Il nome del
genere deriva probabilmente da Cyprus, nome latino dell'isola di Cipro, ove la pianta era
nota da tempi remoti. Il cipresso è originario della regione mediterranea orientale, da
dove è stato diffuso con la coltivazione in tutta l'Europa meridionale. Vegeta in zone a
clima caldo, con estati siccitose, soffrendo per geli prolungati. Si adatta a substrati
diversi, anche a quelli poco profondi o compatti, che sfrutta con l'apparato radicale
piuttosto superficiale. In altitudine si spinge fino a 700 m, prestandosi al
rimboschimento di terreni aridi, associato ad altre essenze sempreverdi come ad esempio
pini.
Attualmente il cipresso è minacciato in Europa da un fungo parassita( Coryneum cardinale
) che è stato rilevato per l'Italia in Toscana all'inizio degli anni Cinquanta e da
allora si è largamente diffuso. La specie è utilizzata come ornamentale nei parchi e
nelle alberature stradali e in alcune zone d'Europa, come l'Italia peninsulare, è
elemento caratteristico del paesaggio. Se ne usa inoltre il legno, che è di ottima
qualità, color giallo chiaro, odoroso, durevole, resistente ai parassiti. . Varietà:
horizontalis, a chioma espansa; stricta, a chioma colonnare. |