Quanta
attività porta Natale! Beatrice e Violetta sono occupatissime
in questi giorni. Non si sono accontentate di mandare auguri alle
amiche, ma hanno raccolto tutte le letterine che i bimbi del villaggio
hanno scritto a Babbo Natale.
E sono tante!... Babbo Natale avrà da lavorare molto! Non
riuscirò a portare un paniere così pieno! dice l'angelo
dorato.
Ma i bambini non l'odono e continuano a svuotare nel cesto le loro
cartelle piene di letterine.
Che giornata e'! Dice Beatrice a sua sorella Violetta, vorrei sapere
quante sono le nostre letterine!
Finalmente il lavoro e' finito: possono andare a passeggiare nel
bosco per riposarsi un po'.
Camminano di buon passo, dandosi la mano e cantando canzoncine natalizie.
Sul sentiero incrociano cerbiatti, scoiattoli e conigli.
Che vivacità! Esclama un coniglio vedendole. Dove andate
così di buon passo? Domanda uno scoiattolo.
Io credo di saperlo dice una cerbiatta, siete invitate dai folletti,
non e' vero?
I folletti esclamano le bimbe, ma non esistono! e scoppiano a ridere.
Gli animali fuggono offesi.
Poco lontano cinque corvi sopra un tetto le chiamano con il loro
possente gracchiare.
Guarda dice Violetta, c'e' una casa dei folletti!
Eccovi, infine, dice un folletto aprendo la porta di legno, vi aspettavamo
per la merenda e siete in ritardo, entrate presto, vi riscalderete!.
Non fateci caso, dice un secondo folletto che assomiglia al primo,
nostro fratello e' arrabbiato perché ha bruciato i vostri
pasticcini!.
Beatrice e Violetta non sanno che fare: sono tanto meravigliate.
Un folletto, che gli altri chiamano Ribin, le fa accomodare vicino
alla stufa e offre loro una tazza di the. Un altro folletto toglie
alle bimbe le scarpe bagnate per farle asciugare vicino alla stufa.
Violetta e Beatrice si stanno divertendo moltissimo con i folletti
dal cappello a punta.
Siete in molti qua? domanda Violetta, e che cosa fate?
Guarda dalla finestra dice Robin.
Ho indovinato esclama Beatrice, voi fabbricate i giocattoli per
Babbo Natale.
Brava! esclamano alcuni folletti che tornavano dalla foresta, con
giocattoli rossi come il loro cappello.
Non hanno un minuto da perdere, devono essere pronti per domattina
all'alba e sono in ritardo.
Bevono in fretta il loro the con qualche pasticcino e si precipitano
nel loro laboratorio.
Tagliano, cuciono, piallano, inchiodano, scolpiscono piccoli personaggi,
animali e casette, poi li dipingono a colori vivaci.
Violetta e Beatrice non sanno che fare per aiutare i loro nuovi
amici.
Volete rendervi utili? Domanda Robin, bisognerà andare a
chiedere in prestito la slitta a Babbo Natale per poter caricare
i doni.
Babbo Natale trova naturale tutto ciò e presta loro la più
bella slitta e l'attacca ad una renna velocissima come la luce.
Appena i pacchetti infiocchettati sono caricati, riportano la slitta
da Babbo Natale.
Al castello di Babbo Natale, Violetta e Beatrice fanno la conoscenza
della Fata degli Alberi di Natale.
Oh mio Dio! grida la fata correndo da tutte le parti, non arriverò
in tempo!
Possiamo aiutarvi? domandano Violetta e Beatrice.
oh si! esclama la Fata, che idea meravigliosa! Vi presterò
gli abiti da fata, così sarete più comode. Montano
su di una nuvola magica per fare il giro del mondo. In un lampo,
abbandonano gli alberi di Natale di tutto il mondo con ghirlande,
stelle e palloncini dorati.
Dove volete che vi riporti? chiede la Fata alle piccole amiche,
non appena terminato il lavoro.
Dai folletti rispondono in coro le bimbe.
Benissimo dice la Fata sorridendo, in viaggio per il bosco dei folletti!.
Il tempo di dirlo e il viaggio e' terminato. Violetta e Beatrice
salutano la Fata che offre alcuni doni alle bimbe ed un piccolo
abete per i folletti.
Gli omini col cappello a punta gioiscono nel rivedere le piccole
amiche scendere da una nuvola e le abbracciano sorpresi, mettendosi
a danzare ed a cantare tutta la notte la filastrocca di Natale.
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