GEMMOLOGIA  
DIAMANTI
Cristallizzazione=sis

Composizione chimica : carbonio puro .

formula chimica : C .

durezza : 10.

Densità : 3,510-3,550 (generalmente 3,52)

Varietà bort: 3,499-3,503 , varietà carbonado: 3,151-3,4I6

Rifrazione : semplice (monorifrangente)

Indice di rifrazione : 72 = 2,4I74-2,4I7 .

Dispersione : grado tra B-G = 0,044 .

Varietà utilizzate come gemme : incolore, paglierino, ( giallo fino al giallo-tè), verde-pisello, azzurro, blu, rosa, rosso, rosso-mattone, nero.

Varietà per usi tecnici : Carbonado , bort

LONSDALEITE (diamante meteoritico).

Tutti conoscono il diamante , considerato portatore di fortune e di disastri , infatti esistono gemme che anno visto decolli e tracolli di intere e dinastiche famiglie ,si può senza ombra di dubbio definire il diamante la gemma tra le gemme è la pietra più preziosa e ricercata e la più usata in gioielleria in tutte le parti del mondo.

Il diamante viene utilizzato anche nella tecnica sia come abrasivo di se stesso che con altri scopi , ad esempio nei laser o in apparecchi di precisione , oggi giorno però viene sostituito nelle lavorazioni di taglio ed abrasione da un composto chimico che tra l'altro è più duro ed ha caratteristiche simili al diamante , esso è l'azoturo di boro (BN) .

I giacimenti più noti si trovano in sud-Africa , in Brasile , in india, in America, Australia, Russia, diamanti nel mare .
l diamante più grande, non solo del Sud-Africa, ma del mondo, è il Cullinan di 3Io6 carati.Dopo quanto finora esposto sarebbe superfluo ripetere che il diamante è costituito chimicamente da carbonio puro e che dalla sua combustione, oltre ad anidride carbonica, si ottengono quantità estremamente piccole di ceneri
.

Queste, analizzate chimicamente, sono risultate costituite principalmente da silice ed ossido di ferro ed in minore quantità da calcio e magnesio. Sovente si è notata anche la presenza di ossido di titanio. Tali sostanze, considerate come impurità del diamante, risultano presenti in quantità appena apprezzabili nelle pietre limpide ed incolori.

Il colore delle ceneri, in genere, varia a seconda della proporzione dei diversi elementi che le compongono : bianco-grigio, bianco, giallognolo, ocra ed anche rosso. Il diamante non è fusibile e parecchi esperimenti eseguiti su questo argomentone hanno dato conferma

te ma monometrico.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Assolutamente inattaccabile anche minimamente dagli acidi, compreso il fluoridrico e da altri agenti chimici, seppure energici, eccezione fatta per lo zolfo che si combina verso i 8oo °C con conseguente formazione di solfuro di carbonio.

se si vuole per così dire scioglire il diamante , si ha attraverso una soluzione di carbonato di potassio o di sodio; portata questa sostanza ad una temperatura di circa 32oo °C,

vi si introduce il diamante ed il minerale sparisce rapidamente con formazione di ossido di carbonio. Una soluzione di clorato e nitrato di potassio intacca il diamante nero, mentre non agisce affatto sul diamante trasparente.Il diamante è resistentissimo agli agenti atmosferici.


Combustibile all'aria se fortemente riscaldato e tanto più facilmente in corrente di ossigeno puro.
La combustione all'aria si verifica a 850 °C circa e, bruciando, si nota una piccola fiamma azzurra; la combustione però cessa se viene allontanato dalla sorgente calorifica.
In corrente di ossigeno, invece, si ha inizio di combustione talvolta anche a 720 °C;

normalmente però questa avviene tra gli 800 e 820 °C circa. Portato al color rosso-scuro inizia a bruciarsi , in questo caso la combustione , continua sino a totale consumazione anche se si allontana dalla fonte di riscaldamento.


Posto nel vuoto e portato a temperatura molto elevata (2200 °C) diviene incandescente emettendo una luce bianca vivissima e dopo circa un'ora lo si trova trasformato in una sostanza grigio-nerastra: la grafite.


é stato osservato che a 25oo °C (sempre dopo un'ora) non si verifica ancora il benché minimo inizio di trasformazione.
È noto come attraverso una combinazione di ferro e carbone ordinario si ottiene 1'acciaio; nel 18oo si ottenne la stessa cosa impiegando il diamante in luogo del carbone.


Colorazione
come si è detto, il diamante perfettamente puro è incolore, si hanno colorazioni lievissime, appena accennate, cioè tendenti al cosiddetto bianco-blu (jager), bianco-rosa (colorazioni pregiatissime), biancoverde, bianco-violetto e lievemente paglierino.

La rimanente metà dei diamanti presenta colorazioni ben decise : giallo in varie tonalità (dal cognac-chiaro sino ad un intenso color tè), verde-pisello, rosa-fior di pesco, rosa-salmone, rosso-mattone rosso (rarissimi), azzurro sino al blu intenso (come lo zaffiro, pure molto rari) ed infine bruno in varie tonalità grigio e nero.

Sottopondo il diamante a radiazioni , può cambiare colore, oggi questa pratica è utilizzata per correggere il colore di certi diamanti , per renderli più intensi.

 

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