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Se "oltre" non c'è nulla
articolo di
Arturo Ferrara

Se "oltre" non c'è nulla, se siamo i burattini del nostro corpo, soggetto ad ogni tipo di pericolo e allo scorrere del tempo, se, "al di là" della nostra confusa e dissociata personalità che la vita sociale "perverte" fin da piccoli, per preparare tutti ad una vita di finzione e servitù o meglio per alimentare il classista meccanismo di uso e consumo che è a base della nostra economia e chissà ,forse, dell'esistenza stessa, allora non siamo altro che degli atomi nell'immenso vuoto della noia.
Rimane solo, per fuggire l'immenso dolore di questa consapevolezza, lo stordimento, l'annullamento, la dissipazione di ogni nostra energia, l'acquisizione di "ogni perlina" che, come a, "moderni selvaggi", ci viene offerta dalla "moda", dalla vanità, da una sessualità sempre più volgare e violenta (più pensata che praticata) ed a ogni mezzo mediatico che ha la sola orribile funzione di riprodursi, crescere, acquisire, inglobare, dominare e la ricerca, l'accumulo del denaro, il solo mezzo che ci può permettere questa follia.
Il denaro senza il quale si viene considerati brutti, incapaci, inutili, per il quale si viene venduti, barattati, sfrattati, avviliti, affamati, per il quale si fanno " i calendari" di noi stessi, "fisici" o "spirituali", mettendo in vendita ogni parte del nostro presunto io, ad un mercato di passivi imbecilli guardoni del corpo e dello spirito.
Il denaro il "motore" che garantisce il successo, addirittura la riproduzione, l'affermazione e persino l'auto celebrazione con la complicità dell'enorme fila, in coda, che critica un potere a cui si vorrebbe semplicemente sostituire per godere gli stessi benefici, agendo nella stessa maniera, subdolamente, con vigliaccheria superbia e prepotenza verso gli umili e con servilismo vigliacco con i presunti potenti, oppure agendo con tutto l'infantilismo (non innocente) degli immaturi dove ci si fa folla (o ideologia) per non assumersi la personale responsabilità di essere, esistere o, ancora, operando con tutta la violenza ed il rancore della disperazione e dell'ignoranza, perché la sconfitta è sentita irrimediabile, perché la meta che si vorrebbe raggiungere è troppo lontana o ben protetta da inesorabili strutture sociali, spacciate per conquiste, progresso, civiltà.
Forse purtroppo, complice un potentissimo apparato burocratico che camaleonticamente si maschera di libertà, (in verità è il miglior modo pensato per creare schiavitù) l'acquisizione di denaro, mezzo e strumento di sfruttamento ed ingiustizie assurde, il più delle volte basta solo alla sopravvivenza (può il parassita, uccidere il suo ospite?) e le illusioni di tutti si rivelano veri e propri imbrogli come quelli che vedete in rete, senza andare troppo lontano nelle e-mail che ricevete ogni giorno, negli invadenti banner imposti che tra poco si sostituiranno allo schermo o vi si stamperanno in fronte in tutte il pattume, multi linguistico (pseudo gratis) che ovunque e sempre trovate in ogni luogo.
Che tristezza vedere quelli che si credevano speculatori essere le vittime inconsapevoli dei loro sogni e carnefici di quelli di altri! A Natale,o a qualsiasi altra festa inventata, per cortesia, regaliamoci tutti un NO, un minuto di assenza, un istante di sospensione della corsa e riflessione sulla nostra vita. (lo pratichi chi non riesce, o non può, a stordirsi TOTALMENTE nelle spese)
.I mostri esistono perché li approviamo o combattiamo (è la stessa cosa), le illusioni si ribellano ai tradimenti, la realtà ai sogni e viceversa. Il nulla spinge ad ogni passo verso gli abissi del pensiero e il tempo su tutto scorre. ....