La forma
allungata dei baccelli, spessi e bruni, ha dato il nome al genere, dal greco keras,
corno. La pianta probabilmente è originaria dell'Asia Minore, da dove si è diffusa a
tutto il bacino dei Mediterraneo, grazie alla coltivazione praticata fin da tempi remoti.
Il carrubo è coltivato lungo i litorali, su suoli calcarei, ingrati, sui pendii assolati
fino a 600 m di altitudine. Pianta eliofila, tollerante del caldo e dell'aridità, viene
utilizzata anche per proteggere e valorizzare terreni poveri e sassosi. Si utilizzano i
frutti, detti carrube, che sono dei legumi indeiscenti, carnosi, eduli, come mangime per
gli animali. Corteccia e foglie contengono tannini. Il legno, di color rosa-porporino,
molto venato, può essere usato per lavori di tornitura. |