CASA DOVE FU OSPITE GIOVANNI DI GUGLIELMO

La lapide è dedicata al Prof. Giovanni Di Guglielmo, noto ematologo di fama internazionale scopritore di una malattia del sangue che porta il suo nome oppure eritremia acuta. La casa è divisa dalla Chiesa  dell'Annunziata da una strada dedicata all'illustre clinico. La lapide voluta dall'Amministrazione comunale e dalla Pro-Loco Andretta nel 1988 così recita: 

"IN QUESTA CASA GIOVANNI DI GUGLIELMO (1886-1961) SCIENZIATO CLINICO EMATOLOGO DI FAMA INTERNAZIONALE MOSSE I PRIMI PASSI NELL'APPRENDIMENTO SCOLASTICO SOTTO LA GUIDA DELLO ZIO ISPETTORE CARMINE SCARANO EDUCATO NEL PRESTIGIOSO LICEO COLLETTA DI AVELLINO DISCENTE NELL'ATENEO PARTENOPEO IN CUI ATTINSE POI I VERTICI PIU' ALTI ALLIEVO DELLA SCUOLA DEL FERRATA CAPOSCUOLA ANCH'EGLI NEL CAMPO EMATOLOGICO DOCENTE NELLE UNIVERSITA' DI MESSINA, SIENA, PAVIA, MODENA, CATANIA, NAPOLI E ROMA HA LEGATO IL SUO NOME AD UNA MALATTIA ERITREMICA MAESTRO ED EDUCATORE INSIGNE ONORE DELL'IRPINIA E D'ITALIA ANDRETTA CHE SI ONORA DI AVERLO TRA I SUOI FIGLI MEMORE LO RICORDA ALLE GENERAZIONI FUTURE". 

                                         GIOVANNI DI GUGLIEMO
Nato a San Paolo del Brasile il 22-09-1886 da genitori andrettesi,venne in Italia all'età di sei anni compiendo gli studi elementari e medi ad Andretta e quelli classici ad Avellino,nel Liceo "Colletta".
Laureatosi in medicina nel 1911 a  Napoli,vi ritornò nel 1912,dopo un breve tirocinio medico a San Paolo,.ove ancora vivevano i suoi genitori.Dopo il decisivo incontro con Adolfo Ferrara, sposò nel 1915 Rosa Farano,dalla quale ebbe i figli Renato,Sergio,Lucio e Adriana.
Conseguita nel 1916 a Napoli la libera docenza in patologia speciale medica si interessò,sotto la guida del Ferrara,all'ematologia,su cui scrisse due note in trincea,durante il conflitto mondiale,al quale partecipò come ufficiale medico.Segui',quindi,Ferrara,in qualità di aiuto di clinica medica,nelle Università di Napoli(19-21),Messina(21-22),Siena(22-24)Pavia(24-27).
Docente di Patologia medica a Modena(27-28) e Pavia(27-31)mdi patologia e di clinica medica a Catania(31-38) e Napoli(38-51)ove fu anche preside,ed infine di clinica medica a Roma(51-56) ove morì il 16.02.1961,tra il compianto generale.
E' conosciuto in Italia e all'estero per i suoi studi e contributi fondamentali nel campo delle malattie neuroipofisarie,brucellari ed eritremiche,in particolare:a lui si deve la scoperta della mieiosi eritremica acuta,che porta il suo nome.Fondatore e direttore di riviste mediche;Maestro di una scuola italiana di ematologia(Pontoni,Signrelli,Morelli,Storti,etc.),ha lasciato una vasta produzione scientifica(235 pubblicazioni).
Per i suoi alti meriti fu per tre volte proposto per il Premio Nobel ed ebbe molti riconoscimenti italiani e stranieri,tra cui le lauree"honoris causa" delle Università di Friburgo(Germania) e di Santiago(Cile);la Legion d'onore della Repubblica Francese;il premio internazionale Riberi;il premio nazionale Feltrinelli dell'Accademia dei Lincei;la nomina a presidente della Società italiana,europea e internazionale di Ematologia;a Membro onorario di molte Società scientifiche italiane ed estere e a Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana;la medaglia d'oro del Ministero della Pubblica Istruzione.



  
La via "G. Di Guglielmo" conduce alla "Casa della Barra" (così è definita nei documenti) o della "Varra" (come è detta nell'uso comune). In questo luogo vi era la dogana dove si riscuotevano i dazi sulle merci che entravano in Andretta, così come ricorda una targa, ormai illegibile, attaccata a sinistra del portone d'ingresso della casa appena citata.