Festival della Canzone Italiana Sanremo 1958

 

Nel 1958 Domenico Modugno partecipa al Festival della Canzone Italiana con "Nel blu, dipinto di blu" musicanelbludipintidiblu testo b.gif (48400 byte)nelbludipintidiblu testo a.gif (79053 byte) propria e testo scritto in collaborazione con Franco Migliacci (a fianco troverete la parte musicale edita dalla CURCI Milano che ringrazio). La canzone segna l'inizio di una nuova era per la musica italiana. Basterebbe il solo testo per renderla famosa. Qui non è più il sognare tipico delle canzoni semplici come "Vola colomba" o "Papaveri e Papere" non è evadere da una realtà segnata ancora dalla povertà del dopo guerra; è un vero sogno un volo verso il sole con mani e faccia dipinti di blu, un sogno irreale quasi psichedelico (1966 l'estate dell'amore, la conquista del colore sul grigiore del quotidiano). La musica poi, rompe con gli schemi del passato (pezzo chiuso) utilizzando frasi brevi e diverse che costituiscono un unico episodio ripetuto due volte. Abbandonano gli strumenti tradizionali a favore di un organo Hammond, della chitarra e del pianoforte uniti a basso e batteria: il gruppo musicale moderno. Ancora l'...oh, oh, oh, oh! simile al ...aya, aya, aya, ya! de "'U pisci spada" e, perchè no, al futuro yeah, yeah dei Beatles. Infine più di ogni altra cosa, l'interpretazione che Modugno ha realizzato. E' un attore quello che canta e pesa ogni parola. Significativo è il confronto tra la versione del 1958 () ed una successiva, probabilmente del 71 (). La seconda ci mostra un Modugno innamorato della propria canzone, ma ha perso lo smalto dell'interpretazione sanremese.

Modugno è sempre attento all'Italia che lo circonda. Fin dagli esordi, vedi "'U pisci spada" e le canzoni in dialetto siciliano e pugliese che rappresentano il meglio della sua produzione, i testi si rivolgono ad un mondo vero con i suoi piccoli drammi e suoi provincialismi. "Io mammate e tu" canzone del 1955 interpretata magistralmente da Renato Carosone, ci racconta della difficoltà di un fidanzato nel poter uscire solo con la propria ragazza senza l'immancabile codazzo di bambini in assenza dei quali è pronta la ...mammeta. Nel "Vecchio Frack" è la volta del triste tramonto di un'epoca statica, gioisa e ricca che non c'è più e poi, attraverso "Mariti in città" del 1958, ecco il Boom: gli italiani scoprono le vacanze, la mitica 600 e gli elettrodomestici.