Il nome dei
genere deriva dal celtico "betu". La betulla bianca ha vasto areale europeo,
dove raggiunge a nord il 650 grado di latitudine, e a sud la Sicilia. E' pianta eliofila,
che cresce sporadica o a gruppetti nei boschi radi dei piani collinare e montano,
associandosi a latifoglie e conifere. Si insedia su terreni aridi e spogli, di preferenza
acidi, ben aerati e con buona disponibilità idrica. E' molto resistente al gelo. Le
diverse parti della betulla da lungo tempo vengono utilizzate dall'uomo. Il legno di
colore bianco, elastico e resistente, è apprezzato per particolari lavori, come timoni,
ruote e parti di botte; da esso si ricavano anche piccoli oggetti di uso domestico, quali
posate e piatti, giocattoli. Si usa come combustibile e per ricavarne carbone di buona
qualità, impiegato nell'industria per la produzione di inchiostri e in medicina per le
proprietà adsorbenti nelle affezioni intestinali. La corteccia è pregiata nell'industria
conciaria, per l'aroma molto delicato che lascia alle pelli trattate; il suo colore
argenteo è dovuto alla presenza di betulina, sostanza ad azione balsamica; per
distiliazione se ne ricava l'olio di betulla, che contiene principi ad azione antisettica,
impiegati particolarmente nelle malattie della pelle. La betulla è molto usata come
pianta ornamentale per l'eleganza del portamento e il colore decorativo della corteccia e
delle foglie. In selvicoltura viene talvolta impiegata come specie consolidatrice di
pendici mobili e denudate, dove si diffonde rapidamente per l'abbondante produzione di
semi e la frugalità. |