Piazza Francesco Tedesco
esponente di spicco della famiglia, nasce ad Andretta l'11 marzo 1853 e muore a Roma il 9 maggio 1921. Fu uno delle più significative figure della politica dell'età Giolittiana.Segretario particolare di Francesco de Sanctis,ispettore generale del ministero dei lavori pubblici e membro del Consiglio superiore delle ferrovie,consigliere di Stato,fu autore di importanti pubblicazioni giuridico-amministrative(a lui,fra l'altro,si deve il primo Codice della Strada).Consigliere Provinciale per il Mandamento di Andretta dal 1893 al 1920 e di Montefusco nel 1921,Presidente del Consiglio Provinciale di Avellino dal 1907 alla morte,Deputato di Mirabella Eclano dal 1900-1904 e di Ortona a Mare (Chieti) dal 1904 alla morte.Ministro dei Lavori Pubblici (1903-1905) nel primo Governo Giolitti ed in quello successivo.A lui si deve la contrastata statalizzazione delle ferrovie.Fu quindi Ministro del Tesoro nei Governi Luzzato e Giolitti(1910-14)e delle Finanze con interim del tesoro nel Governo Nitti(1919-1920),venendo sempre grandemente apprezzato,anche dagli avversari politici ,per le sue competenze tecniche. Andretta è stata sempre sensibile verso questo illustre suo figlio. Già il 4 novembre 1903, quando Tedesco conquista per la prima volta il Dicastero, lo onora intestandogli la via adiacente alla casa natia. Il 6 aprile 1910 il Consiglio Comunale gli dedica una piazza. Proprio in questa occasione un consigliere propone l'erezione di un monumento che viene realizzato dall'artista Giovanni Nicolini con le offerte degli andrettesi, compresi gli emigrati americani, la cui inaugurazione avviene il 10 agosto 1913. Il piedistallo, in pietra di favaccio, è opera di Francesco D'Angola di S. Andrea di Conza. Una lapide del 1954, dettata da Enrico De Nicola, attaccata alla casa, recita: " A Francesco Tedesco/ che dedicò la vita al servizio del/ paese con altissima competenza con/ instancabile attività con fervida/passione con esemplare probità/nel centenario della nascita/ in questa casa/ Andretta/ interprete del sentimento di ricorrenza degli italiani/con materno orgoglio/questa lapide consacra/per rievocare l'opera/per celebrarne le virtù/per eternare il ricordo/per additare l'esempio". Gli si dedicano le scuole medie e, nel 1994, un convegno nazionale nel 140° anniversario della nascita, organizzato dalla Pro-Loco Andretta, presieduta dal Gen. Nicola Di Guglielmo, dal Comune di Andretta e da altri Enti. .
PIAZZA TEDESCO
Nel luogo detto "il Pozzo" esistevano, nel 1816, molti orti. Il
Decurionato decide di eliminarli e di costruire una "selciata" nel
piano e di incanalare le acque provenienti dalle case Franza, Pugliese e
"da sopra il Pozzo" presso la Casa Girardi, per farle scorrere
"per la metà di detto piano per non recare a quest'ultima casa danno
alcuno". Sotto le mure dall'abitato, a settentrione e propriamente sotto il
cosiddetto mondezzaio del Pozzo, un "casma" provocato dalle numerose
alluvioni del 1826 ha sotterrato metà della sottoposta cd "vecchia
fontana" e ha reso impraticabile la via di accesso. Nel luogo detto
"precise del cimitero", dove vi è una sorgente d'acqua, si costruisce
allora una nuova fontana anche perchè qui è il centro della fiera "che si
tiene il 24 giugno ed è utile al Comune e ai forastieri". Nel 1830
"nel lembo dell'abitato"risulta formatosi, per "getto
d'immondezza" "un promontorio di terra". Il sito è al centro del
paese e le esalazioni "delle materie vegetali, ed animali corrotte"
infettano l'aria. Si decide di spianarlo e creare una piazza costruendo un muro
di sostegno nella parte Nord-ovest. Ma i frequenti alluvioni che continuano a
verificarsi distruggono il muro. La piazza e le abitazioni circostanti sono
esposte continuamente a gravi e manifesti pericoli. Per evitare ulteriori danni
all'abitato si costruisce il forte muro di sostegno che ancora oggi vediamo.
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