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Storielle sagge
Istanti
Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
Nella prossima cercherei di commettere piu
errori.
Non cercherei di essere cosi perfetto, mi
rilasserei di piu.
Sarei piu sciocco di quanto non lo sia gia stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igenico.
Correrei piu rischi,
farei piu viaggi,
contemplerei piu tramonti,
salirei piu montagne,
nuoterei in piu fiumi.
Andrei in piu luoghi dove mai sono stato,
mangerei piu gelati e meno fave,
avrei piu problemi reali e meno immaginari.
Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensato e con profitto;
certo che mi son preso qualche momento di
allegria.
Ma se potessi tornare indietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni.
Che, se non lo sapete, di questo e fatta la vita,
di momenti: non perdere l'adesso.
Io ero uno di quelli che mai
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell'acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei piu leggero.
Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all'inizio
della primavera e resterei scalzo fino alla fine
dell'autunno.
Farei piu giri in calesse,
guarderei piu alberi,
giocherei con piu bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.
Due
Passerotti
Due passerotti
se ne stavano beatamente a prendere il fresco
sulla stessa pianta, che era un
salice. Uno si era appollaiato sulla cima del
salice, l'altro in basso su una biforcazione dei
rami.
Dopo un po', il passerotto che stava in alto,
tanto per rompere il ghiaccio, dopo la siesta
disse: "Oh,
come sono belle queste foglie verdi!".
Il passerotto che stava in basso la prese come
una provocazione. Gli rispose in modo seccato:
"Ma
sei cieco? Non vedi che sono bianche!".
E quello di sopra, indispettito: "Tu sei
cieco! Sono verdi!".
E l'altro dal basso con il becco in su: "Ci
scommetto le piume della coda che sono bianche.
Tu non
capisci nulla! Sei matto!".
Il passerotto della cima si sentì bollire il
sangue e senza pensarci due volte si precipitò
sul suo
avversario per dargli una lezione. L'altro non si
mosse. Quando furono vicini, uno di fronte
all'altro,
con le piume del collo arruffate per l'ira, prima
di cominciare il duello ebbero la lealtà di
guardare
nella stessa direzione, verso l'alto.
Il passerotto che veniva dall'alto emise un
"oh" di meraviglia: "Guarda un po'
che sono bianche!".
Disse però al suo amico: "Prova un po' a
venire lassù dove stavo prima".
Volarono sul più alto ramo del salice e questa
volta dissero in coro: "Guarda un po' che
sono verdi".
Non giudicare nessuno se prima non hai camminato
un'ora nelle sue scarpe.
Tutta la
Forza
Il padre
guardava il suo bambino che cercava di spostare
un vaso di fiori molto pesante.
Il piccolino si sforzava, sbuffava, brontolava,
ma non riusciva a smuovere il vaso di un
millimetro.
"Hai usato proprio tutte le tue
forze?", gli chiese il padre.
"Sì", rispose il bambino.
"No", ribattè il padre, "perché
non mi hai chiesto di aiutarti".
Chiedere aiuto è usare "tutte" le
nostre forze.
La
Consolazione
Una bambina
torna dalla casa di una vicina alla quale era
appena morta, in modo tragico, la
figlioletta di otto anni.
"Perché sei andata?" le domanda il
padre.
"Per consolare la sua mamma".
"E che potevi fare, tu così piccola, per
consolarla?".
"Le sono salita in grembo e ho pianto con
lei".
Se accanto a te c'è qualcuno che soffre, piangi
con lui. Se c'è qualcuno che è felice, ridi con
lui.
L'amore vede e guarda, ode e ascolta. Amare è
partecipare, completamente, con tutto l'essere.
Chi
ama scopre in sé infinite risorse di
consolazione e di compartecipazione. Siamo angeli
con un'ala
sola: possiamo volare solo se ci teniamo
abbracciati.
Continua...
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