Conza della Campania

  

Conzani-1.506
m 608 s.l.m.
km 81 da Avellino
Patrono:S.Erberto-20 agosto

 

 Era uno dei centri più importanti del Meridione d'Italia nel Medioevo.Oggi,in seguito al terremoto,abbiamo"due"Conza della Campania:una in alto,abbandonata per sempre tra le sue rovine ed il percorso culturale del parco archeologico;un'altra a valle,in località Piano delle Briglie,accarezzata dall'Ofanto,ben organizzata dal punto di vista strutturale ma in rottura con l'ambiente circostante.
   A Conza così la dicotomia tra vecchio e nuovo,tra bellezza della natura e violenza urbanistica,si avverte in maniera lacerante e terribile.Il turista è suggestionato dalla Diga,dai campi di grano a perdita d'occhio,dalla collina sulla quale è sepolta la storia della vecchia"Compsa",ma è colpito anche dall'enorme colata di asfalto e cemento che ha violentato l'Habitat naturale del territorio conzano.Paradossalmente questa sorta di"sofferenza della natura" rende ancora più suggestivo il
paesaggio nel suo insieme.
   A parte la nuova Conza,posta a 5 km dal centro storico e collegata ad esso con un cavalcavia,l'intero territorio offre tutt'oggi spunti ecologici e culturali di rande interesse.
   La strada circumlacuale offre la visione della
Diga che ha creato paesaggi
nuovi,inediti per l'Irpinia e bellissimi.Il vecchio paese è un enorme cantiere per il costituendo parco Archeologico,che cercherà di ricostruire l'antica Compsa.
   Un silenzio irreale e doloroso certo accoglie il visitatore,che si trova di fronte di una sorte di"monumento"alla natura che ha sconfitto l'uomo,costringendo i superstiti di secoli di terremoti a trasferirsi altrove.
   Eppure le prime genti che hanno scelto questa zona per la loro dimora sono giunte qui sul finire del VII secolo a.C. in località S.Cataldo  e in località Macello,dove nel 1978 si rinvennero consistenti testimonianze archeologiche provenienti da tombe della cultura di Oliveto-Cairano.Resti di epoca romana sono individuati in diverse località del paese.In contrada Fontana Vecchia sono un edificio termale del II secolo d.C.Un ponte romano della stessa epoca è stato ritrovato prelevando ghiaia dal greto del fiume Ofanto.
   Nell'area antistante la Cattedrale è la piazza del foro dell'antica città romana,pavimentata da lastre rettangolari di calcare e delimitata da canali per il deflusso e la raccolta dell'acqua piovana.
   La storia della città inizia nel 216 a.C.,quando per il tradimento di un nobile conzano,Annibale occupò il centro per la sua posizione strategica:Elevato a municipio romano ,nel 554 d.C. fu occupato dai Goti e successivamente dai Bizantini.
   Divenne poi un importante gastaldato longobardo del ducato beneventano.Con il medioevo divenne feudo dei signori Balvano,Del Balzo,Gesualdo,Ludovisi e Mirelli.
   Conza è anche stata sede arcivescovile e nel 1098 papa Urbano II la poneva sotto il primato di Salerno.Sede definitivamente soppressa nel 1986.
   Importanti nel centro storico sono i resti della Cattedrale,semidistrutta dal terremoto del 1980,con l'interno a tre navate in cui si conservava il prezioso sarcofago con i resti ossei di S.Erberto,patrono della Cittadina.Sotto l'abside sono stati individuati degli ambienti pertinenti a edifici romani.
   Del castello conzano non rimane più nulla ,ma esso doveva trovarsi nella località denominata "Giardino".
   I conzani cercano con tutte le loro forze,anche nel nuovo paese,di conservare le proprie tradizioni religiose.
   Esempio forte di questo attaccamento è la processione  che continua a tenersi nel giorno del Venerdì Santo.