BIOTOPO DI UN ANGOLO DI MANGROVIETO

 

 

Il mangrovieto è una associazione di piante tropicali (Rhizophora, Avicennia, Sonneratia, ecc.) caratterizzate dalla capacità di sopravvivere in acqua ad elevata salinità (anche marina): questo biotopo è infatti fortemente influenzato dalle maree, che producono drastiche e periodiche variazioni dei principali parametri fisico-chimici dell’acqua. È presente nella fascia dei tropici lungo le coste basse, presso le foci dei fiumi e sugli atolli corallini, ed è caratterizzato da una grande ricchezza faunistica, ospitando in particolare numerosi pesci di interesse acquariofilo: da questo punto di vista, i mangrovieti più interessanti sono certamente quelli dell’area indo-pacifica e soprattutto sud-asiatica, descriverò quindi la riproduzione proprio di uno di questi.

 

Vasca

Molti pesci di questo biotopo sono di buona taglia e nuotatori esigenti, meglio perciò prevedere un acquario con misure minime 100x40x40 cm. Volendo provare a coltivare delle vere mangrovie si può optare per una vasca “aperta” illuminata con HQL, in tal caso meglio prevedere un maggiore sviluppo in lunghezza e profondità: ad esempio, 120x60x50 (h) cm.

Illuminazione

Tre neon della massima lunghezza consentita dalla vasca (composizione ideale: 1 fitostimolante per le alghe, 1 attinica e i da 10000°K), oppure, in alternativa, 2 HQL 80/125 W.

Filtraggio

Consigliabile un filtro rapido esterno, portata oraria tripla rispetto al volume lordo della vasca (per la vasca considerata in questa scheda: 450-800 l/h).

Accessori utili

Una-due pompe di movimento.

Fondo

Ghiaietto policromo a grana media, a reazione neutra o solo moderatamente calcareo.

Arredamento

Rocce di varie forme e dimensioni, possibilmente non calcaree; radici legnose contorte ben stagionate; radici di mangrovia sintetiche o naturali.

Acqua

Ben filtrata, piuttosto mossa e ossigenata. Frequenti cambi parziali con acqua a salinità sempre diversa (alternare acqua dolce e marina). Valori fisico-chimici: temperatura 24-28°C; pH 7,5; durezza 15-20°dGH; salinità variabile da 5 a 10 g/l , usare preferibilmente sali marini piuttosto che sale da cucina.

Piante

Ceratophyllum demersum, Cryptocoryne pontederiifolia, Cryptocoryne ciIiata, Crinum thaianum.

Pesci

Brachygobius nunus, Stigmatogobius sadanundio, Toxotes jaculatrix, Tetraodon nigroviridis, Scatophagus argus, Monodactylus argenteus, Etroplus maculatus, Coius microlepis, Chanda ranga, Dermogenys pusillus.