Non abbiamo rintracciato documentazioni circa l'esecuzione di questo dipinto, tuttavia, le caratteristiche tecniche e stilistiche dell'opera pittorica, decisamente notevoli, fanno supporre una datazione ai primi decenni del secolo XIX, sono infatti qui chiari quei riferimenti all’attività artistica che gravita intorno all’Accademia di Belle Arti di Venezia che vede proporre un classicismo dai colori accesi per il cui ambito si può indicare anche alcuni nomi, a titolo d’esempio, quali Lattanzio Quarena (1768-1853) e Giovanni De Min (1786-1859).
Il dipinto è realizzato ad olio su tela con misure di cm. 110x204 ed ha collocazione nella parete destra della navata della chiesa di San Ambrogio, in Fiera, a Treviso.
La tela dipinta è un fitto tessuto di misto lino/cotone cucito in due punti utilizzando tre pezze con altezza di 76 e 78 cm.con 13 fili di ordito per cm., su queste è stata applicata una preparazione di colorazione bianca costituita da gesso e colla con olio e biacca. Il telaio era una esile struttura lignea rigida con sezione di 5,8x2,8 cm senza traversi che trovava collaborazione statica grazie nella cornice che era fissata, in parallelo al telaio.