Firenze - Contro la nuova legge per la caccia della Regione Toscana

 

E' stata emanata dalla regione Toscana una delle più crudeli leggi sulla caccia!


 

Le associazioni venatorie e l'industria delle armi hanno appena registrato una nuova vittoria ottenendo dal Governo la proroga dell'apertura della caccia fino al 10 febbraio.

Nel frattempo la regione Toscana ha emanato una delle più crudeli ed incivili leggi sulla caccia (http://www.animalliberation.it/leggetoscana2010.pdf )
che prevede, tra l'altro, l'abbattimento degli ungulati nel periodo riproduttivo. Questo per essere certi di operare uno sterminio uccidendo madri gravide o neomadri con conseguente morte delle cucciolate per fame.
Chiunque, anche un semplice cittadino, può copiare la lettera inviata al Governo e spedirla, firmata per esteso, inviarla ai rappresentanti di Governo e ai parlamentari.
Queste pressioni sono molto importanti, soprattutto in questo momento d'instabilità politica.
 

 

 


DOBBIAMO FERMARE LA REGIONE TOSCANA NEI SUOI INTENTI DI MASSACRO E SCONGIURARE CHE LA LORO LEGGE, CREANDO UN PRECEDENTE LEGISLATIVO, APRA ALTRI VARCHI.

 

Serena Sartini - Animal Liberation Rimini



lettera al Governo
da inviare al seguente blocco indirizzi:
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urp@politicheagricole.gov.it 
segr.ufficiostampa@minambiente.it 
messaggi@palazzochigi.it
martini_f@camera.it
scilipoti_d@camera.it
stampa.turismo@governo.it 
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Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Piazza Colonna 370, 00187 ROMA
Al Ministero dell'Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare, Via Cristoforo Colombo 44, 00147 ROMA
Al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Via XX Settembre 20, 00187 ROMA

OGGETTO: Legge della Regione Toscana.

Si segnala che la Legge regionale n. 2 del 3 febbraio 2010, dal titolo "Modifiche della Legge Regionale 12 gennaio 1994, n. 3", pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 6 del 10 febbraio 2010, contiene numerose violazioni della normativa nazionale e comunitaria sull'argomento. In particolare si osserva che l'articolo 25, consentendo gli abbattimenti in superfici inferiori a 15 ettari fuori dal periodo di caccia, viola l'articolo 18 della Legge 157/1992.

Inoltre l'articolo 30, addebitando ai responsabili delle aree protette i danni causati dagli ungulati, viola la Legge 157/1992, che all'articolo 1, comma 1, stabilisce che la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato.

L'articolo 33, nel consentire il commercio di fauna selvatica morta anche proveniente da abbattimenti venatori, viola l'articolo 21, comma 1, lettera t), della Legge 157/1992.

Ancora l'articolo 33, nel consentire la produzione, la vendita e la detenzione di trappole selettive (che non esistono) se autorizzate dalla Provincia, viola l'articolo 21, comma 1, lettera z), della Legge 157/1992.

L'articolo 34, consentendo la caccia in zone innevate, viola l'articolo 21, comma 1, lettera m) della Legge 157/1992. L'articolo 36, consentendo la caccia di storno, tortora dal collare orientale e piccione di città, viola l'articolo 18, comma 1, della Legge 157/1992 ed il DPCM del 21/3/97, nonché l'articolo 8 e l'allegato II B) della direttiva 2009/147/CE del 30 novembre 2009 sulla conservazione degli uccelli selvatici.

L'articolo 38, in quanto non richiede il parere favorevole obbligatorio dell'ISPRA per l'attuazione delle deroghe, viola l'articolo 19, comma 2, della Legge 157/1992.

Per tutti questi motivi e per numerosi altri che per brevità si omettono, si chiede che il Governo impugni presso la Corte Costituzionale la Legge della Regione Toscana n. 2 del 3 febbraio 2010, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 6 del 10 febbraio 2010.

Con ossequi,

(nome, cognome)