iniziò a salire ma ad un tratto si sentì tirare dal basso e così si accorse della presenza di Crhis. Crhis riuscì a farla precipitare e Cristina cadde al suolo priva di sensi e Crhis si dileguò. Paola accorse subito a soccorrere l’amica. Cristina, però, non dava segni di vita. Paola iniziò a preoccuparsi e ad invocare aiuto. Le sue urla furono udite da uno scalatore che subito accorse. Cercò di rianimare Cristina ma si accorse che perdeva molto sangue da una gamba. Subito immobilizzò l’arto. Cristina, però, aveva la febbre alta così lo scalatore la portò al suo rifugio. Dopo circa due ore la febbre si abbassò e Cristina riprese conoscenza. Chiese a Paola cosa fosse successo e Paola le disse che era grazie allo scalatore che si era salvata. Cristina ringraziò profondamente lo scalatore chiedendogli il nome.

“ Assur “ fu la sua risposta. Cristina, però, con la gamba in quello stato di certo non poteva tentare una nuova scalata. Assur si propose di andare lui. Cristina accettò molto volentieri. Crhis, però, aveva visto tutto da lontano pensando che la seconda volta non avrebbe sbagliato. Ad un tratto nella grotta entrarono una quantità innumerevole di serpenti molto velenosi e uno di loro morse Assur. Assur, però, conosceva molto bene il tipo di veleno e portava sempre con sé  l’antidoto e così si salvò. Anche questa volta Crhis aveva fallito ma non si arrese. Assur iniziò a salire ma fu colpito da un proiettile ad un braccio che,però, non gli impedì di arrivare in cima e prendere l’erba. La consegnò a Cristina che, insieme a Paola, subito si misero in viaggio. Crhis, però, salì sullo stesso aereo riuscendolo a dirottare. Così Cristina si ritrovò su un’isola deserta insieme agli alti passeggeri ma soprattutto insieme a Crhis. Una nave di passaggio gli avvistò e subito attraccò. Crhis, però, nella notte uccise il comandante sostituendosi a lui. Così, invece che in Italiana nave si diresse negli U. S. A. I passeggeri si accorsero di ciò e chiesero lumi al comandante che disse che a causa di un tentativo d’attacco terroristico bisognava prima andare negli U.S.A. La risposta non convinse i passeggeri e soprattutto Cristina che iniziò a sospettare che ci fosse qualcuno che le impedisse di portare a termine la sua missione. Ascoltò per caso una telefonata tra Crhis e Consuelo e capì tutto. Parlò agli altri passeggeri spiegando la situazione ma nessuno volle crederle. Allora decise di agire da sola. Affronto Crhis dicendole quanto le avesse dato Consuelo per quel lavoro. Le offrì il doppio ma Crhis diceva che ormai non lo faceva più per soldi ma perché lui non aveva mai fallito una missione e non voleva farlo nemmeno stavolta. Cristina era disperata l’Italia si allontanava sempre di più e con lei la possibilità di poter riavere Marco. Cercò di parlare di nuovo con Crhis raccontandogli tutto quello che aveva passato. Crhis si commosse a tal punto che decise di aiutarla. Tornò indietro e la riportò in Italia. Quando Cristina arrivò dall’anziana trovo lì Consuelo che la intimò di darle l’erba. Iniziò una lite furibonda tra le due ma Cristina riuscì a spuntarla così l’anziana preparò l’antidoto. Lo fece bere a marco non senza difficoltà, ma non successe niente. Passavano i giorni e Marco non tornava quello di prima e Cristina era sempre più disperata. Un giorno, però, si scontrarono di nuovo all’università e come per incanto Marco si ricordò di tutto l’amore che provava per lei. Così Marco e Cristina potettero finalmente vivere felice e contenti.