TORINO: IL MISTICO OMPHALOS (L'
Etemenanki: Il luogo ove la Terra si unisce al Cielo) di Andrea Romanazzi
Tutto quello che ci circonda e' governato da due forze , due principi chiamati
frettolosamente nella cultura Occidentale con l' epiteto di "Bene e
Male" , elementi spesso visti in contrapposizione l'uno l'altro.
Gia' in Nietzsche essi sono presentati sotto la veste dell'Apollineo o luce e
del Dionisiaco o caos , due aspetti in realta' non contrastanti tra loro ,ma
facce diverse di un "apeiron" primordiale che e' monade Leibniziana di
tutte le cose.
E' proprio seguendo questo duplice aspetto che arriviamo nella citta' di Torino
, omphalos primordiale da dove si dipartono misteriose energie.
Secondo diverse leggende esoteriche Torino farebbe parte di un doppio triangolo
magico, uno positivo , ai cui vertici si troverebbero Torino, Praga e Lione , e
uno negativo composto da Londra e San Francisco.
La magia di Torino risiederebbe nella sua posizione , essa sorgerebbe su di un
nodo geomantico , un "omphalos" appunto , punto di intersezione tra le
tante correnti energetiche terrestri chiamate leys , appunto spesso
caratterizzate dalla presenza di correnti d'acqua come nel caso della citta'
piemontese che sorge appunto alla confluenza di due fiumi, il Po , fiume
maschile , il Sole, e la Dora ,elemento femmineo, la Luna ,che formano un
mistico anello d'acque attorno alla città. Anche la localizzazione di Torino
non e' casuale , essa sorge perfettamente sul 45° parallelo, segnalato proprio
dall'obelisco situato in piazza Statuto , luogo di cui parleremo in seguito.
Alcune credenze vogliono che la fondazione della citta' risalga al periodo
egizio , lo stesso nome avrebbe origini nord africane e in particolare
deriverebbe da "Thwt Rym" .l Alessandra Luciano nel suo libro "I
magici misteri di Torino" afferma che la citta' fu fondata da un mitico
sacerdote-faraone chiamato Pheaton , che letteralmente significa "qui e'
Aton" , e la cui etimologia ci riporterebbe al mitico Fetonte greco.
Riassumendo rapidamente la leggenda, Fetonte era figlio di Apollo e della bella
ninfa Climene , il ragazzo , orgoglioso di esser il figlio di un dio si vantava
spesso delle sue origini e cosi' , un suo amico , il malvagio Epafo gli
racconto' che sua madre aveva mentito e che il padre era un comune mortale.
Fetonte deluso chiese subito conferma alla madre che , per tutta risposta, lo
mando' dal dio Apollo in persona.
Il giovane , per avere una prova di cio' che gli veniva raccontato chiese ad
Apollo un atto d'amore paterno e gli chiese di promettergli qualunque cosa egli
avesse chiesto. Il dio accetto' di buon grado ma , il figlio fece una richiesta
molto pericolosa , gli chiese che gli lasciasse guidare il carro del Sole. Cosi'
Fetonte sali' sul mistico cocchio , ma non abituato a guidarlo, inizio' a
perdere il controllo delle redini e il sole si avvicino' cosi' tanto alla terra
che Zeus , preoccupato per le sorti del mondo, fu costretto ad ucciderlo con un
fulmine .
Sempre secondo la leggenda il carro fini' tra le acque del Fiume Eridano, nome
che ricorda strettamente "iw ra danit" , il fiume sacro a Ra e dunque
ancora richiami all' energia solare e al dio egizio Aton.
Torino cosi' e' la citta' "solare" , legata all' aspetto maschile, ma
il suo duplice aspetto la lega anche alla terra , al principio femminile e
creatore e dunque alla grande madre. Ed ecco cosi' che la luce fa posto al buio
, il "sopra" lascia spazio al "sotto" al magico ed
inpenetrabile sottosuolo della citta' ove troviamo gallerie , mura difensive ,
grotte alchemiche e antri ipogei in parte naturali in parte realizzate dall'
uomo e dove si perpetuavano misteriosi rituali legati ai culti orfici importati
nel periodo dell'impero romano dall' oriente come quelli dettagliatamente
descritti da Ovidio nelle "metamorfosi" o ancora da misteriosi
alchimisti medievali.
Si dice che esisterebbero piu' di una una trentina di antri di cui i piu'
importanti posti sotto il Duomo e sotto la chiesa della Grande Madre. Dopo
questa virtuale discesa nel cuore della citta' torniamo in superficie,
soffermandoci proprio su questa chiesa il cui nome gia' rievoca strani culti
legati alle vergini brune ,del resto il tempio , costruito nel 1814 al ritorno
dei Savoia dopo l'occupazione napoleonica , sorgerebbe su di un luogo dedicato
ad Iside le cui tracce le ritroviamo anche ad Industria , un piccolo centro
vicino la citta' e a pochi km dalla citta'.
La chiesa sarebbe anche legata al mito del graal e cosi' , alzando il nostro
sguardo sull'ingresso del tempio troviamo due stranissime statue , la Religione
e la Fede , realizzate da Carlo Chelli.
Strana particolarita' delle due rappresentazioni e' il fatto che esse sono
rappresentate da due donne prosperose , la prima possiede in fronte un triangolo
divino e ai piedi una tiara papale mentre un angelo inginocchiato le tocca la
veste ; l'altra statua rappresentata appunto dalla Fede sorregge invece con la
mano sinistra un calice attorno al quale appunto nasce la leggenda legata al
Graal , infatti, secondo la tradizione gli occhi della statua indicherebbero il
luogo ove il calice sarebbe tuttora custodito.
Avvicinandoci cosi' con occhi curiosi capiamo come tutto nella citta' e' visto
in una chiave duale , Uomo-Donna , Sole-Terra , dualismo esasperato poi verso il
1800 in ambienti massonici e anticlericali e proprio adesso che il
"doppio" , inizia cosi' ad esser concepito non piu' come aspetti
diversi di una stessa realta' ma la razionale mente occidentale mette subito in
contrapposizione le forze , chiamandole "Bene e Male".
Ecco che leggende parlano cosi' di porte per gli inferi e per il paradiso , di
cuori "neri" e "bianchi" della citta' come Piazza Statuto
considerato uno dei punti piu' negativi di Torino e ancora oggi amata dai
cultori della magia nera come luogo ideale per i loro macabri rituali. Questa
zona rappresenta il "negativo" della città essa si trova ad occidente
e quindi in posizione infausta perche' qui tramonta il sole e perché qui vi era
la "vallis occisorum" luogo ove venivan sepolti i morti nell'
antichita'. Ma Torino nn e' solo male, e cosi' esisterebbe una "porta
positiva" posizionata nel mezzo alle statue dei due Dioscuri ,
letteralmente "figli di Zeus" , Castore e Polluce . Nella citta' sono
conservate poi importantissime reliquie cristiane prima fra tutte per importanza
la Santa Sindone, racchiusa nel Duomo , forse il piu' importante disegno "acheropita"
conosciuto , la Chiesa non ha ancora definito la Sindone come vera immagine di
Cristo ma , la considera "santa" per le tantissime preghiere a lei
rivolte dai fedeli.
Strane energie , mutevoli sensazioni , antichi culti e tradizioni , questo e' il
fascino intramontabile di Torino , mistico Omphalos ove non Bene e Male , ma
Luce e Buio si incontrano per creare mutevoli sensazioni , quasi una sottile
linea del crepuscolo oltrepassata la quale, la realta' puo' esser vista con
occhi diversi , gli occhi di "colui che sa" e che puo' ancora
ritrovare tra le vie e le strade alberate della citta' , ai piedi della
fantastica Mole Antonelliana o sulle rive del Po ancestrali ricordi di culti
oramai perduti.