Le
celebrazioni natalizie variano molto tra le diverse zone degli
Stati Uniti, dato che gli abitanti sono di origini etniche molto
diverse.
In Pennsylvania i moravi costruiscono un paesaggio, chiamato “Putz”,
sotto l’albero di Natale, mentre i tedeschi ricevono regali
da Belsnickle che usa la frusta per chi si è comportato
male.
Al Sud si spara in aria il giorno di Natale.
A Washington il presidente accende le luci di un enorme e spettacolare
albero.
A Boston i cantanti di musiche natalizie sono molto famosi e cantano
accompagnati da campanelle suonate a mano.
In Arizzona si inscena una specie di “presepe vivente”
nel quale Maria e Giuseppe cercano alloggio nelle osterie per
far nascere Gesù e, allo stesso tempo, ammirano il presepe
delle famiglie visitate.
Alle Hawaii, il Natale comincia con l’arrivo di una “barca
di Natale” carica di tanti abeti dalla quale sbarca anche
Babbo Natale.
In California, Babbo Natale “viaggia” su una tavola
da surf.
In Alaska in tutte le case si cantano lodi che annunciano la nascita
di Gesù e si festeggia con dolci ciambelle d’acero
fritto, biscotti, canditi, torta di pesce e talvolta salmone affumicato.
È tradizione portare, come fosse una processione, una stella
fissa ad un palo. In alcune case coloniali le porte vengono addobbate
con ananas, che rappresenta il simbolo dell’ospitalità.