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LA SAGGEZZA DI ADAMO

Dedicato a Madre Eva ed a tutte le donne 

 

            All’inizio tutto era così bello da togliere il fiato. Non c’era cosa che io conoscessi, sì ogni mio piccolo passo    – ed io questo ancora non lo sapevo! – si sarebbe rivelato un grande passo per tutti coloro che sarebbero giunti dopo di me. L’aria era pregna dell’aroma inebriante dei fiori – quante volte ho pensato che fossero delicate creature! E quante volte mi sono soffermato ad ammirarli in attesa che mi rivolgessero una parola! – e dei canti spensierati di tutti gli esseri che camminavano al mio fianco – quant’era bello riuscire a comprenderli! -. I colori erano tanto vividi da dare l’impressione a tutti noi che fossero dotati di una vita propria. Tutto era splendido, tutto era pace, gioia ed armonia. Eppure, nel profondo del mio essere, una vocina stava disperatamente cercando di farmi notare qualcosa. Come potevo soffermarmi ad ascoltare me stesso quando tutto, intorno a me, era più misterioso, più grande e più splendente? In ogni caso, se lo avessi fatto, avrei scoperto di sentirmi intimamente solo. Lo fece il Padre per me e fu così che decise di creare Eva...

 ... La prima volta la vidi passeggiare fra i roseti. Aveva lo stesso sguardo smarrito ed estasiato che dovevo aver avuto anch’io il primo giorno. Pensai che fosse bella, una delicata rosa pallida fra una miriade di rose rosse. Fu però quando volse i suoi occhi grandi verso di me che capii che non mi sarei mai più sentito solo. Mi guardò con curiosità, per nulla turbata dalla mia presenza, forse solo un po’ stupita. “Ciao” disse. Ebbi l’impressione che tutto il mio mondo esplodesse in uno sfolgorante spettacolo pirotecnico. Il suono che quella creatura emetteva era sì dolce e vellutato che per un istante mi chiesi se non fosse altro che lo spirito di una rosa. Fortunatamente, non era così. Eva era reale quanto me, era una donna ed il solo guardarla mi rendeva felice. Forse fu proprio la sua presenza che mi permise di accettare la Punizione... Allora non lo sapevo, ma ogni essere umano ha bisogno di una creatura simile al suo fianco. Occorre la presenza di una donna per permettere all’uomo di sentirsi interamente tale. E per me fu così nell’istante stesso in cui lei venne verso di me. Quegli occhi dolci sì simili a quelli di una cerbiatta erano carichi di promesse, quelle mani sì piccole attendevano solo di accarezzare. Non sapevo che oltre a tenermi compagnia avrebbe finito coll’insegnarmi l’amore. E come poteva essere diversamente visto che era stata creata dal Padre? Giorno dopo giorno imparai a lasciar da parte il mio egoismo per dare spazio a quello che molti definiscono l’egoismo di coppia – solitamente quelli che non sono innamorati parlano in questo modo! - Amarla significava tutto per me. Era divenuta la mia ragione di vita. Eva era vitale, gioiosa, bella oltre ogni limite. Correva da una parte all’altra dell’Eden senza sosta chiedendomi di spiegarle tutto quello che avevo imparato fino a quel momento. A volte pensavo che il Padre le avesse lasciato una scheggia di magia nell’animo. Parlava quando io desideravo ascoltarla, ascoltava quando avevo voglia di parlare. Cantava per ore e tutte le creature interrompevano i loro canti per ascoltarla. Ero orgoglioso che quell’essere magico avesse scelto di amarmi. Mai una volta mi sono pentito di aver fatto ciò che ho fatto. L’ho fatto perché l’amavo, non volevo deluderla, ecco tutto. E chi può biasimarmi? Eva era dentro e fuori di me. Scorgevo i suoi occhi fra i chiaroscuri del sottobosco, il colore della sua  pelle fra le nubi vaporose illuminate dal lucore del tramonto e la sua chioma fluente fra le acque limpide e tumultuose delle cascate. Ogni creatura, ogni pianta ed ogni elemento mi parlava di lei. Eva era il fuoco che arde e non consuma, l’acqua che disseta e non annega, il vento che rinfresca e non travolge, la terra che dà la vita e la custodisce. Eva era una donna, la prima donna. E noi uomini dobbiamo ringraziare il Padre per averci concesso un così gran dono. Non esiste al mondo una creatura così sensibile e dolce. Amate le vostre donne così come io ho amato Eva. Amatele con tutti voi stessi, proteggetele e non fate mai loro del male. In fondo, cosa sarebbe ora la nostra vita senza di loro?

Adamo