Il nome dei
genere deriva dal greco kóris, elmo, per la forma dell'involucro membranoso che ricopre
il frutto e avellana in quanto diffuso, fin da epoca remota, nella zona di
Avellino. Il nocciolo č pianta molto comune dalla zona mediterranea a quella montana,
dove si spinge fino a 1200 m. Partecipa alla costituzione di boschi misti di latifoglie,
prestandosi bene anche alla colonizzazione di suoli denudati e franosi. Molto frugale, si
adatta a substrati diversi, pur preferendo terreni calcarei, fertili, profondi. E'
coltivato come pianta da frutto in numerose regioni; i frutti (nocciole) hanno seme edule,
ricco di olio, che č usato nell' alimentazione, nell'industria dei colori e in
profumeria. Il legno biancastro, di qualitą mediocre e ridotte dimensioni č impiegato
soprattutto per pali, botti, o come combustibile per produrre carbone. Pianta a fioritura
molto precoce, viene visitata dalle api che ne raccolgono il polline. Vengono coltivate
numerose varietą da frutto e ornamentali: tra queste ultime sono notevoli la var.
pendula, la var. contorta, a portamento tortuoso, e la var. fusco-rubra, a foglie
porporine. |