ALLA SCOPERTA DEL MONDO DI NEMO |
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"Ehi, sei un pesce pagliaccio!!! Dai, raccontaci una
barzelletta!!!. È la frase dispettosa che gli abitanti degli abissi
rivolgono al pesce pagliaccio Marlin, protagonista dell'ultimo film
d'animazione Disney dal titolo"Alla ricerca di Nemo". Un grande successo
dovuto naturalmente alla storia, commovente e buffa al tempo stesso:
Marlin, nervoso e iperprotettivo, affronta l'oceano in cerca del
figlioletto Nemo, fuggito per esplorare "il grande blu". Ma soprattutto il
lato tecnico. I geni della Pixar Animation Studios (il più importante
studio cinematografico nel campo della grafica tridimensionale) hanno
animato i pesci con una naturalezza mai vista prima, hanno creato un'
acqua così vera che vien voglia di tuffarcisi dentro. |
Un pesciolino alla scoperta del mondo |
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Marlin (pesce rosso), con
Dory (pesce
blu) e la tartaruga marina Scorza |
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Dopo l'uscita di "Finding Nemo", le associazioni
animaliste hanno adottato uno slogan ormai popolare in America: «Fish are
friends not food» (i pesci sono amici, non cibo), motto dell'improbabile
club di squali protagonisti dell'ultimo film Disney. Che racconta una
storia divertente e tenera quasi tutta ambientata negli abissi marini. Il
protagonista è Marlin, piccolo pesce pagliaccio padre di Nemo, unico
sopravvissuto a una covata di 400 uova divorate da un barracuda. Con
questo unico figlio, che oltretutto ha un leggero handicap, una pinna più
piccola dell' altra, Marlin è iperprotettivo. Nemo, vivace e curioso, è
seccato da tante premure e rinfaccia all'adulto di aver sempre vissuto
nella sicurezza della barriera corallina, senza avere il coraggio di
lanciarsi nel grande Oceano: «Tu non hai mai visto uno squalo né una
tartaruga!». Così, un giorno, guizza veloce oltre la barriera e si caccia
nei guai, finendo nel retino di un sub che colleziona pesci tropicali per
l'acquario del suo studio dentistico. Così Marlin, nonostante le sue mille
paure, è costretto a lanciarsi nel "grande blu" dove fa incontri di tutti
i tipi: balene, mortali meduse e squali (che vogliono diventare
vegetariani «Sì, abbiamo mangiato pesce, però siamo pentiti») ma diventano
ferocissimi appena annusano una goccia di sangue. Ad accompagnare Marlin,
la buffa pesciolina Dory: dolce e affettuosa, ha una strana sindrome che
le fa dimenticare tutto ciò che è appena accaduto. Nel frattempo Nemo,
chiuso nell'acquario, rischia di finire tra le grinfie della nipotina del
dentista che si diverte a chiudere i pesci dello zio in una busta di
plastica per poi scuoterli fino alla morte. A sbrogliare la faccenda ci
penserà il pellicano Nigel, solito far visita ai pesci dell'acquario nello
studio dentistico... |
Tutti i personaggi principali. |
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Bombo : è un pesce istrice a macchie brune (diodon
holocanthus).Il corpo cilindrico, lungo fino a mezzo metro, è coperto
da spine lunghe e mobili.
Quando si riempie d'aria o d'acqua, assume la forma di una sfera (però
non rimbalza fuori dell'acqua come il personaggio del cartoon). Col
suo potente becco è in grado di frantumare i rami di corallo. |
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Branchia : è uno zanclus cornutus, spettacolare
pesce chirurgo dalla pinna dorsale lunghissima, affilata, rivolta
all'indietro. Usa la bocca sporgente per grattare le alghe anche nelle
più piccole fessure delle barriera corallina. |
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Bruto : Come il vero squalo bianco (carcharodon
carcharias), ha tre file di denti seghettati adatti a lacerare le
pelli più resistenti. A mano a mano che i denti davanti vengono
perduti, quelli posteriori si spostano in avanti e si raddrizzano per
sostituirli. |
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Diva, la stella marina (asteris gfadalis), vive in
ogni mare e oceano. le dimensioni variano da pochi centimetri fino a
un metro. Per spostarsi dispone di pedicelli che le consentono
movimenti anche molto veloci. |
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Dory : è un pesce chirurgo reale (paracanthurus
hepatus), così chiamato per via di due scaglie molto affilate (proprio
come il bisturi del chirurgo) poste in prossimità della coda. |
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Fiocco : è uno squalo Mako (isurus oxyrinchus).
Incluso tra le specie protette dalla convenzione di Barcellona, è lo
squalo più veloce: può raggiungere punte di settanta chilometri orari.
Per la bontà delle sue carni nel sud Italia lo chiamano "tonno
palamito". |
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Gluglù : è un Gramma reale (Gramma farete)
dagli inconfondibili colori vivaci, con particolari sfumature dal
viola al giallo. Minuscolo (non supera gli otto centimetri) teme gli
attacchi dei predatori e per questo ama cercarsi più nascondigli tra
le rocce.
Si ciba di plancton. |
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Jacques : come tutti i gamberetti pulitori (Lysmata
amboinensis) , è fissato con l'igiene. Poiché si nutre di qualsiasi
schifezza, è un utile abitante della barriera: libera infatti rocce e
coralli da eventuali parassiti dannosi. Piuttosto timido, ha una
splendida livrea color rosso accesso. |
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Marlin e Nemo (qui sotto) sono pesci pagliaccio
(amophiprion ocellaris).
Questa specie è lunga tra i 5 e i 15 cm, Ha un muso corto e tozzo e
una piccola bocca con cui si nutre di zooplancton, microscopici
animaletti. Si chiama pagliaccio per via delle strisce bianche che
ricordano il trucco del clown, o pesce anemone perché vive in simbiosi
con la creatura marina nota per i suoi tentacoli urticanti. Il loro è
un tipico "matrimonio di interesse": |
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il pesce, coperto da uno strato di muco che gli
consente di non essere divorato dall'anemone, riceve protezione dai
predatori.
In cambio, poiché è geloso del territorio, difende il suo ospite
nonostante la piccola mole.
I pagliaccio, fedeli alla loro compagna, depongono le uova vicino ai
tentacoli dell'anemone:
per ossigenarle, il maschio smuove l'acqua con le pinne e i genitori
mangiano le uova deteriorate per non contaminare quelle sane. |
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Nigel : è un pellicano bruno (pelecanus
occidentalis). la sacca sotto la gola serve come rete per catturare
pesci e non da riserva di cibo. Ha un becco di circa quaranta
centimetri. |
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Randa : è uno squalo martello (sphyrna zygaena). Lungo
fino a 5 metri . Questo animale si ciba di piccoli squali, razze e
aquile di mare, gamberi, granchi e cefalopodi. Deve il nome alla forma
della testa, che gli serve per stabilizzare il nuoto e facilitare le
"virate"; un po' come gli alettoni delle macchine di Formula1. |
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