SUNTO CRONOLOGICO DELLE AUTORITA' CHE GOVERNARONO SAVONA SINO ALLA FINE DEL LIBERO COMUNE (1528) [1]
Lo schema trae spunto da quello proposto nel volume, di Walter Ferro,
"Storia di Savona e delle sue monete" - Editrice Liguria -
Dopo la conquista romana Savona fa parte dellImpero, fino alla sua caduta
Allinizio del Medioevo è sotto il controllo dei Bizantini
Nel 643 viene
saccheggiata e conquistata dai Longobardi di Rotari
Nel 774 entra a far parte dellImpero dei Franchi di Carlo Magno |
Nel 950 si forma la Marca Aleramica, di cui Savona fa parte insieme a Vado.
Savona si svincola dai marchesi. I rapporti con Genova sono dapprima buoni, ma limposizione della Convenzione, nel 1153, è linizio di un dominio genovese de facto, prevalente su quello de iure dei marchesi. Questo vassallaggio viene ribadito nel 1168 e nel 1181.
Nel 1191, in seguito alla cessione de iure dei diritti marchionali, Savona nasce formalmente come Libero Comune, anche se de facto dipende da Genova.
Ad ottobre 1226 il primo signore forestiero di Savona: è il vicario imperiale Tomaso I di Savoia; nel 1427 il figlio Amedeo è podestà e governatore, ma a fine maggio Genova ristabilisce con le armi la sua autorità.
Nellagosto 1238 Savona si affida allimperatore Federico II (a lato, Augustale), in guerra con Genova, che nel novembre 1246 assume direttamente la signoria della città.
Il 19 febbraio 1251 Savona torna sotto il dominio di Genova, che di qui in avanti impone per Convenzione podestà e giudici. Tali magistrati si avvicendano per il resto del secolo: ricordiamo Iacobus Buchanigra, podestà dal 1258 al 1261, fratello di quel Guglielmo che è capitano del popolo a Genova.
Il 21 ottobre 1311 Enrico VII (primo signore forestiero di Genova) è signore di Savona a cui concede autonomia, senzaltra soggezione che quella allImpero sino alla sua morte, nel 1313. Suo vicario il milanese Bonaccorso di Agliate.
Alla morte di Enrico (agosto del 1313) si torna al regime dei podestà genovesi.
Nel 1317 i ghibellini Genovesi fuorusciti, capeggiati da Spinola e Doria, prendono sede a Savona, concedendole una notevole autonomia (che in pratica dura fino al 1332), dimostrata nel 1322 dallelezione, contraria alle convenzioni, del podestà milanese Beccarius de Beccaria.
Dallinizio del 1327 Ludovico il Bavaro è signore di Savona, suo vicario il veronese Federico della Scala; questi viene allontanato nel 1329, a seguito del ritiro dallItalia di Ludovico, ma la città rimane autonoma, tanto che nel 1330 ritorna il podestà Beccaria. Dopo di lui altri podestà genovesi di fazione ghibellina, perciò ancora autonomia da Genova.
Lautonomia cessa a settembre 1331, quando anche i ghibellini riconoscono la signoria angioina e sotto tale egida Savona torna allamministrazione genovese.
Nel maggio del 1332 si insedia in Savona Faciolus de Mari, vicario di Roberto dAngiò (signore di Genova già dal 1318). La signoria Angioina termina nel 1335 sia a Genova che a Savona, e qui tornano i podestà genovesi.
La rivoluzione del 1339 porta al dogato Simone Boccanegra, e tra i vari podestà di estrazione popolare che governano Savona troviamo dapprima Lodisio, fratello del doge, poi un altro Boccanegra, Giovanni, e nel 1349 ancora Anfreonus.
Il 16 dicembre 1353 Savona e Genova si consegnano a Giovanni Visconti, ma solo nel 1354 a Savona si insedia un podestà milanese e si inalberano le insegne con laquila ed il biscione. Alla morte di Giovanni gli succedono i tre nipoti.
Nel 56 Genova si ribella, Savona rimane fedele a Bernabò e Galeazzo Visconti finché, il 13 febbraio 1357, capitola di fronte alle forze genovesi. Nuova serie di podestà genovesi: da ricordare Lodisio Boccanegra, in carica per quattro anni.
Nel dicembre del 1364 Savona è dichiarata camera imperiale dallimperatore Carlo IV, ma ciò non interrompe la serie dei magistrati genovesi.
Nel 1366 Savona si arrende al duca Galeazzo Visconti. A fine marzo 67 ha un governatore milanese, Matteo Mandello, ma coesiste un doppio regime di magistrati genovesi e milanesi fino a che il duca riceve da Genova un indennizzo per ritirarsi (non rinuncia formalmente alla signoria). All'inizio del 1471 Galeazzo riprende il controllo completo.
Nel 72 il doge Domenico Fregoso ristabilisce pacificamente lautorità genovese su Savona. Per una ventina d'anni si succedono podestà genovesi.
Dall8 settembre 1394 Savona è in guerra con Genova, il 17 novembre formale dedizione della signoria al duca Luigi dOrléans.
Il 24 dicembre 1395 Luigi dOrléans cede la signoria di Savona al fratello Carlo VI, ma leffettiva presa di possesso avviene solo il 27 maggio 97.
La signoria di Carlo VI dura dal 27 maggio 1397 al 4 settembre 1409, quando Genova si affida a Teodoro II Paleologo, subito seguita da Savona.
Il 14 marzo 1413 Teodoro viene estromesso e si torna ai podestà genovesi.
Savona approfitta della situazione per rivolgersi allImperatore Sigismondo di Lussemburgo, che allinizio del 1414 è già signore della città.
Il 19 febbraio 1415 si torna al vecchio regime di magistrati genovesi.
Il 22 maggio 1416 entra in carica, come come podestà e capitano, Spinetta di Campofregoso, fratello del doge di Genova.
Nel 1420 Spinetta di Campofregoso assume ufficialmente primo genovese a farlo il titolo di signore di Savona, anche se si è comportato come tale fin dal suo primo insediamento nel 1416.
Dal novembre 1421 (il giuramento di fedeltà è però del 19 marzo 1422) Filippo Maria Visconti è signore di Savona, fino al 27 dicembre 1435.
Dal 27 dicembre 35 al marzo 36 Savona è lasciata a sé stessa, poi ha un capitano ed un commissario genovesi, ma sembra che per diverso tempo goda di una certa autonomia. Battista Fregoso è podestà per parte del 1436, e forse lo è ancora allinizio del 37.
Dal 4 luglio 1438 Tomaso di Campofregoso, doge di Genova, assume la signoria di Savona, che ha termine con la rivolta dellagosto 1440.
Dallagosto 1440 occupazione militare genovese, per 18 mesi. Governatore dapprima Battista Cicala, cui succedono il Giustiniani ed il Lercari.
Il 3 agosto 1442 nuova insurrezione, fomentata dagli Adorno, soffocata, senza traumi eccessivi, già il 16 dello stesso mese.
Il 18 dicembre 42 Tomaso Fregoso perde il dogato, e già pochi giorni dopo le sue armi vengono cancellate dagli edifici di Savona. Lamministrazione rimane in mano ad uomini della fazione Adorno il primo è Barnaba, dal 9 aprile 44 è Teramo sino al 27 gennaio 47.
Ad inizio 1447 Tomaso Fregoso viene liberato dalla prigionia nel Castello Nuovo, dalla metà di agosto dello stesso anno è signore di Savona; lo rimane sino alla morte, avvenuta nel febbraio 1453.
Dal 10 luglio 1453 è signore il nipote di Tomaso, Gian Galeazzo (figlio di Spinetta). Mantiene la carica con un intervallo a metà del 55, quando larmata catalana prende la città: viene cacciata per opera di Masino Fregoso, che resta come capitano; solo a fine novembre la carica torna a Gian Galeazzo, che la mantiene con ambizioni di autonomia sino al 1458.
Gian Galeazzo Fregoso viene rimosso dallincarico il 7 maggio 1458, con lavvio della signoria francese di Carlo VII.
Alla morte di Carlo nel luglio 1461 la signoria passa a Luigi XI.
Dal 6 febbraio 1464 cessione della signoria di Savona a Francesco Sforza (ritratto a fianco).
Alla morte di Francesco, nel marzo del 1466, subentra il figlio Galeazzo Maria Sforza , che in pratica governa insieme alla madre, Bianca Maria Visconti; questa muore nellottobre del 1468.
Galeazzo Maria Sforza signore sino alla sua uccisione, nel dicembre 1476.
Subentra il figlio Giovanni Galeazzo Maria Sforza reggente la madre Bona di Savoia (ritratta nel testone a sin.) , fino al 1478. |
Genova si ribella a Milano e, dal 25 giugno 1478, Prospero Adorno è doge; Savona rimane con gli Sforza sino ad ottobre, poi si ribella a sua volta, ma in novembre viene ceduta a Battista di Campofregoso, salito al dogato col favore degli Sforza. Signore di Savona diventa Donna Bartolomea di Campofregoso, madre del doge.
Alla sua morte viene sostituita, con delibera del 29 Agosto 1481, da Bernardina di Campofregoso, moglie del doge Battista.
Nel 1482, e fino alla sua caduta per opera dello zio Paolo, a fine 83, Battista assume direttamente la signoria di Savona.
Cacciato Battista da Paolo, questi assume la carica di signore di Savona dal 25 novembre 1483.
Dal 14 giugno 1485 il signore di Savona è il figlio di Paolo, Fregosino.
A fine 88 Alessandro e Alfonso Fregoso occupano militarmente la città, ma il 7 ottobre i Milanesi, aiutati dai cittadini, li costringono alla resa.
Dal 7 ottobre 1488 Giovanni Galeazzo Maria Sforza-Visconti è signore di Savona, che viene governata da magistrati Adorno (quasi sempre Giovanni).
Ludovico Maria Sforza signore di Savona dalla morte di Giovanni Galeazzo, il 21 ottobre 1494. Il giuramento è del marzo 95.
Ad ottobre 1499 passa con tutta la Liguria sotto la signoria di Luigi XII. Governatore Yves de Alègre, dal 20 ottobre 1499 al 1510; dal 1506 lo rappresenta spesso il suo luogotenente, Giovanni Callart, signore di Frassinet, che è poi governatore dal 1510 al 1512.
Il 29 giugno 1512 la Lega pone doge di Genova Giano Fregoso, e manda come governatore (a nome della Lega, e non per Genova, come giustamente nota Giuria) [2] a Savona il fratello Guido Fregoso, podestà Alessandro Fregoso.
Dal 25 maggio al 17 giugno 1513 Gioacchino Spinola è commissario per il doge Antoniotto Adorno.
Il 9 luglio 1513 Giano Fregoso è podestà e viene dichiarato signore della città; suo luogotenente è Sebastiano Doria. Secondo Giuria [3] potrebbero essere sue le monete datate 1513 ed attribuite a Guido dal Corpus Nummorum Italicorum. Prima di novembre viene estromesso dalla carica.
Ganchino Fregoso e Sebastiano Doria sono governatori dallautunno 1513.
Nel 1514 troviamo Simonetto Fregoso luogotenente e podestà per il fratello Ottaviano, doge di Genova.
Dallagosto 1515 Francesco I (a destra) è signore di Genova e Savona, Simonetto Fregoso ancora governatore per il fratello Ottaviano, doge di Genova.
Dal 7 giugno 1522, con la cacciata dei Fregoso che segue di poco la sconfitta francese, Giacomo Centurione è governatore e podestà per Antoniotto Adorno.
Francesco I è nuovamente signore, e dal 9 dicembre 24 al 28 febbraio 25 il marchese Michelantonio di Saluzzo è luogotenente per il re di Francia.
Savona torna sotto gli Adorno: dal 29 marzo Francesco Spinola è luogotenente.
Il 16 agosto 1526 Savona si arrende alle forze della Lega (Francia-Roma-Venezia) e dal 2 settembre Simonetto Fregoso è commissario per la Lega.
La carica di governatore viene poi ricoperta: dal Navarro, che tuttavia ha altri impegni come comandante dellesercito; per tre mesi da Filippino Doria; infine affidata a Giovanni Francesco Solaro, conte della Moretta.
Il 29 ottobre 1528 definitivo ritorno sotto il governo genovese, rappresentato da Agostino Spinola. Fine, di fatto, del Libero Comune. In seguito Genova procederà con l'affondamento della flotta, l'interramento del porto, la demolizione, "pietra su pietra", di circa un quinto della città (compresa la Cattedrale di Santa Maria) per lasciare posto alla Fortezza e la realizzazione del fossato fra quest'ultima e le rimanenze dell'abitato.
[1] Nellelenco i periodi con podestà genovesi (salvo eccezioni significative) sono ricordati solo sommariamente, dato che essi costituiscono la normalità: infatti tale carica, in base alle Convenzioni, compete ad un Genovese. Va da sé che in tali periodi Savona è più o meno soggetta allautorità della Repubblica.
[2] Come osserva Giuria (Giuria, Le monete savonesi, 153) Guido Fregoso governa a nome della Lega, e non di Genova, ed entra in carica nel luglio 1512, e non dal 510 al 514 come riporta il Corpus (CNI, III, 589). Inoltre, il 9 luglio 1513, la signoria savonese passa al fratello Giano, il quale rimane pochissimo poiché a sua volta, prima di novembre, è forzato dal cugino alla fuga: governatore e podestà diventa Ganchino Fregoso.
[3] Giuria, Le monete savonesi, 153, 158.
Dario Ferro scan