INTRODUZIONE

 

 

Notizie introduttive sull'acquario marino Mediterraneo

La tecnica per la realizzazione ed il mantenimento di un acquario con flora e fauna del Mediterraneo non differisce, se non nell’ovvio particolare della temperatura, da quella dell’acquario cosiddetto “tropicale”. Il mantenimento di una bassa temperatura nell’acquario anche durante la stagione estiva, per quegli organismi che lo esigono, può essere eventualmente ottenuto col condizionamento dell’ambiente nel quale l’acquario stesso è sistemato oppure con l’applicazione d’un apposito refrigeratore, in grado di raffreddare alla temperatura desiderata l’acqua circolante attraverso il filtro. Quello che ritengo utile fornire in questa parte dedicata all'acquario mediterraneo, sono le notizie riguardanti gli ordini trattati, con riferimento alla raccolta, al mantenimento in acquario e alle eventuali particolari esigenze delle diverse specie. I biologi, nel descrivere le singole specie, hanno dato anche una valutazione della adattabilità in acquario degli organismi trattati. Va aggiunto che in certi casi le esperienze dell’acquariofilo possono non concordare con tali valutazioni e questo è comprensibile se si pensa all’enorme differenza che può esistere fra due diversi acquari: basta confrontare capacità, valori chimici dell’acqua (salinità e pH), qualità dell’acqua (naturale o sintetica), qualità dei sali impiegati per la preparazione dell’acqua sintetica, qualità dei materiali costituenti l’arredamento, tipo di filtro e suo grado di “maturazione”, temperatura, tipo di alimentazione, grado di igiene dell’acqua (frequenza delle pulizie e del periodico parziale cambio dell’acqua) e tanti altri fattori, non ultimi quelli della quantità di tempo dedicato all’acquario, del grado di esperienza acquariologica e (incredibile ma possibile) del grado di interesse (per non chiamarlo amore) che si nutre per gli abitanti del proprio acquario. Può quindi accadere che un animale ritenuto di facile adattamento si riveli nel proprio acquario molto delicato o che, all’opposto, un animale sconsigliato per la sua delicatezza trovi in un determinato acquario condizioni favorevoli alla sua lunga sopravvivenza. Ci sarebbe inoltre da attribuire un preciso valore a quest’ultimo termine. Per taluni la sopravvivenza di un certo organismo per pochi mesi può sembrare sufficientemente lunga mentre può non esserlo per altri. Un periodo di sopravvivenza soddisfacente potrebbe essere quello che permette di osservare ogni manifestazione degli organismi ospitati nell’acquario: dalla riproduzione alla crescita dei nuovi individui fino alla conclusione naturale della loro esistenza, talvolta breve anche in natura. Se però l’acquariofilo si limitasse a tenere solo gli organismi di sicura e facile sopravvivenza, il suo apporto alle attuali conoscenze sarebbe ben modesto. Per questo si ritiene utile tentare e ritentare anche con quegli organismi finora ritenuti“impossibili”. La tecnologia avanzata oggi a disposizione degli interessati e la sempre maggiore conoscenza del mare, ci condurranno prima o poi alla soluzione di ogni problema, a vantaggio della scienza e del nostro meraviglioso hobby.