Grotte di Lourdes sul Monte Airola

Una pineta attrezzata per turisti, un viale, una croce metallica e il bellissimo panorama che offre rendono questo colle Airola ameno. Da qui si vedono tutti i paesi circostanti e si dominano le valli della Sarda, dell'Orato, una parte della Puglia e la valle dell'Ofanto . Quest'ultima <<non sempre... fu quale è oggi. Ben altro doveva essere diciotto secoli addietro, quando non ancora quella enorme, intricata boscaglia di abeti, di roveri e di cerri, che ammantava tutto l'Appennino, era venuta a mancare sotto la scure devastatrice di Roma; quando, cioè, non ancora la pastorizia sannitica aveva ceduto, inconsultamente colà, all'agricoltura italica. (...) I borghi sono accatastati appollaiati a grandi distanze e in luoghi eminenti, quasi a memoria di tempi selvaggi, durante i quali, come nel diluvio, si cercava riparo su le cime dé monti>>. Tutto intorno è coperta "da un vario giro di colli e di monti cretacei, si protende per sessantacinque chilometri dallo spartiacque di Nusco al ponte di Santo venere, inclinando verso greco nel primo suo tratto, verso tramontana nel secondo". Quella valle - scrive Giustino Fortunato - <<è una vera pianura di pietre e di sabbie in un fondo basso, umido, che riceve le acque senz'avere discesa, in un suolo contorto, accidentato, tra cui sono buche limacciose, polle che gemono dalla terra, stagni e paludi coperti di giunchi; una desolazione della quale non è possibile avere chiara l'idea, e che affolla il pensiero dè foschi ricordi della valle, - il brigantaggio, le carestie, le pesti, tutte le ferocie di uomini in lotta fra loro e con gli elementi>>. Sulla rupe ovest del monte, sfruttando alcune cavità naturali, sono state collocate, per volere del parroco don Leone, le statue della Madonna di Fatima con i pastorelli, della Madonna di Lourdes. E' stata costruita una piccola cappella e un presepio permanente. Lungo la strada una via crucis con quadri di bronzo ricordano la passione di Cristo. Sono stati costruiti i 15 misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi in maiolica (opera del Prof. Moscaritolo di Calitri). Una medaglia miracolosa con cappella raffigurante S. Caterina Labourè del medesimo artista nonché l'apparizione di Oliveto completano l'ornamento del monte.