CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI BUCHENWALD

Con il legname della vicina foresta di Ettesberg un gruppo di deportati costruì le prime baracche di Buchenwald, nelle vicinanze di Weimer in un luogo lontano da tutto e da tutti. Furono costruite cinquanta baracche, circondate da filo spinato, guardate da SS armate di mitragliatrici e dominate dai camini dei forni crematori. Buchenwald è stato uno dei campi affidati all'autogestione da parte dei "triangoli verdi" cioè dei delinquenti comuni e fu il campo dove maggiormente fu sperimentato l'annientamento per mezzo del lavoro.
Oltre che nella costruzione del campo i deportati furono utilizzati in ben 130 campi e sotto-campi esterni. Nel block 50 i medici nazisti facevano esperimenti di ogni genere, la pelle dei prigionieri che avevano tatuaggi, dopo l'uccisione, veniva conciata e serviva per fare copertine di libri e paralumi per Ilse Kock. Gli alleati liberarono il campo il 13 aprile 1945 quando già era in mano agli stessi deportati e un comitato clandestino internazionale ne gestiva la vita democraticamente. I dirigenti del campo: il comandante delle SS Pricezu Waldec e Ilse Kock furono processati dal tribu-nale militare degli Stati Uniti e fucilati.