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Tutti
questi NON SONO. Per questo "sono stati". Ed in verità SONO perché "sono
stati". Medito su questa APPARENTE contraddizione chiamata VITA e sull'APPARENTE
SEGRETO chiamato MEMORIA.
Quella maschera di cera è il mio Viso in società, quella figura stanca è la mia ombra lontana da te . Ciò che stai osservando è il riflesso di uno specchio chiamato ILLUSIONE. Dove io sia non mi chiedere : è come domandarsi quale Fiore il primo raggio di Sole risvegli. (da miei Pensieri) FOGLIA è un'anima verde di Sole che si risveglia a Primavera, una fiamma triste di Luna che s'addormenta in Autunno.
Illustrazione
a china del pittore Antonio Maria Ferrara del mio libro 14 Soli di Cristallo
(1984 Torino) ESSERE e
NON -ESSERE andavano a spasso l'altra notte, attendendo l'Alba, e sorridendo
all'uomo addormentato a cui erano apparsi in sogno. Continuare
QUELLA recita è inutile…. Quando un attore è consapevole di ciò, si accorge
di parole e gesti stonati, come la sua vita: si sgretola la sua maschera,
tace la sua voce, il soffio dello Spirito ritorna alla matrice…. Se rimane
in piedi, imperturbabile dagli applausi o dai fischi, allora è anche un
UOMO.
Mi sono seduto in
riva al fiume per veder passare i miei nemici ed ho visto di me stesso
scorrere l'ombra ed in essa riflessa ancora l'ombra di chi mi stava aspettando
più in là, dall ' ALTRA riva. abarthur diritti riservati |
Zizì
Sommario:Prefazione 1:Notte Oscura 2:Chi è Zizì 3:Vorrei.... 4:Non so…. Ogni storia ha un inizio, una nascita, come l'uomo, inevitabilmente,nel suo sviluppo, corre verso la fine. Come l'uomo. E quando finiscono le parole, si spengono le voci del pensiero, rimane il silenzio e, a volte,il ricordo, il rimpianto, per cercare, rivivere, qualcosa che non è più eppure è ancora presente,desiderato dalla nostra anima. Non così per Zizi. La sua storia non può avere un inizio, io non lo conosco, tu neanche e nessuno di noi lo può immaginare. Nè avrà mai fine la sua storia, semplicemente perchè non è una storia,cioè non ha bisogno di un tempo, di un luogo per avvenire, non ha forse bisogno neppure del mondo, della realtà. Sei mai sprofondata nella notte oscura, perdendo ogni riferimento con la realtà, dubitando di avere un corpo, pensando di non esistere così come ti vedono gli altri, come ti riflette lo specchio o come ti immagini? Pensando di non essere, forse desiderandolo per aver paura poi di questo desiderio, di svanire nel nulla, di essere vento, cielo aria, luce, oscurità, di avere una forma infinita ed estesa o di non essere nulla, neanche un punto,un atomo ? Ti sei mai trovata circondata dalle tenebre, di dentro e di fuori,pensando che tutto ciò che hai vissuto, creduto di vivere o sapere è un' illusione, un soffio di vento in una stanza chiusa, un sussurro inesprimibile ed incomprensibile dell' eternità, inutile a te ed a chiunque estraneo ? Hai mai provato un lungo, gelido brivido di solitudine, pensando che nessuno, nessuno, avrebbe mai potuto comprenderti, aiutarti,anche per un istante,dare un senso a tutti i giorni vissuti,e all'imprevedibile futuro ? Hai visto mai scomparire prima il sole, poi la luna ed ad una ad una tutte le stelle e hai temuto che non comparissero più,che per sempre, per sempre, saresti stata condannata a vagare in una vuota oscurità, senza un corpo, un 'anima, un'entità corporea o spirituale che ti permettesse di darti identità, riconoscerti un'esistenza,una funzione? Hai mai perso la strada, la direzione di una qualsiasi, fantastica, o reale meta, ti sei mai smarrita nel buio, senza più saper tornare indietro, non trovando più strada davanti a te, percependo abissi sconfinati ai tuoi fianchi? Tutto ciò e molte altre tristi cose è la notte oscura, che spero non ti abbia mai sfiorata,la notte della coscienza in cui,a volte,scivolo e da cui Zizi, mi allontana,lasciando nel cuore profondi segni di una saggia tristezza,insegnandomi a godere delle piccole cose della vita, un raggio di sole, un suono, un profumo, un volto, un ricordo, una sensazione, un pensiero.... Di tutto, tutto ciò che si smarrisce senza speranza, nella notte oscura,la buia notte della coscienza. Allora , vorrei
abbracciare Zizi, che mi riporta alla vera vita, ma è così
piccolo, irrequieto,inafferrabile, è già lontano.. Zi
..zi..zi..zi..z.... Dall'alto mi vede distendere, chiudere gli occhi,
addormentarmi. Ma è proprio un sogno, sto sognando ? Ecco gli
sono vicino vedo il mio corpo nel letto,sono lontano, libero,mi piacerebbe
prenderlo per mano,se avessi mani,di certo non posso toccargli le ali
così piccole e sottili.Potrei fargli male e... Se si facesse
male lui precipiterei anch'io, prima nel mio corpo addormentato e poi,
ancora nella tenebra. La nera, oscura, tenebra.E poi controllo così
male il mio volo, a volte sono troppo impetuoso e lo sorpasso velocemente,
a volte troppo lento e non riesco a raggiungerlo. Che mi prenda in giro? Bella domanda.
Peccato che non sappia rispondere. Forse per la mia ignoranza in materia.Nel
mio cuore è un Angelo, meraviglioso,pieno di luce e grazia ma,
a guardarlo bene, è più piccolo del più piccolo
uccellino che io conosca e più grande dell'insetto più
grande che io abbia mai visto.Di
certo ha delle piume e delle ali che muove velocemente e, come immagino
tu abbia già capito emette un solo verso zi..zi.. Vorrei chiedere
a Zizi tante cose. Temo ormai di averlo mitizzato, trasformato in un
mago, un saccente, un profeta, un testimone della grandezza della Natura,del
Cosmo, una delle elette voci del Creatore. Quando fa così ( poche volte in verità ) mi fa persino paura. Io non voglio uno zizì, di diamante, oro o platino,non desidero una preziosa miniatura o una stupenda statuetta, amo zizi, vivo, libero,inquieto, persino ribelle .... Non so proprio
dirtelo, forse non voglio....Ma ho qualche sospetto. E chi lo ferma
più Zizi? Ora si slancia velocemente verso il cielo,ora finge
di precipitare dall'alto,sfiorando la terra, fino a spaventarmi ora
cinguetta senza star mai zitto per ore ed ore senza farmi comprendere
nulla dei suoi sogni, desideri.... Ora tace per giorni, guardandomi
in maniera strana.Pare si
siano trasferite in lui le mie emozioni, ( O viceversa ?)Perchè
da un po' di tempo,( troppo ormai ) mi comporto, con le dovute differenze
dettate dalle nostre dissimili forme, come lui.
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