Un altro bambino si era unito a me, donandomi spontaneamente nutrimento.
Fermati! Criminale! Urlavano le poche guardie appiedate alle mie spalle.
Coi vestiti sporchi e troppo stretti rubai un destriero e via per le strade.
Le molte visioni prendevano nuovamente il sopravvento. Allucinazioni.
Il respiro, affannoso.
Il mio e quello del cavallo.
Correvo verso la mia festa di compleanno, lasciata Trinsic, fuori dalle alte mura.
Sulla mia testa grandi lettere rosse gridavano il mio nome a viandanti ed alberi,e gli alberi mi attaccavano, crudeli, di passo in passo, di bosco in bosco.
Forse a Britain avrei trovato asilo. Forse mi sarei unito ad una gilda di coltivatori di bottoni, baracche, burattini, capre e cavoli.
O sarei diventato una guardia per guardare il guardabile guardandomi bene dal rimaner guercio dall’occhio destro, il più importante e celebrato gingillo del bambino guardiano che ero diventato.
Sfrecciavo fra mostri a due teste e fra uomini che, mostruosamente, ne possedevano una sola. La noia li avrebbe uccisi, tutto il giorno a conversare con sé stessi.
Fame.
Ancora.
A Britain.
Un bambino mi cercava per darmi cibo e regalarmi altri giocattoli per il mio compleanno.
Arrivo alla festa.
Coi palloncini e le maschere.
Coi buoi bianchi dipinti.
Come amo gli animali…
Regole di vita del PG:
Boid è completamente fuori dal mondo, percependo realtà
sconclusionate che solo lui percepisce. Non è assolutamente in grado di
intrattenere rapporti umani duraturi.
E’ ossessivo, convinto che ogni giorno sia il suo compleanno, in grado
di uccidere chiunque e senza preavviso né motivo. Adora uccidere i deboli
e gli indifesi. Assume spesso atteggiamenti da martire lanciandosi in
scontri per lui impossibili, quando riesce a sconfiggere un avversario ne
devasta le spoglie portando sempre con sé un ricordo.
Ha un rapporto privilegiato con gli animali, dato che sono l’unico punto
in comune fra il suo mondo interiore e quello reale.
N.B. Boid non percepisce gli esseri umani appiedati, solo quelli a
cavallo. Interpreta le voci di coloro che non lo hanno come visioni dall’oltretomba,
e le interpreta a proprio modo (la maggior parte delle volte come ordini
di uccidere).