NICOLAUS S.R.E.
PRESBYTER CARDINALIS LUDOVISIUS TIT.(ULO) S.(ANCTAE)MARIAE ANGELORUM MAIOR
POENITENT(IARIUS) ET ABBASSANCTI LAURENTII IN TOPHARA PESCHIPAGANI
EX EROGATA
ELEEMOSINARUM SUMMA QUIBUS ANNO DOMINI MDCLVI SAEVIENTE LUE,PII VIRI ECCLESIAM
SANCTAE MARIAE MATINA IN OPPIDO ANDRECTAE LOCUPLETARUNT,INSTAURATO FORNICE ET BV(BEATAE
VIRGINIS) ARA DECENTIUS COLLOCATA,QUI SUPERERANT,AUREIS QUATER CENTUM SEXAGINTA
IN SORTEM CONVERSIS ,EORUM FRUCTUS ,QUA EIUSDEM ECCLESIA USIBUS,QUA IUVANDIS,EX
EODEM OPPIDO PAUPER(UM) PUELLA(RUM)CONNUBIIS A SE SUISQUE SUCCESSORIBUS,ELIGENDARUM,
ATTRIBUIT.
CUIUS SAPIENTISSIMI AEQUE AC PIISSIMI CONSILII,NE UMQUAM VEL MEMORIA
PERIRET,VEL DECRETUM INFRINGERETUR,FABRITIUS CAMPANA EX COELESTINORUM
BENEDICTINA FAMILIA ARCHIEPISCOPUS COMPSANUS UTI SEDULO EX EIUSDEM EMINENTISSIMI
PRINCIPIS IUSSU EST EXECUTUS,ITA APUII POSTEROS HOC MONUMENTO FIRMAVIT ANNO
DOMINI MDCLXIV.
L'arcivescovo
Campana Fabrizio di cui si parla nell'epigrafe sovrastante un altare sconsacrato
all'interno del convento sito in località Mattinella era originario di Lucera,in
Puglia.Aveva ottenuto le insegne vescovili(1'anello e il pastorale) dal Papa
Innocenzo X il 22 maggio I651,succedendo nell'attività pastorale al modenese
Ercole Rangone.Aveva indetto un sinodo diocesano nella chiesa maggiore di
S.Andrea di Conza il 16 giugno 1658.
Morì a Roma il 1667 e fu sepolto nella chiesa di S.Eusebio appartenente all
congregazione religiosa dei Celestini.Gli successe nella carica vescovile il
romano Giacomo Lenzio che morirà prematuramente a Calitri in seguito all'
ostilità di cui fu oggetto.
(Prof.Michele Caputo)