STORIE
L'incontro tra Dunkan Darevich
e Radamantis
Finalmente le mie lunghe
meditazioni hanno avuto successo !!!
I sogni, le visioni non potevano mentire. Avevo trovato il primo Dormiente !
Controllai le prove, gli scritti e le previsioni ma, con orrore, scoprii che
esso non era Umano.....o per meglio dire, non lo era più !
Esso era un Vampiro, una povera creatura notturna che vive uccidendo creature
viventi e nutrendosi del suo sangue.
Come poteva un essere così lontano dal credo del nostro Dio, far parte della
nostra Sacra Missione ?
Interrogai nuovamente gli scritti, esaminai a lungo le prove, meditai a lungo su
tutto ciò e scoprii che esso era la persona giusta per divenire un Profeta.
Mi rassegnai all'orrore che tutto ciò comportava e iniziai il viaggio che mi
avrebbe portato al suo incontro.
Pensai che l'impresa fosse più semplice. L'idea del vampiro che avevo era una
creatura malvagia....avrei dovuto semplicemente seguire la scia dei cadaveri
dissanguati che di sicuro avrebbe lasciato in giro.
Ma l'impresa era più difficile. Esso non era malvagio, anche se oramai lui
credeva di esserlo.
Si nutriva solo quando ciò era necessario, e questo complicò molto la ricerca.
Parlai con molte persone e finalmente le tracce mi portarono a Buccaneer's Den.
Attesi a lungo il suo arrivo. Ero sicuro che serebbe arrivato. Il richiamo del
suo destino lo avrebbe portato a me.
Don attesi a lungo. Mentre giravo per la città mi venne incontro. Era in preda
a una frenesia alimentare....necessitava di sangue.
Lo guardai nei suoi occhi rossi e lo pregai di fermarsi. Come preso da un
improvviso ripensamento, egli si bloccò. Gli offrii immediatamente il mio
cavallo. Lui lo uccise immediatamente e, mentre io mi voltavo per non assistere
all'empio banchetto, lui se ne nutrì.
Dopo essersi nutrito entrò in una specie di trance....non parlava, non si
muoveva e non dava segni di vita (*).
Attesi un suo cenno per qualche minuto. Era curioso di ascoltare ciò che avevo
da dirgli, allora lo invitai a raggiungere un luogo piu' tranquillo.
Raggiungemmo una costruzione isolata sicuri che nessuno potesse interrompere il
nostro dialogo.
Non persi tempo.......gli narrai la storia che altri narrarono a me. Il suo
volto cambiava continuamente espressione: curiosità, diffidenza, calma,
rabbia.....sembrava come se volesse nascondere una bontà che non gli
apparteneva più, ero sicuro che capiva ciò che gli stavo dicendo, che
comprendeva che ciò che gli narravo era giusto.
-Mi stai dicendo che sono un
Profeta ?- mi chiese
-Si...e' questo il tuo destino....ascolta il tuo cuore, ascolta la tua anima-
gli risposi
-Io non ho più cuore ! La mia anima è persa ! Come puoi pensare che io creda a
ciò che mi dici ? SEI FOLLE !- Urlò contro di me
Lo vidi contorcersi dal dolore.
Si teneva la testa tra le mani. Cercava di rifiutare la conoscenza che cercavo
di dargli. Ma ormai nulla poteva cancellare ciò che gli era stato detto. Un
Dormiente non può rifiutare il dono della conoscenza. Se un Profeta deve
essere, allora lo sarà.
Gli posai la mano sulla spalla e improvvisamente il suo volto parve più
rilassato....ormai era stato Risvegliato.
Facemmo le dovute presentazioni e parlai a lungo di ciò che
sarebbe stato. Ogni tanto cercava di rifiutare il compito che il Destino gli
aveva affidato. Disprezzava l'umanità, ma quando gli parlavo dei fiori, del
sole che gli era stato per sempre negato, del vento tra i capelli......il suo
volto cambiava espressione.
Si avvicinò a bere una ciotola di sangue che si trovava li vicino:
Non mi sarai mai abituato a ciò che lui faceva per sopravvivere. La vita per me
e' preziosa.... per lui era solo un mezzo di sostentamento.
Fummo interrotti da un uomo in tunica nera. Gli chiesi di lasciarci in pace e
come se avesse capito che ciò che accadeva in quella costruzione era
importante. frenò la sua sete di sangue e se ne andò.
Parlammo a lungo delle nostre divergenze di opinioni, molte
divergenze. Così capii perché le visioni mi portarono a lui prima degli altri.
Lui era il mio opposto.
Come il bene si completa con il male, come la notte si completa con il
giorno.....io mi completavo con lui.
Io sarei stato l'ambasciatore dei DoomSayers....ma necessitavo di un vice, di qualcuno che parlasse al mio posto quando io non sarei stato disponibile.
Lui......
Da questo incontro nacque Radamantis, Profeta del Sangue, vice
Ambasciatore dei DoomSayers
Il destino che ci porterà a grandi imprese, causa strane alleanze.....
(*)Il computer gli si era
bloccato :)
Il Risveglio di Melkior il Pazzo.
La sera stava calando, mite e serena, su Moonglow ma il mio animo si faceva di minuto in minuto più inquieto…la notte sarebbe stata foriera di incubi e la mia mente, come sempre, sarebbe stata devastata da visioni infernali.
Dovevo fare qualcosa…
Chiesi al banchiere di consegnarmi la chiave del mio forziere, nella speranza, oramai vana, di trovare la soluzione nel mio Arcano sapere.
Un secco brivido attraversò la mia fronte, che iniziò ad imperlarsi di sudore…stavano arrivando…
Il buio cominciò ad impossessarsi del mio corpo, tremendi spasmi mi trafiggevano il petto…urlai.
Intorno a me si destò il caos. Alcuni mi scansarono, quasi potessi contaggiarli, altri si fecero intorno alla mia figura oramai preda del panico e di atroci dolori. Chiedevano se potevano fare qualcosa per aiutarmi…meschini…non sapevano…non potevano sapere…
Il primo demone squarciò i miei pensieri, le sue fauci enormi si spalancarono su di me, cercai di scansarlo, mentre pazzo di dolore continuavo ad urlare, ma un altro essere deforme si fece largo nella mia mente.
Erano lì…inerme cercavo un via di fuga mentre un altro demone e poi un altro ed un altro ancora piombavano su di me, feroci e spietati. Stavo per cedere…il nero mantello della Morte stava per avvilupparsi su di me. Nemmeno la misteriosa Ruota di Fuoco che sempre mi aveva separato dall’ obliò della pazzia sembrava poter tenere distante quell’ orda infernale.
Una voce però arrivò come una fioca luce bianca, una voce che dentro di me stava prendendo la forma del coraggio…
Intensa e mano a mano sempre più vivida, superò la Ruota di Fuoco, oramai esile barriera e si scagliò contro i Demoni.
Non ci fu bisogno di attendere molto prima che quegli esseri deformi e disumani cominciassero a scomparire dalla mia mente, ritirandosi ululando nella loro Dimensione.
Poi la voce prese la forma di un uomo…alto, snello, i lunghi capelli neri sciolti sulle spalle ed una veste dorata ad adornarne la figura.
Con lui vi era un'altra persona, anche lui indossava delle vesti dorate ed impugnava una corta lancia.
Placarono i miei dolori e si presentarono.
Dunkan Darevich e Radamantis…
Dunkan Darevich!! Dunque il mio messaggio affisso nella bacheca della Banca di Britain era stato letto ed ora colui che speravo potesse finalmente riportare pace nella mia mente era qui di fronte a me.
I due esaminarono il mio sguardo per alcuni secondi poi bisbigliarono tra loro, infine si rivolsero a me : “ La tua pazzia, quelle che tu credi essere visioni infernali, i tuoi atroci dolori non sono altro che sentore di quello che sarà il Destino dell’intera Sosaria se presto non raduneremo 22 “dormienti”…22 predestinati. I Tarocchi hanno emesso il loro verdetto, tra Sosaria e la sua fine e’ rimasta una sottile ma tenace barriera…i “Doomsayers”…
Detto questo mi diedero delle vesti dorate e mi salutarono.
Li vidi scomparire nella notte ormai fonda…mille domande assalivano il mio cuore e la mia mente ora sgombra dalla paura. Che atroce Destino attendeva Sosaria? Quali orribili fatti sarebbero accaduti? Chi erano i “Doomsayers”? In cuore mio sentivo che i miei incubi non erano finiti anzi…stavano prendendo una forma reale.