LUCE  NATURALE

 

 

 

La luce nell'acquario è un fattore di notevole importanza, permette la vita delle piante (fotosintesi) e regola in notevole misura il ritmo vitale degli organismi acquatici. La luce naturale è una forma di radiazioni elettromagnetiche, le radiazioni visibili vanno da 380 a 780 nm (nm = nanometer, che corrisponde a 0,000000001 metri) e sono pari al 51% dell'intero spettro solare. Secondo la lunghezza d'onda la luce ha un colore che va dal violetto al rosso scuro, mentre la luce bianca non è altro che la somma dei vari colori delle diverse radiazioni. Nella composizione della luce non bisogna dimenticare le radiazioni che cadono al di fuori del campo visibile come i raggi ultravioletti o i raggi infrarossi. Le radiazioni rosse della luce favoriscono la crescita in lunghezza delle piante, le radiazioni blu quella in grossezza, ma entrambe devono essere nella giusta proporzione tra di loro affinché le piante possano crescere regolarmente, cosa normale in natura ma più difficile con la luce artificiale. Nel buio completo o con illuminazione molto debole i pesci dormono, stanno fermi nell'acqua oppure si ritirano negli anfratti e solo quando viene raggiunta una certa luminosità si svegliano, più o meno rapidamente; naturalmente ci sono delle eccezioni, i pesci notturni. La luce è importante anche nel comportamento dei pesci, nell'ambiente naturale acquatico la luce arriva praticamente solo dall'alto, per cui per i pesci "l'alto" si identifica con la direzione da cui proviene la luce, ne è la riprova il fatto che, se un acquario è scuro in alto e riceve luce solo da una delle pareti laterali allora i pesci orientano il loro corpo in modo tale che il dorso sia rivolto dal lato dove proviene la luce. Il senso dell'equilibrio dice loro dove sta il "sotto", ma la sensibilità alla luce dà loro una falsa sensazione del "sopra". Il risultato è la posizione obliqua. Non tutta la luce attraversa ed illumina l'acqua, una parte dei raggi incidenti del sole viene riflessa sulla superficie, un'altra parte si perde per diffusione, un'altra ancora viene assorbita dall'acqua e trasformata in calore. A bassa lunghezza d'onda, la parte violetta, blu e verde nel campo visibile, le onde per la maggior parte attraversano l'acqua; a cominciare dal giallo (570nm) la permeabilità diminuisce rapidamente, arancione e rosso vengono fortemente assorbiti, i raggi infrarossi ad alta lunghezza d'onda (radiazioni termiche) sono completamente assorbiti anche in acqua limpidissima già ad una profondità di 1 metro. Teoricamente un acquario può essere illuminato sufficientemente sistemandolo in modo tale da ricevere per diverse ore al giorno la luce naturale. In pratica, però, la cosa non è così semplice; in primo luogo i vetri assorbono una parte dei raggi luminosi, alcuni dei quali sono di importanza vitale per lo sviluppo e la crescita delle piante, inoltre una simile illuminazione naturale non è ben controllabile, specie in estate quando, essendo troppo intensa, provoca una rapida crescita delle alghe, senza permettere uno sviluppo sufficiente delle piante. Per assicurare una adeguata illuminazione, che renda possibile la vita agli animali e vegetali, generalmente provenienti dai tropici, dove le condizioni meteorologiche sono molto differenti dalle nostre, è necessario ricorrere all'illuminazione artificiale.