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IN C U B I
State
leggendo il racconto breve "Eclissi di Luna" di Arturo Ferrara
Viotti, già apparso in Iperspazio Racconti del sito Arte
e Letteratura . .
arturo
ferrara
"Evocazione"pastelli a cera e china, formato a4
Tutti
questi NON SONO. Per questo "sono stati". Ed in verità SONO perché "sono
stati". Medito su questa APPARENTE contraddizione chiamata VITA e sull'APPARENTE
SEGRETO chiamato MEMORIA.
(da miei Pensieri)
arturo
ferrara
"Al di là" olio su tavola in Arte formato 30 x40
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abarthur
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Eclissi
di Luna
di
Arturo
Ferrara
Era un essere invisibile ma, nello stesso tempo,
per i miei sensi, denso, forte e vischioso.
Non potevo, non sapevo affrontarlo, ma intuivo che non avrei potuto
resistere a lungo.Era venuto dalla una notte primordiale, dove non c'è
luce in tutto l'universo e la mancanza di luce annullava lo spazio .La
materia e le forme erano soltanto sensazioni. Il vuoto e il nulla su
tutto…. Atomi in continua trasformazione e annullamento. I pensieri
una grande fuga…senza velocità….un immobile percorso nel vuoto percepito
come distanza incolmabile, un precipitare in un abisso infinito per
raggiungere un vortice di vuoto e incoscienza, un buco nero della materia
e del pensiero.
Nel dormiveglia sentii qualcuno che cercava di aprire la porta di casa.
Era Lui (o Lei) l'assassino,(l'assassina?) il definitivo essere l'ultimo
che avrei visto, era venuto per me, solo per me.Resistevo.Dietro la
porta tenendo infilata una specie di chiave. Non sarebbe durata. Era
molto forte e anche la porta era debole, se non fosse riuscito ad aprirla
l'avrebbe sfondata.Ma poi non c'era neppure la porta…solo la tenebra,
il vuoto.... la porta era forse il mio io che resisteva.
"Io non esisto, io sto sognando…..il nulla cosa può fare al nulla….Non
ho identità, nella tenebre non ho neanche una forma…..sotto le coperte
non c'è nulla, qul corpo che dorme agitato non è il mio" Questo
ragionamento che avrei potuto fare benissimo da sveglio (ma dormivo
veramente?) abbassò un po' il mio livello di terrore .Per poco , ora
lottavo con una forma strana, tutta nera, fortissima….avevo un bel pensare
ma mi faceva male…Si ha un bel dire che la materia non ha importanza,
ma quando fa male è l'unica cosa che hai, che tenti di proteggere. All'improvviso
m'invase una strana sensazione crescente di potenza e forza.E, mentre
cresceva immensamente, mi sentivo come posseduto da qualcosa simile
al vento che, nello stesso tempo svuotava ogni mio pensiero e volontà
.Sparivano i dubbi ed i pensieri mentre il mio io svaniva.Il corpo diveniva
un semplice strumento, una funzione, un contenitore, l'arma di una forza
superiore. L'essere che lottava con me…..diventava fragile…aveva paura....un
terribile desiderio di distruzione m'invadeva era una forza cieca e
brutale, senza limiti,confini…. umanità.... Ora l'essere oscuro era
tra le mie mani….ero invisibile e incorporeo come lui….Stringevo..stringevo…..
Provavo terrore e orrore di me stesso, della mia potenza bestiale che
non avrebbe mai avuto freno o pietà….ma anche compiacimento per il superamento
di ogni mio limite di umanità, e il corpo, da strumento ,sembrava divenire
cosciente e consapevole di questa potenza, accettando senza ritegno
la trasformazione, anzi con piacere ….
La
segreteria telefonica della stanza cominciò a parlare da sola:
"Nessun messaggio, nessun messaggio….ripetuto all'infinito……" E'
come se un altro mondo, un'altra dimensione che avevo interrogato mi
rispondesse.
In uno stato di trance mi alzai…. (ma stavo dormendo veramente ?) Provai,
a tentoni, di fermare quella voce anonima "Nessun messaggio…."Toccai
un tasto , in fondo a destra del telefono....ci riuscii e mi accorsi
della terribile oscurità della stanza, assurda, pensai di essere divenuto
cieco….ma non corsi ad alzare le persiane…affinai lo sguardo…vedevo
qualcosa…poco, ma …. qualcosa….
Il "risveglio" pian piano si realizzava, apri la porta che in precedenza,nel
sogno avevano tentato di forzare….Avevo dimentivato la chiave della
serratura all'esterno e la tolsi….Tutto stava tornando normale, quasi....all'accensione
improvvisa della luce(un attimo di terrore mi aveva spinto verso l'interruttore,
come per cogliere una improvvisa rivelazione illuminandola)una lampadina
scoppiò con fragore.La segreteria taceva, la giornata era nuvolosa,che
succede, che è stato? Un altro giorno....Nulla, quasi.... Mi
vidi raccogliere i cocci sul pavimento e nella coscienza da un io quasi
distaccato dal corpo: Eclissi di Luna.
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