IlPino nero,
anche in Italia, presenta alcune varietà le quali hanno adattamenti geografici diversi e
condizioni morfo-strutturali diverse fra loro. In ogni caso si tratta di piante molto
diffuse a scopo paesaggistico-ornamentale, per la loro adattabilità, per il loro relativo
rapido sviluppo e per il notevole effetto estetico. Si adattano anche a substrati
tendenzialmente calcarei, non troppo profondi, poco fertili. Cresce in posizioni
soleggiate, mal sopportano la competizione spazio-luce con altre essenze e prediligendo
climi non troppo freddi. Il Pino nero non tollera molto bene i substrati troppo pesanti ed
asfittici e non sempre sopporta gli ambienti urbani con problemi di inquinamento
atmosferico, Spesso infatti in condizioni ambientali inidonee presenta un deperimento
fisiologico progressivo con arrossarnento e necrosi degli aghi posti nella parte interna
della chioma che cadono in massa lasciando la pianta spoglia soprattutto all'interno.
Quando tali condizioni sfavorevoli sono accentuate dall'ombreggiarnento della chioma o da
stress di natura parassitaria (es. attacchi da parte di insetti come le cocciniglie
o la processionaria), tali necrosi può portare alla morte della pianta. Il Pino nero
può essere utilizzato come essenza da legno o per rimboschimenti nelle zone montane in
fasce comprese fra i 600 e i .500 metri di altezza. |