La relazione del Prof. Dott. Carlo Vallardi
al Primario Dell'Ospedale di Cuggiono

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Dott. Prof. Carlo Vallardi
Medico Primario
Ospedale Fatebenefratelli
e Sorelle

Oggi, per invito del Prof. Vaccari, direttore dell’Ospedale di Cuggiono, ho visitato, in detto Ospedale, 11 ammalati degenti, appartenenti al Comune di Buscate e limitrofi , dove si sarebbe sviluppato un focolaio di tifo addominale. Degli 11 ammalati visitati , 2 donne ( Carugo e Calloni) ed un giovane ( Pedretti ) presentano dati anamnestici prossimi a sintomi clinici ancora in atto del tifo addominale, quale la febbre, il tipico stato della lingua, la raseola, la splenornegalia; per gli altri 8, in prevalenza bambini e giovanetti, già entrati nel periodo di convalescenza, le cartelle cliniche dimostrano all’evidenza che la malattia superata altro non era che il tifo addominale.
Ad avvalorare questa diagnosi clinica, d’altronde non dubbia per tutti gli ammalati visitati, fu trovata positiva la sierodiagnosi per il bacillo di Eberth, che è l’agente infettivo del tifo addominale.
Questa sierodiagnosi fu trovata positiva (1/100 - 1/200) già nei primi giorni di degenza degli ammalati in Ospedale, prima ancora che venisse praticata la vaccinoterapia specifica, la quale può elevare il valore agglutinante del siero degli ammalati, che, nei casi in questione, è arrivata fino al titolo di 1/800. Inoltre per 3 ammalati: due defunti (Comerio e Caimi) ed uno (Pedretti) in corso di malattia, si ebbe pure l’emocultura positiva, cioè l’isolamento dal sangue di detti ammalati del bacillo di Eberth.

Concludendo tutti gli undici ammalati da me oggi visitati nell’Ospedale di Cuggiono hanno sofferto e soffrono tuttora di tifo addominale; la diagnosi di questa malattia è sicura sia clinicamente che sierologicamente. Per i degenti Carugo, Calloni, e Pedretti, ancora in corso di malattia, la diagnosi odierna si può ritenere favorevole.

In fede Dott. Prof. Carlo Vallardi

Milano 2, Febbraio 1947
Via Piatti,1

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