Come
lo conosciamo tutti, oggi, Babbo Natale si veste con un abito ed
un cappello di color rosso fuoco bordato da una pelliccia bianca
che sembra quasi neve, porta i regali a tutti i bambini buoni del
mondo con la sua slitta trainata da renne nella notte più
magica dell'anno, entra dal camino per lasciare i doni sotto l'albero
addobbato per l'occasione. E' indubbiamente il personaggio più
amato dai bambini anche se molto spesso capita che fa sognare anche
i grandi. Ma qual' e' la sua vera storia?
Nel 1931 il famoso marchio "Coca cola" gli ha dato l'aspetto
che tutti conosciamo grazie alla mano di Haddon H. Sundbolm ed e'
così che la leggenda divenne più concreta. Questa
leggenda però ha inizio molti e molti anni prima, stiamo
parlando di San Nicola di Mira, personaggio cristiano appartenente
alla tradizione medioevale. Il nome americano di Babbo Natale e'
Santa Claus, derivante dal latino Sanctus Nicolaus, ovvero San Nicola.
Proprio gli americani hanno cercato diffondere, non solo per scopi
commerciali, queste usanze derivanti da antiche tradizioni. In Europa
queste tradizioni le ritroviamo proprio nelle gesta del vescovo
di Mira (attualmente la città si chiama Dembre e si trova
in Turchia) e della Befana, famosi e ricordati perché rivestivano
e rivestono tutt'ora la funzione di distributori di doni. Non si
riesce a datare la vita di San Nicola in modo da verificare che
fu realmente esistito, ma nel Medioevo era un santo molto venerato.
Ad ogni modo la grandezza dei suoi miracoli era famosa ed apprezzata
dalla Groenlandia alla Russia, terra di cui e' protettore, fino
a Canterbury in Inghilterra. I Vichinghi gli dedicarono anche una
cattedrale. San Nicola e' protettore di bambini, ragazze e studenti
, tutti facenti parte dei suoi miracoli, il più conosciuto
dei quali, nel suo nome, e' quello narrato dal greco Michele Archimandrita
(sec. IX): un padre che, ridotto alla disperazione dalla grave situazione
nella quale viveva, decide di far prostituire le tre giovani figlie.
San Nicola interviene per tre volte, lanciando all’interno
della casa, un sacchetto d'oro. Grazie a questo, il padre riuscirà
a dare in moglie ognuna delle tre figlie, allontanandole dal peccato.
San Nicola e' protettore degli studenti nel racconto, rappresentato
in vari drammi latini, conosciuto come i Tre chierici, in cui tre
giovani, derubati e uccisi da un oste, vengono resuscitati dal santo.
Il destino di San Nicola/Santa Claus sembra spesso essere legato
ai mezzi di comunicazione, e fu proprio una storia composta da Reginoldo
di Eichst (sec. X) - corredata da una melodia gregoriana che all’epoca
riscosse notevole successo e valse all'autore la nomina a vescovo,
nel 966 - che contribuì a decretare la supremazia del santo.
Da allora Nicola e la sua liturgia cominciarono a entrare prepotentemente
nelle scuole, nei cori, nei monasteri. Chi si opponeva poteva essere
punito dal santo stesso, come accadde al priore Iterio, del monastero
di Sens. Questi, narra un manoscritto dell'XI secolo, attribuito
a un monaco dell'abbazia di Bec in Normandia, si oppose con fermezza
alla richiesta dei suoi cantori di introdurre la nuova liturgia,
da lui considerata "opera da menestrello". Ma una notte
venne visitato da San Nicola che comincio' a percuoterlo "nel
modo al quale al solito ricorrono i maestri per insegnare l’alfabeto
a un ragazzo svogliato". Sono già presenti qui, nel
loro pieno sviluppo, le caratteristiche di Nicola, un santo che
compare di notte, spesso in volo, e può elargire doni e punizioni.
Le sue reliquie furono portate da Mira a Bari nel 1087, da li iniziarono
ad aumentare a dismisura in tutta Europa sia i bambini chiamati
Nicola, sia le chiese a lui dedicate. Nel 1130 l’immagine
del santo finirà. I vari vescovi di nome Nicola, in Francia,
Germania e Inghilterra, continuarono a essere festeggiati dalla
fine del Duecento - epoca alla quale risale la prima testimonianza
che ne abbiamo, in Francia al XIX secolo, e l'anticipo della tradizione
al 6 dicembre (giorno di San Nicola) non fece altro che raddoppiare
la festa, che finiva col durare così quasi tutto il mese.
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