Il dipinto era in “prima tela”, ossia non era mai stato foderato, e la tela non aveva valori elevati di depolimerizzazione, tuttavia l’elevato grado di perdita di coesione della preparazione in gesso necessitava una tale immissione di resine consolidanti che avrebbe reso troppo fragile il supporto tessile, la foderatura era dunque indispensabile. Data l’estrema sensibilità all’acqua, sia del supporto tessile che della preparazione a gesso, si è ritenuto più idoneo intervenire con materiali non acquosi, con resine sintetiche, Plexisol p550, e miste, Beva 371, al fine di non procurare stress alla materia originale già così particolarmente provata