l genere è
stato dedicato al naturalista italiano F. Albizzi. Questa specie vive spontanea in tutta
l'Asia, dall'Iran al Giappone, nelle regioni a clima caldo. Intorno al 1740 l'Albizzi la
portò da Costantinopoli, dove era già coltivata, a Firenze, e da allora si è diffusa in
tutta l'Europa meridionale come pianta ornamentale per la bellezza dei fiori rosati e
piurnosì e delle foglie leggere. La sua provenienza giustifica il nome volgare: acacia di
Costantinopoli. Non ha particolari esigenze di terreno, accontentandosi di suoli leggeri,
anche piuttosto asciutti. Mediamente rustica, teme geli prolungati, preferendo posizioni
ben riparate; sopporta anche l'atmosfera delle zone urbanizzate: perciò è utilizzata
spesso per alberature stradali. |