Pranzo di Natale in Abruzzo



1. Minestra di cardi
2.
Lu rintrocilio
3. Tacchinella in brodo
4. calgionetti fritti
5. scrippedde.



1.
Minestra di cardi


Dosaggio per 4 persone

Ingredienti:

800 gr. di cardi grossi
4 uova
100 gr. di formaggio grattugiato
1 limone
noce moscata grattuggiata
sale

per il soffritto:

brodo (di tacchino, gallina e vitella)
rigaglie di pollo e tacchino
1 cipolla
un bicchiere di vino bianco secco
una zuppa imperiale tagliata a dadini

Preparazione:
Innanzi tutto occorre procurarsi i cardi e badare che siano freschi e bianchi.
Pulire le lunghe coste del cardo, tagliarle a piccoli dadini e porre in abbondante acqua acidulata con il limone, quindi lavare con cura.
Lessare i cardi in abbondante acqua salata e fare cuocere fino a che non siano divenuti morbidi e teneri.

Scolare, immergere in acqua fredda e quindi strizzare con vigore e riporre in un largo tegame possibilmente smaltato.
Aggiungere ai cardi un composto di uova e parmigiano (un uovo e due cucchiai di parmigiano a persona) abbondante noce moscata grattugiata.

A parte si saranno preparati un ottimo e limpido brodo di tacchino, gallina e vitella, un soffritto di rigaglie di pollo e tacchino (preparazione: intagliare a dadini minutissimi gli stomaci precedentemente lessati, il fegato, i cuori e le creste, soffriggerli in un battuto fine di cipolla, tirando la cottura con un bicchiere di vino bianco secco), una zuppa imperiale tagliata a dadini.

Versare una giusta quantità di brodo bollente nel tegame dei cardi aggiustati e rimestando delicatamente portare ad ebollizione a fuoco lentissimo affinché la minestra resti chiara e trasparente. A questo punto aggiungere la zuppa imperiale a dadini, le rigaglie e servire.


2. Lu rintrocilio

Ingredienti:
per la pasta:
una presa di farina a due mani per ogni persona (Farina 0 o metà di farina di grano tenero e di farina di grano duro)
sale
acqua quanto basta

per il sugo:
cipolla bianca
olio extravergine d’oliva
un bel tocco di carne di castrato di montagna
polpa di maiale
passata di pomodoro
sale

per condire:
pecorino
peperoncino

Preparazione:
Con questo nome si indica una pasta bianca composta di farina, sale ed acqua, tagliata con uno speciale mattarello dentellato, diffusa soprattutto nel lancianese e nell’alto Sangro.
Lu rintrocilo è condito con un sugo di castrato e maiale, abbondante peperoncino rosso e formaggio pecorino stagionato, grattugiato al momento.

Come preparare il sugo
In un ampio tegame di coccio porre una cipolla bianca, olio extravergine d’oliva, un bel tocco di carne di castrato di montagna (preferibilmente di Casoli) ben nettato e privato dell’eccesso di grasso, una pari quantità di polpa di maiale, far rosolare a fiamma vivace, salare, aggiungere uno o due bicchieri di acqua tiepida (la quantità è in relazione al peso della carne) incoperchiare e continuare la cottura a fuoco lentissimo per tre o quattro ore, verificando ogni tanto fino a quando l’acqua non si sia ritirata del tutto, la cipolla disfatta e la carne intenerita e cotta. A questo punto aggiungere la passata di pomodoro, aggiustare ancora di sale e continuare sempre a fuoco lento affinchè l’olio formi uno strato omogeneo, limpido e trasparente. Togliere dal fuoco e tenere in caldo

Preparazione della pasta
Per la dose si consideri una presa di farina a due mani per ogni persona
Farina 0 oppure una miscela a metà di farina di grano tenero e di farina di grano duro, un pizzico di sale, acqua quanto basta.
Impastare il composto di farina ed acqua sbattendolo sulla tavola come per la lavorazione del pane affinchè la massa divenga liscia ed omogennea.
Ammassare quindi per almeno mezzora. Far riposare in luogo fresco ed asciutto la massa coperta, quindi rilavorarla di nuovo ammassandola a due mani con molto vigore sulla spianatoia.
Tirare con il matterello la sfoglia ad un’altezza tra i 3 e 5 millimetri, spolverizzare con un poco di farina e ricavare strisce della lunghezza di 20 cm circa. Tagliare le strisce con il matterello dentato. Una buona pasta di rintrocilo si può acquistare anche presso le gastronomie che offrono prodotti della cucina tradizionale.
La pasta del rintrocilo va lessata in abbondante acqua salata e scolata al dente. Condire con il sugo, pecorino e peperoncino e servire caldo.
La carne, tagliata a pezzi, costituisce un ottimo e saporito secondo piatto.

3. Tacchinella in brodo

Ingredienti:
1 tacchinella giovane dissossarla
sale
spago

per il brodo:
2 l. acqua
sale
cipolle
sedano
carote
le ossa frantumate della carcassa della tacchinella
un osso di ginocchio di vitello
3 o 4 agli vestiti
grani di pepe
bacche di ginepro
finocchio
un mazzetto di erbe aromatiche (rosmarino, alloro, salvia, timo, menta di montagna, maggiorana.)

Preparazione:
Procurarsi una bella tacchinella giovane, dissossarla accuratamente, salarla all'interno legarla con uno spago.

In un tegame, adatto ad essere successivamente infornato, a bordi sufficientemente alti preparare a fuoco lento un brodo ottenuto con due litri di acqua aggiustata di sale, cipolle, sedano e carote, le ossa frantumate della carcassa della tacchinella e un osso di ginocchio di vitello. Immergere la tacchinella nel brodo bollente ed aggiungere tre o quattro agli vestiti, grani di pepe bacche di ginepro, finocchio, e un mazzetto di erbe aromatiche composto da rosmarino, alloro, salvia, timo, menta di montagna, maggiorana.

Infornare e fare cuocere a fuoco lentissimo per quattro cinque ore, fino a quando il liquido di cottura non si sia ristretto ad un quarto di litro.

Aggiustare la tacchinella su un piatto di portata, tagliandola a grossi tranci. Filtrare il liquido di cottura e irrorarlo sulla carne. Far riposare al fresco per alcune ore prima di servire. Si consiglia di preparare la tacchinella alla canzanese il giorno prima.

4. calgionetti fritti

Ingredienti per la sfoglia:
farina 00
ogni 100 grammi un uovo
un pugnetto di zucchero
un poco di olio.

Ingredienti dell’impasto:
marmellata d’uva nera (la cosiddetta scurchjiata) maritata con noci tritate
mandorle dolci lesse sgusciate e triturate finissimamente
mosto cotto
cacao amaro in polvere

Per friggere e guarnire:
olio di oliva
zucchero a velo e polvere di cannella



Preparazione sfoglia:
farina 00, ogni 100 grammi un uovo, un pugnetto di zucchero, un poco di olio. Lavorare con cura, fare riposare l’impasto coperto in luogo asciutto, lavorare di nuovo e stendere una sfoglia sottilissima e trasparente.

Preparazione dell’impasto:
marmellata d’uva nera (la cosiddetta scurchjiata) maritata con noci tritate, mandorle dolci lesse sgusciate e triturate finissimamente, mosto cotto, cacao amaro in polvere.

Tagliare la sfoglia a strisce di 10-12 centimetri, porre un cucchiaio di impasto al centro della striscia e ad una distanza orizzontale di dieci centimetri, ripiegare la sfoglia, ritagliare i calgionetti con la rotella dentata. Un sistema pratico può essere quello di ritagliare nella sfoglia cerchi con una coppa larga da spumante o da macedonia, porre al centro di ogni cerchio l’impasto, ripiegare, sigillare i bordi battendovi sopra con il manico di coltello.

Friggere in olio di oliva bollente in modo che i calgionetti galleggino liberamente. Scolare, porre ad asciugare su una carta assorbente. Spolverizzare con zucchero a velo e polvere di cannella.



5. scrippedde.


Ingredienti:
Un chilo di farina
due cubetti di lievito
3 patate lesse
un pizzico di sale
un pizzico di zucchero
scorzetta di arancia grattugiata
olio di oliva
zucchero semolato
cannella in polvere

Preparazione:
Si impasta, si sbatte, si fa lievitare al caldo coperto per almeno un paio d'ore.
Quando la pasta sarà ben lievitata si pone sul fuoco un tegame a bordi alti con abbondante olio di oliva.
Prendere porzioni della pasta con le mani unte, allungarle e dare una forma a tortiglione, friggere a fuoco vivo.
Scolare, far asciugare su un foglio di carta assorbente spolverizzare con zucchero semolato e cannella in polvere.

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