2004/05 Lottare e non strafare

La stagione del ritorno in A dopo 2 anni di purgatorio inizia con buoni auspici e con la società viola che non nasconde ambizioni  creando un' organico di buon livello conquistare l' Europa. La stessa società presieduta dai fratelli Della Valle si batte in Lega alzando la voce contro le "Grandi" società per una più equa ripartizione dei diritti e dei soldi tra le società grandi e piccole.
Intanto arrivano a Firenze alcuni giocatori di calibro, quali Miccoli e Maresca dalla Juve, Jorgensen dall'Udinese, il promettente Chiellini da Livorno e il nazionale ceco Ujfalusi. In panchina rimane Mondonico il quale però avvertendo troppa pressione nei suoi confronti decide di farsi da parte e dopo un' inizio di campionato non esaltante causato anche dai molti infortuni gia all'ottava giornata Sergio Buso prende il suo posto. Il traghettatore (come verrà soprannominato) riuscirà a fare poco meglio e la Fiorentina a Gennaio si trova gia in acque poco tranquille e con una squadra incapace di fare gioco e punti.
I viola lontani dal Franchi non riescono quasi mai a vincere e dopo una serie di sconfitte in fila (Atalanta, Lazio,Roma,Cagliari ecc..) anche Buso viene esonerato per far posto a Dino Zoff. La società tenta di dare una scossa e acquista il giovane Bojinov dal Lecce (15 milioni di euro) più Pazzini dall'Atalanta. Purtroppo però una serie di sciagure (per non chiamarle complotti) arbitrali e l'ncapacità di Zoff di dare un gioco alla squadra fanno precipitare la Fiorentina al penultimo posto. Alla penultima giornata il match contro la Lazio sintetizza la stagione viola con un torto arbitrale talmente grande da non poter astenersi dal ritenere in buona fede certi personaggi come l'arbitro Rosetti e lo stesso Galliani (come rappresentante della Lega). L'ultima giornata la Fiorentina batte il Brescia (3-0) e si salva solo grazie alla classifica avulsa. Non rimane che ringraziare la Dea bendata e ripensare agli errori commessi, senza però rinunciare al sogno di un calcio più equo e giusto per tutti, potenti e non.
 

Cosi non si può andare avanti i fratelli Della Valle alzano la voce in Lega il calcio è uno sport di tutti e non può essere trattato come Business solo dei grandi gruppi
 

2005/06: Scampata la retrocessione in maniera diciamolo pure fortunosa avvenuta l'anno prima i Della Valle decidono di voltare pagina e in questa stagione cominciano concretamente a puntare ai piani alti della graduatoria. Arriva a Firenze un allenatore di spessore quale Cesare Prandelli che getta le basi di una squadra competitiva. Dal Palermo viene acquistato il bomber Luca Toni (20 gol nella stagione 04/05), dal Milan e dal Valenzia arrivano i centrocampisti Cristian Brocchi e Stefano Fiore mentre in difesa arrivano Di Loreto e l'ex bolognese Gamberini.
La partenza della Fiorentina è convincente e la squadra viaggia a una media da alta classifica trascinata da Toni che batte il record di reti segnate da un giocatore in maglia viola in una sola stagione (alla fine saranno 31). Il rullino di marcia della Fiorentina è fantastico e la squadra viola si attesta nelle prime tre posizioni della graduatoria. Sfortunata la sconfitta contro la Juve il 04/12/05 con una rete allo scadere dei bianconeri dopo che una zolla aveva deviato un tiro di Toni nella porta juventina sguarnita. Ma la sconfitta ci poteva stare la Fiorentina non ha l'obiettivo di vincere lo scudetto ma quello di arrivare in Europa. L'obbiettivo viene raggiunto dopo un bellissimo testa a testa con la Roma di Spalletti che a Firenze impatta 1-1 il 02/04/06. Il tanto sognato quarto posto viene raggiunto il 14/05/06 con la vittoria di Verona. Inoltre i 31 gol di Toni consacrano il bomber di Pavullo come nuovo e incontrastato beniamino della tifoseria viola.
Questa stagione poteva essere ricordata come la stagione della rivincita viola, della consacrazione dei Delle Valle e dei record (record di reti segnate da una squadra viola nella storia), mentre per l'ennesima volta sul pallone cala il sipario e si riaprono scenari gia visti, ossia scommesse e partite truccate.

 

Calciopoli ... poche certezze, tante condanne

E' il 4 maggio 2006 quando la magistratura sulla base di numerose intercettazioni telefoniche tira in ballo Moggi (presidente delle Juve), Giraudo ( amministratore delegato della Juve), Bergamo e Pairetto (designatori dell' Associazione italiana arbitri) come rappresentanti di una cupola che ha il potere di commettere illeciti sportivi, di pilotare designazioni arbitrali e altro. Sono coinvolti altre personalità di spicco come il vicepresidente federale Mazzini e alcuni arbitri primo fra tutti De Sanctis. Sotto inchiesta anche la gia discussa Gea World (società di procuratori guidata dal figlio di Moggi).
L'inchiesta va avanti e gli illeciti riguardanti il campionato 2005/06 e 06/07 coinvolgono in tutto nove società tra cui la Fiorentina e sono indagati anche i fratelli Della Valle (intercettati in alcune telefonate per presunti incontri con alcune personalità sopra citate).
Le sentenze vengono slittate a luglio per non turbare la nazionale che si accinge a giocare i mondiali tedeschi. Campionati mondiali che la squadra azzurra vince allontanando l'opinione pubblica dagli scompensi e dalla brutta fama che il calcio italiano si era costruito con lo scandalo calciopoli (anche e soprattutto all'estero).
Il 14 luglio il tribunale sportivo emmette la sentenza di Primo grado che vede la  Fiorentina retrocessa in B con dodici punti di penalità. Il 25 luglio con l'appello la serie A viene salvata, ma la Fiorentina si prende 19 punti di penalità senza contare la non partecipazione alle coppe europee. Firenze si stringe attorno ai Della Valle e i tifosi credono fermamente nell'innocenza degli imprenditori marchigiani, la città è ferita la punizione viene giudicata troppo pesante. -19 punti senza uno stralcio di prova, solo intercettazione e presunti illeciti, tra l'altro combinati in partite quanto meno discutibili.
Un altro boccone amaro per Firenze che sprofonda di nuovo nell'incubo, mentre va peggio solo alla Juventus che viene retrocessa, sulla base però di prove certe commesse da Moggi ed altre altissime personalità.

 

Sopra Luca Toni il nuovo beniamino della tifoseria con la maglia della fiorentina e della Nazionale che lo ha consacrato "Campione del Mondo"