Gita a Monteflavio

 

 
 

Ovvero: Vicino eppure lontano, 17 Marzo 2002

 
I viaggi 

Partenza da Collefiorito alle 10:00 Il Leo segna KM 22134.
La giornata e' soleggiata, solo una leggera foschia impedisce di gustare i particolari all'orizzonte. Da Collefiorito imbocco la provinciale SP28 percorrendola per pochi chilometri, fino all'incrocio con la via Maremmana (S636); da qui si svolto a sinistra, seguendo le indicazioni per Palombara Sabina, che si vede all'orizzonte. La via Maremmana e' una lunga via, abbastanza tortuosa e poco trafficata al di fuori dei paesi, che si congiunge con la statale Salaria a Poggio Moiano: io ho intenzione di percorrerla per una ventina di km.

Si vedono sulla sinistra Sant'Angelo e Montecelio, mentre sulla destra si vedono in lontananza Monte Gennaro e Monte Pellecchia, con il paese di S. Polo dei Cavalieri.
La strada corre dritta e alberata per un primo tratto: superato l'incrocio con la Via Roma le curve cominciano a pararsi davanti con maggiore frequenza e la strada inizia dolcemente a salire. Incontro l'incrocio per Marcellina e S. Polo dirigendomi verso Palombara. La via Maremmana corre al fianco del comprensorio del Parco dei monti Lucretili ed e' proprio al suo interno la meta del mio viaggio.

Lungo la strada e' facile incontrare qualche motociclista poiche' l'asfalto e' buono, il traffico poco intenso e le curve sono di raggio costante. Lo sguardo corre alla torre sulla cima del monte che sembra ancora oggi fare da guardiano...

Mi gusto le curve e dopo una decina di km. entro in Palonbara. Continuo a seguire la 636 e in breve sono fuori dal paese puntando su Moricone, che e' a circa 6 km. La strada si fa' leggermente piu' impegnativa e, all'altezza della frazione di Stazzano incontro un quasi tornante che un po' mi sorprende e mi impegna in una entrata in curva a freni tirati... ;-)

In breve arrivo a Moricone e subito incontro la deviazione sulla destra per Monteflavio (sp 29a). La imbocco e dopo poche curve capisco perche' tutti i ciclisti della zona considerano quella salita come una delle piu' impegnative: si va da circa 280 mt. a piu' di 800 in pochi km.

Il Leo da' il meglio di se' :-)) corti rettilinei e almeno 3 tornanti secchi vengono scavalcati facilmente... ma il panorama mi consiglia di alleggerire il gas per guardarmi intorno: si vedono i paesi della pianura, anche se la foschia inizia a farsi un po' fastidiosa.

Il passaggio su una stretta sella mi avvisa dell'avvicinarsi al paese: mi sembra di essere lontanissimo dalla citta' ed il silenzio e' rotto solo dal rumore del mono del leo.
Arrivato al paese seguo le indicazioni per la pineta e dopo poche centinaia di metri ecco la sorpresa: la strada finisce e davanti a me si apre uno stradone sterrato... :-/
La curiosita' e' pero' troppa e mi avvio con un filo si gas...

Il bosco sembra ancora lontano e dopo qualche sobbalzo di troppo mi guardo intorno sco prendo con viva sorpresa un paio di struzzi che mi guardano dalla rete di un allevamento :-|
La strada si inerpica sempre di piu' facendosi impegnativa ed il bosco che sembrava lontano invece e' li' ad avvisarmi con un certo sollievo dell'arrivo vicino.

Un ultimo strappo mi porta alla fine del sentiero: sono arrivato. Il bosco e' a 1000 m sul livello del mare, l'aria e' fresca e trasmette gli odori dell'erba e degli alberi.

 

Il posto e' bello e poco frequentato; una cima con una bella pineta e faggeta con il sottobosco molto curato e spazio per sedersi e gustarsi un pic-nic... peccato dover rientrare subito!
 


Ripercorro la strada dell'andata e in capo ad una quarantina di minuti sono di nuovo a casa, anche se questa gitarella mi e' sembrata un lungo viaggio, per le sensazioni di calma e solitudine che solo la montagna ti da.
I Km percorsi sono 78: pochi ma intensi!
 

Pino aka ThePool