Il nome
juglans deriva dal latino Jovi glans, ghianda di Giove. Non si sa con sicurezza
quale sia il territorio d'origine del noce; probabilmente proviene dall'Asia occidentale,
da dove, fin da epoca remota, è stato ampiamente diffuso. Vive, sporadico o In piccoli
gruppi, nelle radure, nei boschi in posizioni ben esposte, nei piani collinari e montani
fino a 1000 m di altitudine. Predilige terreni freschi, sciolti, asciutti; tollera male
sia il caldo che il freddo eccessivi. In Europa il noce è da lungo tempo una delle
essenze piú pregiate per il legno e i frutti. Il legno, color bruno scuro, pesante,
durevole, con belle venature, viene utilizzato per mobili di pregio. Le ceppaie (radiche),
marezzate di scuro, sono ricercate e impiegate per impiallicciati e rivestimenti. I frutti
sono drupe verdi, la cui parte esterna (mallo), carnosa, molto ricca di tannino, viene
impiegata per conciare. La parte interna, detta comunemente noce, legnosa, contiene il
seme (gheriglio) edule, aromatico e gustoso. Le foglie hanno impieghi officinali nelle
malattie della pelle; dal mallo infine si estrae un principio tintorio ed in infusione
nell' alcool per produrre il nocino.
Peculiare del noce è la produzione di sostanze tanniniche e aromatiche soprattutto dalle
foglie(in particolare lo juglone).Queste sostanze ostacolano fortemente la presenza di
altre essenze (legnose o erbacee) nell' area coperta dalla proiezione della chioma. Più
che di un' azione velenosa si tratta di un' azione reppellente nei confronti delle altre
specie vegetali. |