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QUATTRO TIPI DI ACQUARIO
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Per chi vuole cominciare a dedicarsi a questo straordinario hobby la prima scelta da fare è: quale tipo di acquario? Ne esistono quattro tipi fondamentali, suddivisi in base alla salinità e alla temperatura dell'acqua. Eccoli, in sintesi. |
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Acquario temperato d'acqua dolce (nostrano) |
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E' destinato ad ospitare pesci, piante ed altri organismi provenienti dalle nostre acque interne o, comunque, da ambienti acquatici climaticamente simili ai nostri come quelli dell'Asia Centrale e del Nord America. La temperatura dell'acqua, non essendovi riscaldatore, si uniforma a quella dell'ambiente circostante, restando generalmente compresa tra i 15° e i 25°C secondo le stagioni. Non è molto diffuso tra gli appassionati, soprattutto perché la maggior parte dei pesci in esso allevabili (trote, carpe, tinche, persici, ecc.) raggiunge dimensioni eccessive per una vasca domestica di media capacità; inoltre, le specie di sorgente e di ambienti freddi in genere (trote, gamberi di fiume, ecc.) richiedono l'uso di un refrigeratore durante i mesi più caldi, in quanto la temperatura non dovrebbe superare i 20-22°C. Molte piante vendute come "tropicali" si adattano in realtà molto bene all'acquario nostrano (Ceratophyllum, Myriophyillum, Egeria, Elodea, Lysimachia, ecc.), mentre la disponibilità dei pesci nei negozi di acquariofilia è occasionale e limitata per lo più a qualche giovane pesce gatto, persico sole, gambusia e pochi altri. Generalmente, questo tipo di acquario viene allestito per ospitare varietà più o meno pregiate di pesce rosso.
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Acquario tropicale d'acqua dolce |
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È di gran lunga l'acquario più diffuso nel mondo, tra i neofiti come tra gli appassionati più esperti. Provvisto di riscaldatore (temperatura 24-28°C), ospita pesci, piante e qualche invertebrato originari delle acque dolci del Centro-Sud America, dell'Africa a sud del Sahara, dell'America Meridionale e dell'Australia. La ricchezza di queste acque è enorme se paragonata a laghi e fiumi di casa nostra: basti pensare che il solo bacino amazzonico è abitato da un numero di specie ittiche superiore di ben 10 volte a quello dell'intero continente europeo! La grande maggioranza dei pesci e delle piante tropicali disponibili sul mercato acquariofilo viene oggi riprodotta regolarmente in allevamenti e serre di varie parti del mondo, dall'Europa all'Asia e all'America, giungendo quindi nei negozi di acquari a prezzi accessibili a tutti. Solo poche specie di pesci vengono ancora prevalentemente raccolte in natura. Senza dubbio l'acquario tropicale d'acqua dolce è il più adatto al principiante: non richiede vasche particolarmente grandi (bastano una trentina di litri), si può allestire con una spesa decisamente contenuta, richiede una modesta manutenzione e ospita gli organismi più idonei alla vita in cattività. |
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Acquario marino mediterraneo |
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Ospita pesci, invertebrati e alghe provenienti dal Mare Nostrum, caratterizzato - rispetto agli oceani tropicali - da una temperatura media inferiore e da una maggiore salinità. Questo tipo di acquario è diffuso soprattutto tra gli appassionati di attività subacquee, spesso tentati dal portarsi a casa un "ricordo vivente" di ciò che ammirano durante le loro escursioni. Un serio limite alla diffusione di questo pur affascinante acquario è dato dalla necessità di dover mantenere la temperatura su livelli relativamente bassi(non oltre i 20°C) anche durante i caldi mesi estivi, perlomeno se si vogliono allevare pesci e invertebrati che vivono al di sotto della fascia di marea e annoverano la maggior parte delle specie più interessanti e colorate; solo gli organismi delle acque più superficiali e delle pozze di scogliera, infatti, tollerano a lungo temperature di 25-30°C così comuni in estate nel nostro Paese. Per raffreddare l'acqua è necessario un costoso refrigeratore e, possibilmente, anche una costosa vasca con retrocamera (in pratica a doppi vetri) per eli-minare il fastidioso fenomeno della condensa che può rendere assai difficoltosa la visione dell'acquario durante i mesi più caldi; va detto però che è possibile allestire un mediterraneo bello e interessante anche senza refrigeratore, ospitandovi organismi di bassa profondità. |
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Acquario marino tropicale |
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Tra i vari tipi di acquario, il marino tropicale è il più prestigioso per la bellezza e l'interesse biologico degli organismi che ospita, probabilmente il più complesso da allestire ma anche il più attraente dal punto di vista puramente ornamentale. Malgrado il costo più elevato rispetto agli altri acquari, la sua popolarità è cresciuta nel tempo grazie soprattutto alle sempre più diffuse vacanze nei paradisi subacquei dei tropici, al ritorno dalle quali si è affascinati dalla prospettiva di riprodurre nel salotto di casa gli spazi e la luce degli atolli caraibici o maldiviani. Oggi si usa distinguere due diverse concezioni dell'acquario marino tropicale. La prima, tradizionale, prevede una vasca dedicata essenzialmente ai pesci, con pochi invertebrati (stelle, paguri e gamberetti, attinie) e arredamento costituito da rocce e scheletri madreporici. La seconda, più moderna e nata negli anni Ottanta con l'adozione di nuove tecniche d'illuminazione e trattamento dell'acqua, è detta "acquario di barriera" e consente di allestire un vero angolo di barriera corallina, con coralli vivi e altri invertebrati tipici di questo ambiente (spugne, coralli molli, tridacne, ecc.) che ne costituiscono - come in natura - il popolamento principale, mentre la presenza di pesci è del tutto secondaria e in genere limitata a pochi esemplari di piccola taglia o con funzione di "mangia-alghe", compatibili con i delicati polipi dei coralli costruttori della barriera. |
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