UN FIGLIO IN PRESTITO....perchè no???
Veramente dovremmo dire due genitori in prestito, perché effettivamente quelli che si prestano sono i genitori attuando un affido temporaneo per quei bambini che, grazie a questo, riescono a vivere al di fuori del loro ambiente ancora altamente contaminato dalle radiazioni del disastro atomico della centrale di Cernobyl. " Ma non saranno pericolosi ? " mi sono sentito dire più di una volta, " magari radioattivi, infettivi, o che altro ? "...Macché radioattivi, macché pericolosi! Loro sono le vittime semmai, non i carnefici. E se poi li aveste visti almeno una volta ve ne sareste innamorati subito. Certo, per loro venire a vivere un mese qui da noi, in una famiglia, è come andare nel paese dei balocchi, abituati come sono, a casa loro, a vivere di niente, e questo vale soprattutto per quelli che una casa e una famiglia non ce l'hanno, perché provenienti da orfanotrofi. Ma non crediate che non diano niente in cambio. Con la loro educazione, col loro sorriso vi daranno tanta amicizia e tanto calore umano, e se saprete dar loro anche affetto come se fossero vostri figli ve lo restituiranno triplicato. Ho visto molti genitori in prestito piangere al momento del ritorno quando hanno dovuto come ogni anno, vederli partire per tornare alla loro terra, per continuare poi a scrivere e ricevere lettere in ricordo di quei giorni vissuti ad essere genitori e figli in prestito. Gran parte delle famiglie affidatarie, in genere chiede di avere di nuovo in affido gli stessi bambini. Forse sarà un caso, ma mi viene il sospetto che non siano stati solo i bambini ad avere un beneficio da questa esperienza. E sono soprattutto le famiglie che hanno già figli proprii, spesso di età simile, quelli che più si entusiasmano nell'avere in casa un figlio in più. Ma come si fa con la lingua?, non temete loro imparano molto in fretta l'italiano e intanto ci si capisce lo stesso magari a gesti. E poi se vi nascesse un figlio non credo che appena aperti gli occhi vi farebbe un lungo discorso in perfetto italiano. Non per questo trascurereste di amarlo e di soddisfare i suoi bisogni. Animo dunque, fatevi sotto, i bambini aspettano genitori disponibili. E se poi proprio non ve la sentite di mettere in gioco un mese della vostra vita, ma comunque reputate valida l'iniziativa, dateci una mano in qualche altro modo, magari aiutandoci a sostenere le famiglie affidatarie nel loro mestiere di "genitori". - I BAMBINI VE NE SARANNO COMUNQUE GRATI -
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