CALIGOLA
Caivs Ivlivs Cæsar Avgvstvs Germanicvs
16/03/37 - 24/01/41
Nasce nell'anno 12 ad Anzio, terzogenito di Germanico e di Agrippina
Madre. Il soprannome di Caio deriva dai calzari militari (caligæ) che gli furono
donati ancora fanciullo.
Nel 31 viene nominato pontifex, nel 33 qvæstor. Dall'anno 32 vive a Capreæ
con Tiberio, e lì viene da questi nominato, assieme al figlio di Druso il Giovane,
Gemello, erede del proprio patrimonio; con questo atto Tiberio indica indirettamente una
successione al proprio principato, tuttavia il testamento (molto probabilmente Tiberio
muore per cause naturali) verrà in seguito invalidato per non dare alcun modo a Gemello
di spartire i poteri con Caio.
Nell'ottobre del 37 una malattia del nuovo Imperatore provoca generale sconforto. Questo
episodio, molto probabilmente legato ad altri fattori politici per noi oscuri, pare mutare
profondamente la personalità del nuovo princeps, che nei mesi immediatamente
successivi darà ordine di porre atto a varie "eliminazioni" e di ripristinare i
processi per alto tradimento. Inoltre egli riabilita totalmente il nome di Tiberio, che
era stato sì solennemente celebrato al momento della morte, ma mai era stato oggetto di
divinizzazione. La grande popolarità di Caio, sia presso il popolo, sia presso
l'esercito, inizia così a scemare, e vari complotti e cospirazioni ne minacciano
l'incolumità. Il più serio fu il definitivo: il 24 gennaio del 41 si consuma
l'assassinio, tramato da Marco Arrecino Clemente e dall'altro prefetto del Pretorio, in
accordo con una frangia senatoriale avversa a Caligola e alla sua politica così
apertamente assolutistica. Un ufficiale dei pretoriani, Cassio Cherea, uccide l'imperatore
in un corridoio al di sotto del palazzo sul colle Palatino, mentre un ignoto pretoriano
pugnala Cesonia, quarta moglie di Caio, e ne uccide la figlioletta.
La personalità di Caligola è stata a lungo ed è tutt'oggi oggetto di discussione; varie
sono state le ipotesi sul suo (comunque precario) stato fisico e sulla sua salute mentale:
chi lo ritiene schizoide, chi epilettico, chi alcolista, tuttavia non sussistono
sufficienti elementi per trarre conclusioni attendibili. Così come non si può escludere
che gran parte delle notizie riportateci su di lui dalla letteratura (fra i primi Lucio
Anneo Seneca jr.) siano da interpretare in chiave del tutto opposta a quella
apparentemente proposta: a sostegno si pensi a taluni episodi coloriti quali la nomina del
suo cavallo alla carica di Senatore, che, anziché infermità mentale, potrebbero
plausibilmente testimoniarci un duro atto di sarcasmo politico a scherno della classe
senatoria.
In alto: un asse e l'acquedotto Claudio, iniziato da Caligola.
© Copyright