Legge 43
LEGGE REGIONALE N. 43 DEL 8-04-1995
REGIONE TOSCANA
Norme per la gestione dell'anagrafe del cane, la tutela
degli animali d'affezione e la
prevenzione del randagismo.
Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 28
del 18 aprile 1995
Il Consiglio Regionale ha approvato
Il Presidente della Giunta promulga la seguente legge:
INDICE OMESSO
ARTICOLO 1 -
Finalità
1. La Regione Toscana, al fine di favorire una corretta
convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica
e l' ambiente, promuove e disciplina la tutela degli animali
d' affezione, condanna gli atti di crudeltà contro
di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, stimola
l'educazione al rispetto degli stessi.
2. Con la presente legge la Regione Toscana recepisce inoltre
la legge 14 agosto 1991, n. 281.
ARTICOLO 2 -
Istituzione dell'anagrafe canina
1. In ogni comune è istituita l'anagrafe del cane
che viene gestita dalle Aziende Unità Sanitarie
Locali tramite i competenti servizi.
2. I proprietari o detentori a qualsiasi titolo di cani
provvedono all'iscrizione dei medesimi all'anagrafe canina.
3. Le persone che alla data di entrata in vigore della presente
legge sono proprietarie o detentrici
di cani di età superiore agli otto mesi sono tenuti
entro trenta giorni ad iscriverli all' anagrafe canina
e far loro effettuare il tatuaggio.
4. Ai fini dell'iscrizione sono ritenuti validi i contrassegni
di delegazioni dell' Ente nazionale di
Cinofilia Italiana. Il proprietario o detentore dell'animale,
così contrassegnato, dovrà provvedere
alla iscrizione all' anagrafe canina delle Aziende USL di
residenza entro 15 giorni dall' entra in
possesso dell'animale.
ARTICOLO 3 -
Operazioni di anagrafe canina
1. All'atto dell'iscrizione viene compilata dal veterinario
addetto apposita scheda anagrafica, predisposta dall'Assessorato
alla Sanità , che oltre ai dati segnaletici dell'
animale, riporta le generalità utili alla identificazione
del proprietario o detentore, nonché il codice anagrafico
assegnato all' animale.
2. La scheda anagrafica, di cui al comma precedente, verrà
utilizzata anche per la registrazione degli interventi di
profilassi e di polizia veterinaria eseguiti sull'animale.
3. Copia della scheda dovrà essere rilasciata al
proprietario o detentore e deve seguire il cane nei trasferimenti
di proprietà e detenzione.
4. I cani iscritti all' anagrafe canina devono essere identificati
con il codice assegnato all'atto dell'iscrizione, impresso
con tatuaggio indolore.
5. Le operazioni di tatuaggio devono essere effettuate fra
il sesto e l'ottavo mese di vita dell'animale, salvo i casi
in cui il possesso inizi successivamente all'ottavo. In
tal caso iscrizione e tatuaggio devono avvenire entro trenta
giorni dall'inizio della detenzione.
6. Le operazioni di tatuaggio sono effettuate dai medici
veterinari di cui all' art. 2 della presente legge o liberi
professionisti autorizzati dalle Unità sanitarie
locali ed iscritti in un elenco regionale. Le operazioni
suddette devono essere praticate con metodi che non arrechino
danno all'animale, di norma sulla faccia interna della coscia
destra.
7. Il tatuaggio deve comprendere i seguenti elementi identificativi:
sigla della provincia, ultime due cifre del numero ISTAT
del Comune d'appartenenza, numero progressivo del cane.
8. Nel caso in cui le operazioni di tatuaggio vengano effettuate
da medici veterinari libero professionisti, questi devono
darne comunicazione entro dieci giorni al servizio attività
veterinarie territorialmente competente, attraverso idonea
certificazione.
9. Il servizio per la identificazione ed il tatuaggio del
cane presso le Aziende USL è gratuito, salvo quanto
dovuto dal proprietario o detentore del cane, nella misura
disposta dal tariffario di cui all'art. 28 della LR 17 ottobre
1983, n. 69 e successive modifiche, per la redazione della
scheda anagrafica.
ARTICOLO 4 -
Cani provenienti da altre regioni
1. I proprietari di cani provenienti da regioni nelle quali
sia stato attivato il servizio di anagrafe canina e di marcatura
provvedono alla sola iscrizione, restando validi i contrassegni
già apposti.
2. I proprietari di cani provenienti da regioni nelle quali
non è ancora istituito tale servizio, provvedono
sia alla iscrizione che alla marcatura dei medesimi entro
trenta giorni dalla data in cui il cane è stato introdotto
nel territorio regionale, fatto salvo quanto disposto dall'
art. 2, terzo comma.
ARTICOLO 5 -
Esenzione e norme particolari per l'iscrizione all'anagrafe
canina
1. Le norme relative all'iscrizione all'anagrafe canina
ed al tatuaggio non si applicano:
a) ai cani appartenenti alle Forze Armate ed alla polizia;
b) ai cani al seguito del proprietario o del detentore a
qualsiasi titolo, in soggiorno temporaneo inferiore ai 90
giorni sul territorio regionale a scopo di lavoro, caccia,
addestramento, turismo.
ARTICOLO 6 -
Divieto di soppressione degli animali da affezione e deroghe
1. I cani abbandonati catturati o comunque ricoverati presso
le strutture di cui all' art. 9, non possono essere soppressi.
Nei casi previsti dagli art. 86, 87 e 91 del DPR 8 febbraio
1954, n. 320, e successive modificazioni, e nei casi in
cui siano gravemente ammalati, incurabili o di comprovata
pericolosità , i cani possono essere soppressi esclusivamente
in modo eutanasico previa anestesia.
2. I gatti in libertà non possono essere soppressi
salvo i casi in cui siano gravemente malati e incurabili.
In tal caso la soppressione deve essere effettuata in modo
eutanasico.
3. Possono provvedere alla soppressione di cani e gatti,
nei casi consentiti dal primo e secondo comma, soltanto
i medici veterinari, dipendenti dalle Unità sanitarie
locali o libero professionisti, che devono rilasciare al
gestore del canile o ai proprietari o detentori degli animali
un certificato dal quale risulti la causa della soppressione.
4. E' vietato destinare alla sperimentazione i cani e i
gatti vaganti ritrovati, catturati o comunque ricoverati
presso le strutture di cui alla presente legge.
ARTICOLO 7 -
Variazione o cancellazione dell' anagrafe
1. I proprietari o detentori a qualsiasi titolo di cani
segnalano per iscritto al servizio di prevenzione in ambito
veterinario della Azienda USL competente territorialmente:
a) la scomparsa dell' animale, entro il terzo giorno successivo
all' evento;
b) la morte o la cessione a qualsiasi titolo dell' animale
nonché il trasferimento della propria residenza entro
e non oltre quindici giorni da quando il fatto si è
verificato.
ARTICOLO 8 -
Divieto di abbandono. Rinuncia alla detenzione e cessione
alle strutture pubbliche
1. E' vietato a chiunque abbandonare gli animali domestici
detenuti a qualsiasi titolo.
2. Il proprietario o detentore a qualsiasi titolo del cane,
nel caso in cui per gravi motivi sia impossibilitato a tenere
presso di sé l'animale, può chiedere al Sindaco
del Comune di residenza l'autorizzazione a consegnare il
cane alla struttura di cui all'art. 9, secondo comma, della
presente legge.
3. Nella domanda di cui al precedente comma devono essere
indicate le cause che impediscono la detenzione del cane
ed allegati i documenti probatori.
4. Il Sindaco, entro quindici giorni dal ricevimento, si
pronuncia sulla domanda. In caso di mancata risposta l'istanza
si intende accolta.
ARTICOLO 9 -
Cani e rifugi
1. I Comuni singoli, o associati ai sensi della legge 8
giugno 1992 n. 142 provvedono alla costruzione o al risanamento
dei canili municipali ed alla costruzione di rifugi per
cani, secondo i criteri stabiliti dagli articoli 15 e 16
della presente legge.
2. Per canile municipale si intende la struttura a cui affluiscono
tutti i cani comunque catturati.
3. Per canile rifugio si intende la struttura che ospita
i cani provenienti dal canile comunale di cui al precedente
comma al termine del periodo di osservazione e dove permangono
in attesa di collegamento.
4. La gestione delle strutture di cui ai precedenti commi
è di competenza dei Comuni singoli o associati. Limitatamente
ai canili rifugio, i Comuni possono provvedere alla conduzione
tramite convenzioni, con le Associazioni di Volontariato
iscritte all' Albo regionale previsto all' art. 4 della
LR 26- 4- 1993 n. 28 e che abbiano finalità protezionistiche.
5. Sono esclusi dalle convenzioni i canili che non dispongono
di strutture a norma dei parametri fissati della presente
legge.
ARTICOLO 10 -
Organizzazione e compiti di canili e rifugi
1. Presso il canile rifugio è garantita ventiquattro
ore su ventiquattro l' assistenza sanitaria nella forma
di pronto soccorso.
2. Quando il canile rifugio è gestito direttamente
dal Comune il servizio di cui al primo comma è assicurato
tramite convenzioni con medici veterinari libero - professionisti.
L' incarico a liberi professionisti è conferito in
base ad una graduatoria valida per un anno, compilata d'intesa
fra amministrazione comunale ed ordine provinciale dei medici
veterinari, competente territorialmente. Nel caso in cui
non sia possibile assicurare il servizio tramite convenzioni
con liberi professionisti il Comune stipula una convenzione
con la Unità sanitaria locale competente territorialmente.
3. Quando il canile rifugio è gestito dal Comune
mediante convenzione con le associazioni di cui all' art.
9, quarto comma, esse garantiscono il servizio di cui al
primo comma.
4. Possono essere assistiti presso il pronto soccorso anche
cani esterni al canile. Il costo dell'intervento e dell'eventuale
degenza, determinato dal tariffario dell'Ordine dei veterinari
sono a carico del proprietario o detentore del cane. Quando
il cane dopo le prime cure non può più essere
riconsegnato al proprietario o detentore perché sconosciuto
o irreperibile deve essere trasferito al canile municipale.
ARTICOLO 11 -
Canile Municipale
1. Il canile municipale deve essere dotato delle seguenti
strutture:
a) infermeria;
b) locale di degenza per gli animali;
c) reparto ricovero per cuccioli;
d) cucina;
e) magazzino:
f) servizi igienici per il personale addetto;
g) box di isolamento in numero tale da rispettare il rapporto
di 1 box per ogni 10 cani da ospitare.
2. I box e le strutture di cui al precedente comma devono
essere conformi ai requisiti strutturali ed alle caratteristiche
costruttive di cui all'allegato A della presente legge.
ARTICOLO 12 -
Canile rifugio
1. Il canile rifugio deve essere dotato delle seguenti strutture:
a) ambulatorio;
b) magazzino;
c) cucina;
d) servizi igienici.
I locali di cui alla lett a, b, c, d, possono essere in
comune con il canile di cui all' art. 15.
2. Nel caso in cui il Comune intenda ospitare nel canile
rifugio cani di proprietà , a pagamento, deve costruire
reparti a ciò esclusivamente adibiti.
3. I box e le strutture di cui ai precedenti comma devono
essere conformi ai requisiti strutturali e alle caratteristiche
costruttive di cui all' allegato B.
ARTICOLO 13 -
Competenze delle USL
1. Alle Unità sanitarie locali competono:
- l' esecuzione degli interventi di cui all' art. 2, c.)
5 della legge 281/ 1991 nei canili municipali;
- la vigilanza igienico-sanitaria sui canili rifugio.
2. Nell' ambito dell' attività di propria competenza
i servizi di prevenzione in ambito veterinario provvedono,
in collaborazione con le amministrazioni comunali e con
le associazioni protezionistiche, a sottoporre a sterilizzazione
i gatti che vivono in libertà .
3. Il servizio attività veterinarie, su richiesta
dei privati a cui siano ceduti cani ospitati nel rifugio,
provvede gratuitamente alla sterilizzazione dell'animale.
ARTICOLO 14 -
Commissione Regionale Affari Animali
1. Entro sei mesi dall' entrata in vigore della presente
legge, viene istituita la Commissione Regionale Affari Animali,
con compiti consultivi sullo stato di attuazione e sulle
materie inerenti la presente legge e per quanto previsto
dal successivo art. 17.
2. La Commissione è composta da:
- L' Assessore regionale alla Sanità o suo delegato,
che la presiede;
- un funzionario del Dipartimento Sanità con funzioni
di segreteria;
- da tre rappresentanti dei servizi veterinari delle Aziende
USL individuati dalla Giunta Regionale;
- da un veterinario designato dall'ordine dei Medici Veterinari;
- da tre rappresentanti di Associazioni o gruppi riconosciuti
ai sensi della legge regionale 9 aprile 1990, n. 36, aventi
finalità protezionistiche e di difesa degli animali.
3. La Commissione Affari Animali viene nominata dalla Giunta
Regionale e scade con il rinnovo del Consiglio Regionale
rimanendo in carica fino alla sua costituzione.
4. La Commissione è convocata dal presidente almeno
tre volte l'anno.
ARTICOLO 15 -
Indennizzi per danni agli allevamenti zootecnici da cani
randagio inselvatichiti
1. Per l' indennizzo dei danni subiti dagli imprenditori
agricoli per la perdita di capi di bestiame aggrediti da
cani randagi ed inselvatichiti si applicano le disposizioni
di cui alla LR 31 agosto 1994, n. 72, "Danni causati
al patrimonio zootecnico da animali predatori".
ARTICOLO 16 -
Contributi
1. I Comuni singoli o associati possono beneficiare di contributi
per la costruzione o il risanamento dei canili presentando
progetti alla Regione entro il 30 settembre di ogni anno.
2. L' Amministrazione regionale può con proprio atto
amministrativo e nei limiti dello stanziamento di bilancio,
erogare contributi in conto capitale secondo i criteri di
cui al successivo comma 3.
3. I contributi di cui al precedente comma sono erogati
a condizione che il Comune o i Comuni interessati abbiano
approvato, con delibera divenuta esecutiva un progetto di
costruzione o risanamento di un canile da cui risulti il
finanziamento del relativo progetto, per la parte non coperta
da contributo, la data di inizio e di ultimazione dei lavori.
La conformità del progetto alle caratteristiche costruttive
ed ai requisiti di cui alla presente legge deve risultare
da una relazione tecnica redatta dai competenti uffici comunali.
4. Nel caso in cui entro un anno dalla erogazione del contributo
i lavori non siano ultimati la Amministrazione regionale
provvede al recupero del contributo, salvo i casi in cui
il ritardo sia dovuto a cause di forza maggiore.
ARTICOLO 17 -
Informazione, aggiornamento e formazione professionale
1. Al fine di promuovere un corretto rapporto fra uomo e
animale e di prevenire il fenomeno del randagismo, la Giunta
regionale approva un programma in cui siano previsti:
- interventi di informazione della popolazione, con particolare
riguardo alla fascia di età scolare;
- interventi di aggiornamento degli operatori dei servizi
che esercitano attività volte al perseguimento delle
finalità previste dalla presente legge;
- interventi di formazione degli operatori delle Aziende
USL finalizzati anche allo svolgimento dei compiti di educazione
sanitaria.
ARTICOLO 18 -
Norme igieniche
1. E' vietato ai proprietari o detentori a qualsiasi titolo
di cani abbandonare le deiezioni degli animali in spazi
pubblici, adibiti al passaggio pedonale, o in zone di verde
pubblico attrezzato a giardino. Le deiezioni suddette dovranno
essere rimosse con mezzi a ciò idonei.
ARTICOLO 19 -
Sanzioni
1. Chiunque viola le disposizioni contenute negli artt.
2, 3, 4 e 5 della presente legge è soggetto a sanzione
amministrativa pecuniaria da L. 200.000 a L. 1.200.000.
2. Chiunque viola la disposizione di cui all' artº
7, lett a), è soggetto alla sanzione amministrativa
pecuniaria da L. 150.000 a L. 900.000.
3. Chiunque viola la disposizione di cui all' artº
7, lett b), è soggetto alla sanzione amministrativa
pecuniaria da L. 100.000 a L. 600.000.
4. Chiunque viola le disposizioni di cui all' artº
18 è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria
da L. 25.000 a L. 150.000.
5. La competenza ad applicare le sanzioni amministrative
pecuniarie di cui ai precedenti comma è della Regione
ai sensi della normativa vigente.
6. Sono fatte salve le disposizioni di cui all' artº
5, comma 4, della L 14- 8- 1991, n. 281, nonché la
disposizione di cui all' art. 727 del codice penale, come
modificato dalla L 22- 11- 1993, n. 473, "Nuove norme
contro il maltrattamento di animali".
ARTICOLO 20 -
Norme finanziarie
1. Agli oneri derivanti dagli interventi di cui all' art.
9 della presente legge si fa fronte, per l'esercizio 1995,
con il fondo di cui alla Legge 14- 8- 1991 n. 281 allocato
sul capitolo 17212 del bilancio di previsione, per gli esercizi
successivi si farà fronte con la legge di bilancio.
ARTICOLO 21 -
Abrogazione e norme finali
1. E' abrogata la LR 19 gennaio 1987, n. 4, "Istituzione
dell' anagrafe del cane e norme particolari per la prevenzione
del randagismo" e la LR 30- 12- 89 n. 89.
2. Per quanto non espressamente previsto dalla presente
legge valgono le norme nazionali vigenti in materia.
La presente legge è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della Regione Toscana.
Firenze, 8 aprile 1995
La presente legge è stata approvata
dal Consiglio Regionale il 28 febbraio 1995 ed è
stata vistata dal Commissario del Governo il 31 marzo 1995.
ALLEGATO 1:
ALLEGATO A
Requisiti strutturali e caratteristiche costruttive dei
canili di prima accoglienza e dotazione strumentale.
1. BOX
1.1 I box devono essere costruiti con materiali atti a soddisfare
le esigenze igieniche ed essere facilmente disinfettabili
e resistenti all' azione di acidi ed alcali forti.
1.2 Le dimensioni dei box devono essere le seguenti: altezza
m 2,50 e superficie mq 4, di cui mq 2 coperti e mq 2 scoperti.
1.3 I box devono essere dotati di doppio ingresso al fine
di consentire il confinamento del cane ospitato nella parte
coperta o in quella scoperta, a mezzo di porta scorrevole
manovrabile dall'esterno, così da consentire la pulizia
e la disinfezione dei box.
1.4 Nei box non devono esser presenti fessure o attrezzature
fisse che interferiscano con le normali operazioni di disinfezione
e disinfestazione.
1.5 Il pavimento dei box deve essere costruito con pendenza
idonea a consentire il deflusso delle acque di lavaggio
e munito al centro di ciascuno dei due settori di una griglia
di scarico.
1.6 La zona scoperta del box deve essere protetta con una
griglia metallica idonea ad impedire la fuoriuscita del
cane.
2. INFERMERIA
2.1 Il pavimento del locale adibito ad infermeria ed il
rivestimento delle pareti, non inferiore a m 2 di altezza,
devono essere in materia lavabile.
Il pavimento deve essere inoltre costruito con una pendenza
idonea a consentire il deflusso delle acque di lavaggio
in una griglia centrale.
2.2 Il locale adibito ad infermeria deve essere dotato di
servizi di erogazione di acqua fredda e calda, con comando
a pedale.
2.3 La dotazione strumentale dell' infermeria deve comprendere:
- Microscopio per esami parassitologici;
- attrezzatura per l' esecuzione del tatuaggio;
- attrezzatura medicale per l' esecuzione degli interventi
di sterilizzazione;
- frigorifero per conservazione dei prodotti immunologici.
3. SALA INTERNA
3.1 Nel locale non devono esistere strutture permanenti
tali da impedire normali operazioni di disinfezione e disinfestazione.
3.2 Il locale deve essere dotato di gabbie mobili idonee
ad ospitare gatti sterilizzati.
4. REPARTO RICOVERI CUCCIOLI
4.1 Il locale deve avere le caratteristiche di cui al punto
3.1
4.2 Il reparto deve essere dotato di gabbie mobili sopraelevate
da terra almeno 60 cm, per l'ospitalità dei cuccioli.
4.3 Il locale deve essere attrezzato con box per ospitare
cucciolate con madre, con le caratteristiche di cui al punto
4.2, e delle seguenti dimensioni: altezza di m 2,70 e superficie
di mq 4.
4.4 Nel reparto, che deve essere dotato di impianto di riscaldamento,
la temperatura deve essere compresa tra 20 e 30 gradi centigradi.
5. MAGAZZINO, CUCINA, SERVIZI IGIENICI
5.1 Le caratteristiche costruttive dei locali sono quelle
previste dalla vigente normativa urbanistica ed igienico-sanitaria
ALLEGATO 2:
Allegato B
Requisiti strutturali minimi e caratteristiche costruttive
dei canili rifugio
1. BOX
1.1 I box devono essere costruiti con i materiali previsti
all'allegato A punto 1.1 ed avere le stesse caratteristiche
costruttive di cui al punto 1.3, 1.4, 1.5, 1.6 dello stesso
allegato.
1.2 Le dimensioni dei box devono essere le seguenti: altezza
m 2,50 e superficie mq 8, di cui mq 6 scoperti.
1.3 Al fine di evitare il diffondersi di eventuali malattie
i box devono essere costruiti in moduli di 10, ciascun modulo
distante non meno di m 10 dall'altro.
1.4 Ciascun modulo deve essere collegato ad una zona di
sgambatura di mq 200.
1.5 I box destinati alla eventuale custodia a pagamento
di cani di proprietà devono essere dislocati in moduli
separati dagli altri almeno m 20.
2. AMBULATORIO
2.1 L' ambulatorio deve avere le stesse caratteristiche
costruttive previste ai punti 2.1 e 2.2 dell'allegato A
per l' infermeria.
2.2 La dotazione strumentale dell'ambulatorio deve essere
sufficiente a far fronte a tutti gli interventi medici erogati
in una struttura di pronto soccorso.
3. MAGAZZINO, CUCINA, SERVIZI IGIENICI
3.1 Le caratteristiche costruttive dei locali sono le stesse
indicate nell'allegato A, P 5.1