Misteri

Angeli

Gli angeli sono una categoria dimenticata, in effetti se ci si pensa si parla sempre più spesso di diavoli, demoni, fatture, messe nere.
Quando nel 1781 fu fondata in California una missione spagnola, fu chiamata Los Angeles, ora nessuno si rende conto che essa porta il nome degli angeli protettori.
Nel prologo di un dramma, "L'angelo di Caino" questi si rivolge agli spettatori dicendo: "Battezzati, porgetemi orecchio, io sono l'angelo. Chi sono gli angeli? C'è qualcuno fra voi che se lo ricorda? Ho udito i vostri pensieri. No, non sono tutte queste cose, non tutte queste cose soltanto... Tu hai pensato a tua madre, e tu al tuo piccino morto, e voi altri ad una musica, ad una immagine bianca appesa in capo al letto. Ma è giusto che voi sappiate. Forse non potreste sopportare la nostra presenza, se ci pensate o no, noi siamo con voi, o battezzati, nel modo preciso e perentorio che Dio ha voluto, sempre. Senza distrazioni, senza vacanze!"

In realtà gli angeli stanno accanto, sempre e in ogni istante, non soltanto ai battezzati, ma agli uomini di tutte le religioni. Lo stesso Socrate si richiamava sovente alla sua voce interiore, che definì Daimonion e che lo accompagnò per tutta la vita: una via di mezzo fra l'angelo custode e la sua coscienza: "Ciò che mi è accaduto fin dalla mia infanzia, cioè una voce che quando si fa sentire mi sconsiglia da qualcosa che voglio fare e che però non ha mai cercato di persuadermi".

 Per non parlare poi dell'insegnamento della Chiesa che insegna fin da bambini questa preghiera: "Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina e custodisci, reggi e governa me".

E che dire dei tarocchi? Ad esempio nei tarocchi di Oswald W. disegnati da lui stesso ricorre spesso l'alata figura dell'angelo... come nella Temperanza, il Giudizio, l'Imperatrice e l'innamorato... e infine che dire dei passi della Divina commedia? E' poi possibile mettersi in contatto col proprio angelo custode?

C'è chi ne è convinto e di conseguenza và alla ricerca delle tecniche, o meglio, dello stato d'animo per raggiungere lo scopo, come Jenny. Apertura all'angelo: "Sedetevi nel vostro spazio sacro con i piedi ben piantati al pavimento e gli occhi chiusi. Sentite la presenza del vostro angelo sempre più vicina a voi. Inspirate questa intimità e lasciate che una domanda sorga in voi... portate l'attenzione al vostro cuore. Ponete la domanda che volete fare proprio nel vostro cuore visualizzandovi le parole scritte. Quando sentite le parole nel vostro cuore, aprite gli occhi e scrivete la domanda su un blocco. Richiudete gli occhi. Con le parole della vostra domanda nel vostro cuore e nella vostra mente, entrate in contatto col vostro profondo desiderio di udire la voce del vostro angelo. Ascoltate nel vostro cuore e nella vostra gola. Siete consapevoli di ogni sensazione che emerge. Gli Angeli ci raggiungono attraverso i sentimenti, così questa può essere la prima forma di contatto. Lasciate uscire i sentimenti e siate aperti alle parole che arrivano. Scrivete tutto quello che ricevete, che siano parole, immagini o sensazioni. Ricordate di ringraziare il vostro angelo del messaggio. Rileggete quello che avete ricevuto".

Dr. Mario Rizzi

  mario.rizzi@promo.it

 

Gli Angeli, conoscerli, amarli e seguirli

 

Brani scelti sull'argomento

Prima edizione, Natale 1999

PREMESSA

Una giusta precisazione (1)

Con tutto il rispetto verso la Chiesa Cattolica, a cui appar­teniamo in quanto battezzati in Cristo, non essendo legati a voti di obbedienza, ci sentiamo liberi in tutta coscienza e serenità di spirito, di esaminare conoscenze diverse.

Pur ritenendo fondamentali le antiche tradizioni e le nostre Sacre Scritture, con la massima apertura mentale, e sostenuti dal credo che Dio Padre è padre per tutti, non disdegnamo di esa­minare con rispetto le Sacre Scritture di altri popoli, le cono­scenze astrologiche e teosofiche, i recenti movimenti acquariani nati da un profondo bisogno di rinnovamento spirituale.

Abbiamo confrontato conoscenze, religioni e culti diversi da quel­lo cristiano, e in tutti, siatene pur certi, si affacciano i medesi­mi Angeli, spinti dalla medesima amorevole fratellanza verso il genere umano. Gli Angeli sono gli stessi, sono diversi solo i nomi che l'uomo gli attribuisce. Cambiano soltanto i nomi!

Una curiosità statistica (9)

Recentemente una rivista cattolica ha svolto un sondaggio di opinione sugli Angeli. Ebbene: il 92% degli intervistati ha ri­sposto che gli Angeli sono una "invenzione teologica", oppure sono "figure della superstizione popolare". Dobbiamo dunque supporre che solo 8 persone su 100 credono all'esistenza degli Angeli, in una nazione a prevalente fede e cultura cattolica? Altri sondaggi sulla figura del Diavolo concordano nell'affermare che il 33% degli Italiani crede nell'esistenza del Diavolo, contro il 59% che non ci crede.

Credere nel Diavolo è dunque più facile che credere negli An­geli?

Non ci hanno però sempre detto che il Diavolo è un "Angelo decaduto"?

Credere nella sua esistenza dovrebbe perciò presupporre la corrispondente credenza nell'esistenza degli Angeli!

Note iniziali

Questa dispensa è stata realizzata utilizzando brani di autori diversi al fine di offrire del materiale scelto che presenti una facile consultazione e, nel contempo, un'ampia panoramica riguardante i processi mentali. Non è stata preparata con l'intenzione di offrire del materiale da leggere "tutto d'un fiato" e poi riporlo in qualche scaffale della casa. E' stata invece strutturata per offrire uno strumento di crescita progressiva e costante.

Per correttezza, si è deciso di porre accanto al titolo di ogni capitoletto un numero di riferimento che, utilizzato con i Riferimenti Bibliografici, permette di conoscere la fonte da cui è stato tratto o ispirato. Questo faciliterà i lettori che vorranno approfondire quel dato argomento, e procedere con uno studio più approfondito.

Nelle citazioni che fanno riferimento a versetti della Bibbia, la sigla indica il libro, il primo numero il capitolo ed il secondo numero il versetto. Due numeri, separati da un trattino, indicano il versetto con cui inizia la citazione e quello con cui finisce.

Con i miei migliori auguri per un proficuo lavoro nella grande Vigna del Signore,

Mario Rizzi


L'ANGELO FA PARTE DELLA LEGGENDA O DELLA REALTA'?

E' logico credere negli Angeli? (2)

Milioni di creature spirituali si muovono, non viste, sulla Terra, quando siamo svegli come quando dormiamo.

 John Milton, Il Paradiso perduto.

Se l'universo ha un senso, una razionalità, un'armonia, un fine, allora è chiaro che gli uomini (e con essi animali e piante), che ne abi­tano un infinitesimo frammento, non sono necessariamente le uni­che creature possibili, le uniche a essere presenti. Anzi, se così fosse, potremmo parlare di stranezza, di anomalia.

E' perfettamente logico che, assieme agli uomini, esistano altre crea­ture, con fisionomia e caratteri diversi, magari all'interno di mondi diversi e paralleli, immersi in dimensioni sconosciute, che esulano dalle tradizioni entro le quali siamo relegati a condurre la nostra vi­ta terrena. Il fatto che queste entità possano avere una consistenza eterea e pura­mente spirituale, o siano prive di quella materialità che, almeno in parte, ci caratterizza, non dovrebbe sorprenderci più di tanto.

Soprattutto da quando la fisica contemporanea ci ha insegnato che la materia, così come era concepita in passato (ovvero solida e indistruttibile), in realtà non esiste, perché, in effetti, non è altro che una parte condensata, parziale e temporanea, di quell'energia che pervade tutto l'universo.

Diamo dunque spazio agli Angeli, percepiamoli accanto a noi, riconosciamoli come fratelli, in quanto figli di uno stesso Padre, com­pagni di strada in questo viaggio affascinante e misterioso che è l'e­sistenza.

Come possiamo definire un Angelo? (2)

La giusta definizione è "messaggero" o "ministro" (dall'ebraico mal'akh), con un senso specificamente religioso di essere sovrumano, intermediario fra il cielo e la terra, fra Dio e gli uo­mini, di cui Dio si serve per annunciare agli uomini e per fare ese­guire sulla terra la Sua volontà (Treccani). Il termine ebraico è stato tradotto in greco con anghelos, da cui de­riva il nostro "Angelo".

Gli Angeli sono gli abitanti di un regno intermedio tra Dio e l'uomo e come tali colmano un vuoto e, nel loro contatto col mondo umano, possono assumere forme assolutamente imprevedibili.

Forse il nome stesso, Angelo, è improprio rispetto alle im­mense possibilità di questi Esseri. Pur derivando dal greco "anghelos", che significa nunzio, messaggero, vedremo strada facendo, che gli Angeli sono molto più che semplici portatori di notizie. Sono veri e propri esecutori della volontà divina. Troveremo sotto la loro giurisdizione ed il loro controllo, ogni cosa che esista nell'immensità della creazione.

Il termine orientale "Deva" con cui le creature Angeliche ven­gono definite, esprime con grande efficacia la loro essenza. "De­va", deriva dal sanscrito "risplendente", o più precisamente: "essere di luce". La sua radice etimologica è: "dyaus" che, nella nostra lingua, si può tradurre con "piccola divinità". In effetti, nella concezione orientale, il Deva è una sorta di divinità minore, legata molto spesso alle cose ed alle forze della natura.


ELEMENTI DI COSMOGONIA (4) (5)

Tu, o Signore, sei l'unico Dio, tu hai fatto i cieli, il firmamento e le sue stelle, la terra e tutti i suoi abitanti, i mari e quanto contengono; Tu dai a tutti la vita e le stelle del cielo a Te s'inchinano.

Neemia 9:6.

Per comprendere chi sono, dove sono e cosa fanno gli Abitanti dei Mondi invisibili, è necessario studiare i rapporti tra Dio, il Grande Architetto dell'Universo e le Gerarchie degli Esseri Celestiali che occupano i molti differenti gradini della scala, vista in sogno da Giacobbe, la quale si estende dall'uomo fino a Dio (Gen 28:12).

Faremo perciò una breve introduzione, al fine di fornire gli elementi necessari per aiutare il lettore a meglio comprendere quanto esporremo più innanzi.

I Sette Mondi della creazione

La Sapienza Antica insegna che il nostro Universo è composto da sette diversi Mondi, dal primo (il più grossolano) composto dagli oggetti tangibili ai sensi, al settimo (il più sottile) che viene considerato come il Regno di Dio.

Seguono i nomi di questi Mondi, partendo dal Regno di Dio ed andando verso il Mondo fisico o materiale:

  1. Adi (Regno di Dio)

  2. Anupadaka

  3. Atma

  4. Mondo dell'Intuito (Buddhi)

  5. Mondo della Mente (Manas)

  6. Mondo delle Emozioni (Astrale)

  7. Mondo Fisico‑Eterico

Si deve tenere costantemente presente che questi Mondi non sono separati nello spazio, come lo è la Terra dagli altri pianeti. Essi sono costituiti con materia di varia densità e vibrazione (come lo sono i solidi, i liquidi e i gas del Mondo Fisico), e si interpenetrano l'uno con l'altro. In questo modo gli Angeli e gli altri Grandi Esseri dei Mondi superiori, non sono affatto lontani nello spazio. Essi pervadono i mondi sottili e sono, di fatto, "più vicini a noi delle nostre mani e dei nostri piedi".

Quando la Bibbia dice che "In Dio viviamo, ci muoviamo ed abbiamo il nostro essere" (Atti 17:28), esprime una grande verità, poiché nessuno di noi potrebbe esistere al di fuori di queste Grandi Intelligenze che pervadono e sostengono il nostro Mondo con la Loro Vita.

L'Assoluto

Per fede noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine quello che si vede.

Ebrei 11:3.

Quando cerchiamo di scoprire la vera natura della Massima Divinità, dobbiamo ammettere che siamo di fronte a pura esistenza, qualcosa che esisteva prima che tutte le cose fossero state create. Pertanto nessuna espressione o similitudine che noi possiamo concepire riuscirà mai a darne un'idea adeguata. Manifestazione comporta limitazione. Perciò possiamo azzardare una definizione dicendo che Egli è un Essere Illimitato; che è la Radice dell'Esistenza.

All'alba della manifestazione del nostro sistema solare, da questa Radice dell'Esistenza, venne un Grande Essere, che, nel primo capitolo del Vangelo di Giovanni, viene chiamato "Dio". E' da questo Essere Supremo che emana il Verbo, il Fiat Creatore senza il quale nulla fu fatto.

Questo Grande Essere, designato nel Mondo Occidentale col nome di Dio (ma con altri nomi in altre parti della Terra), ha limitato se stesso entro una certa porzione di spazio, creando così il nostro Sistema Solare. Egli ha incluso nel Suo Piano creativo anche una schiera di Gloriose Gerarchie Spirituali, che sono per noi di un potere e di uno splendore spirituale incommensurabile.

Anche se il mondo attuale ci appare assai "brutto", l'umanità sta lentamente evolvendo e ci stiamo av­viando verso un'Era (Età dell'Acquario) in cui il benessere verrà manifestato su tut­ti i livelli, dalla salute fisica a quella del pianeta, dalla serenità individuale alla pace mondiale. Saranno necessari alcuni secoli per arrivarci, ma il tutto rientra nel disegno del Piano divino, ed è un traguardo a cui l'umanità dovrà pervenire gradualmente. Comunque, anche se non sembra, il futuro è già cominciato.

I Sette Spiriti davanti al trono di Dio (6)

Chi ha posto la Sua pietra angolare, mentre le sette Stelle mattutine cantavano tutte insieme, e plaudivano i Figli di Dio?

Giobbe 38-7.

Esistono molti gradi e Gerarchie di Esseri invisibili fra la Massima Divinità e l'umanità, i più alti in grado sono i Sette Spiriti di Dio, i Sette Fuochi, o Fiamme, che stanno dinnanzi al trono di Dio. Cosi sono descritti nell'Apocalisse: "Sette lampade accese ardevano avanti al Suo tono, simbolo dei Sette spiriti di Dio" (Ap 4:5).

Ognuno di Essi è a capo di una vasta schiera d'Intelligenze, che tutte condividono la Sua natura ed agiscono sotto la Sua direzione; queste Intelligenze si dividono a loro volta in diverse gerarchie ed abbiamo i Troni, i Poteri, i Principi, le Dominazioni, gli Arcangeli, gli Angeli, di tutto questo parlano gli scritti dei Padri della Chiesa che erano versati nei Misteri. 

Vi sono dunque sette grandi schiere di questi Esseri, che nella loro intelligenza rappresentano la Mente divina nella Natura. Sono Essi che animano le energie della Natura.

La scienza insegna che la struttura di un organismo dipende dai cromosomi dei nuclei delle sue cellule. Per analogia, possiamo dire che i Sette Spiriti sono i Sette divini cromosomi che mantengono in vita il sistema solare.

Questi Sette Spiriti, con le varie Gerarchie angeliche che stanno sotto di loro, sono i costruttori di tutto ciò che esiste nel nostro Universo. Nulla esiste, sia nelle entità microcosmiche (atomi, cellule, ecc.) o macrocosmiche (i pianeti), che non sia plasmato e permeato dall'energia divina di questi Grandi Costruttori che agiscono sotto la guida della mente di Dio.

Dal punto di vista dell'occultismo non esiste né forza morta né materia morta: forza e materia sono entrambe vive ed attive. Ogni energia, o gruppo di energie, non è altro che l'espressione tangibile di un'Intelligenza invisibile ai nostri occhi. Anche ogni forma fisica, che ci appare inanimata, ha una sua vita dovuta agli atomi vibranti che ne compongono ogni cellula. E queste vibrazioni non potrebbero esistere se non fossero provocate da una invisibile e Angelica volontà.

Fintanto che non considereremo la Natura in tal modo, ogni insegnamento esoterico rimarrà per noi un libro suggellato. Senza queste sterminate lntelligenze invisibili, queste Entità coscienti che animano ogni cosa nella Natura, la Natura stessa non  sarebbe più in rapporto né colla vita Divina che si muove intorno e dentro di essa, né colle vite umane che si sviluppano in lei.

Vi sono innumerevoli Gerarchie... (6)

Esistono innumerevoli schiere di Grandi Esseri che congiungono i vari Mondi uno coll'altro; ed i vari Esseri che vi appartengono, evolvono mentre aiutano l'evoluzione delle creature a loro inferiori.

Queste Vite senza numero, che si trovano al di sopra e al disotto dell'uomo, vengono in contatto colla mente umana in modi ben definiti, fra i quali i suoni ed i colori. Ogni suono, nei Mondi invisibili, possiede una forma, e le diverse combinazioni di suoni creano forme complicate. Nella materia sottile di quei Mondi tutti i suoni sono accompagnati da colori, che creano forme variopinte, a volte bellissime.

Così, come vi sono Esseri a noi superiori, ve ne sono altri che, nel piano evolutivo, si trovano al di sotto di noi. Essi sono: gli animali, le piante, i minerali e le vite elementali, ovvero le microscopiche creature che creano il corpo fisico delle cose. L'uomo, Intelligenza vivente ed essere cosciente di sè, ha il suo posto speciale in questa Ruota che gira continuamente mossa dalla Volontà divina.

Con queste informazioni si apre alla nostra mente il concetto di una vasta Ruota di Vita, che comprende innumerevoli esistenze tutte strettamente collegate e necessarie le une alle altre, e viene apportata nuova luce sul posto occupato dall'uomo fra le Gerarchie degli Esseri intelligenti.

I Sette Raggi

Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli.

Ebrei 1:10.

La scienza insegna che la luce bianca contiene i sette colori fondamentali, visibili nell'arcobaleno. Insegna anche che vi sono tre colori fondamentali (blu, rosso e giallo) che, mescolati in modo appropriato generano gli altri quattro colori (arancio, verde, indaco e violetto). Questo fenomeno è un pallido riflesso di ciò che succede all'Amore di Dio, che si suddivide in tre Aspetti (o energie), classificate come:

  1° Aspetto: Volontà - Potere,

  2° Aspetto: Amore - Saggezza,

  3° Aspetto: Intelligenza attiva,

Dalle combinazioni di queste tre energie fondamentali, dette anche Raggi, derivano  altri quattro Raggi. Pertanto vi sono sette differenti aspetti della stessa energia e tutti necessari, perché ciascuno di essi possiede una sua propria qualità indispensabile al perfezionamento dello scopo latente e segreto di Dio.

I Sette Raggi sono le qualità dell'unica Vita che, pur pervadendo l'universo, rimane identica a se stessa e non si riduce. Come si legge nella Bhagavad Gita (antico poema indù), "Avendo pervaso l'Universo con un mio frammento, io permango".

Questi Sette Raggi vengono trasmessi dal Grande Architetto ai Sette Spiriti davanti al Suo Trono, e quindi raggiungono la Terra, mescolandosi e fondendosi in vario modo, a seconda della funzione che devono assolvere. Pertanto, mediante la manipolazione dei Sette Raggi, il Grande Architetto è in grado di ottenere l'infinita varietà di forme che esiste nel Suo Sistema Solare.

Possiamo dire che i Sette Raggi entrano nella costituzione, seppur in percentuale diversa, di ogni cosa o creatura esistente. Questi Raggi sono perciò gli elementi che collegano e sintetizzano i vari aspetti del Cosmo, mettendoli in relazione fra loro ed in sintonia con la volontà ed i propositi di Dio. Rappresentano sette tipi di energia, che sono l'espressione delle sette qualità del divino.

Segue una breve descrizione dei Sette Raggi:

  1° Raggio: Volontà - Potere,

  2° Raggio: Amore - Saggezza,

  3° Raggio: Intelligenza attiva,

  4° Raggio: Armonia tramite conflitto,

  5° Raggio: Scienza concreta,

  6° Raggio: Idealismo - Devozione,

  7° Raggio: Ordine cerimoniale.


LA TRINITA'

E crediamo in Dio lo Spirito Santo, il donatore di vita, emanato anch'esso dal Padre, uguale in gloria a lui ed al Figliolo, il quale si manifesta attraverso i suoi Angeli.

Dal Credo di Atanasio

Da sempre la suddivisione della Divinità in Padre, Figlio e Spirito Santo, è stata causa di confusione. Questo perché non viene spiegato che questa suddivisione nasce dalla differente costituzione dei Tre Raggi fondamentali che rappresentano tre differenti Aspetti dell'energia divina. Essi sono:

  1° Raggio: Volontà - Potere,

  2° Raggio: Amore ‑ Saggezza,

  3° Raggio: Intelligenza Attiva.

Questi Tre Raggi rappresentano i Tre Aspetti della Trinità, così come è conosciuta dalle religioni di tutti i luoghi e di tutti i tempi. Vediamo ora come questi Tre Aspetti si possono ritrovare nei mondi superiori così come in quelli inferiori.

 

Primo Aspetto                        Secondo Aspetto Terzo Aspetto
Padre                        Figlio                         Spirito Santo
Spirito                        Forma                        Materia
Siva                        Vishnu                        Brahma
Volontà                        Amore                        Sapienza
Inerzia                        Ritmo                        Attività
Luce                        Magnetismo                        Calore
Protoni                        Neutroni                        Elettroni
Azoto                        Ossigeno                        Idrogeno
Basi                        Sali                        Acidi
Tamas                        Sattwa                        Raja

Questi sopra riportati sono alcuni dei più diffusi esempi di trinità. L'elenco completo sarebbe tanto lungo e tanto vasto quanto lo è il campo dell'esperienza umana.

Le creature si differenziano per il Raggio di appartenenza

Nel nostro Universo esistono diversi tipi di creature che si distinguono solo per il loro diverso grado di evoluzione. Infatti la medesima scintilla divina, portatrice di coscienza, di potere, di azione, di irraggiamento e creatività, è insita in ogni crea­tura. Il fatto che le loro forme siano diverse dipende dal loro differente tipo di evoluzione: evoluzione che è legata ad uno dei Sette Raggi, o qualità, in azione nel sistema solare.

E' interessante notare che lo Spirito Santo appartiene al Terzo Raggio a cui appartengono anche gli Arcangeli. La loro evolu­zione li porta infatti all'azione costruttiva nell'ambito dell'Universo.

Gli uomini, invece, sono creature del Secondo Raggio e, pur dovendo im­parare a vivere l'aspetto Amore-Saggezza, devono anche integrare gli aspetti degli altri Tre Raggi fondamentali; dovrebbero diventare simili al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo.



LE GERARCHIE ANGELICHE

Premessa di San Roberto Ballarmino (7)

Gli Angeli sono i rappresentanti di Dio, esseri che tendono verso l'alto e non ci conducono mai all'egoismo, al peccato o alla materialità, ma ci guidano verso il divino principio di ogni bene, laddove si riunisce ogni individualità reale, a immagine e somiglianza di Dio. Solo prestando sincera attenzione a queste guide spirituali li incontreremo, ci incontreremo con gli Angeli senza saperlo.

Mary Baker Eddy

Angelo significa Inviato, Nunzio, Ambasciatore. E' uno spirito puro dotato di intelletto e volontà perfetta, creato da Dio nel primo giorno della sua creazione o, come vogliono altri, prima della creazione del mondo. Il numero degli Angeli è grande e non può essere conosciuto che da Dio solo. Essi sono divisi in tre Gerarchie ciascuna delle quali è composta da tre Ordini o Corti, ovvero:

Prima Gerarchia, o Suprema: Serafini, Cherubini e Troni.
Seconda Gerarchia, o Media: Dominazioni, Virtù e Podestà.
Terza Gerarchia, o Infima:  Principati, Arcangeli e Angeli.

La Suprema Gerarchia riceve immediatamente le illuminazioni da Dio e le comunica alla Media. Questa le attua passandole all'Infima che ne partecipa e le porge agli uomini.

Ai nomi dei nove Cori Angelici corrispondono altrettanti uffici, perciò si dice che i Serafini sono tutto ardore di carità; i Cherubini luce d'intelligenza, I Troni, sede dell'Onnipotente; le Dominazioni, zelanti la gloria di Dio; le Virtù, rivestite di forza divina a bene del mondo; le Podestà armate contro l'inferno e le forze delle tenebre; i Principati, presidenti alla protezioni delle grandi società religiose e civili; gli Arcangeli, proposti al patrocinio delle nazioni, Diocesi e Comunità religiose; gli Angeli, alla custodia del genere umano.

E' di fede poi che ciascuno uomo, sin dal suo nascere, è dato dalla bontà e misericordia di Dio ad un Angelo perché sia custodito in tutte le sue vie. San Tommaso inoltre dice che non soltanto i cristiani buoni hanno questo Angelo, ma anche i malvagi ed anche gli stessi infedeli. Ci resta da dire qualcosa intorno ai ministeri Angelici. Tali ministeri sono cinque:

1. Innalzare un perpetuo canto al Signore.

2. Offrire a Dio le preghiere dei mortali. Dio costituì gli Angeli come fossero tanti fedeli servitori, incaricati di raccogliere le preghiere, e quasi fossero memoriali dei poveri, di presentarglieli e di darne alla sua presenza lettura, perché proprio nessuna istanza passasse inosservata.

3. Portare i messaggi divini ai Patriarchi o ai Profeti.

4. Proteggere gli uomini, vuoi singolarmente e vuoi collettivamente presi. Alla bontà del divin nostro Padre piacque di affidare le infermità dei mortali a questi suoi potentissimi ministri, e di preporli ad esse come pedagoghi a fanciulli, o come tutori a bambini, o come patroni a clienti, o come pastori a pecorelle, o come medici ad ammalati, o come difensori a pupilli, o come protettori a quelli che non sanno difendersi se non si rifugiano sotto le ali di persone più potenti.

5. Agire come giudici e guerrieri, per far giustizia nei confronti  delle reprobe nazioni. Tutti i buoni amino dunque gli Angeli santi come loro concittadini: paventino i malvagi la loro potenza, perché sono ministri dell'ira dell'Onnipotente e dalle loro mani nessuno varrà a strapparli.


La classificazione classica (8)

Dionigi, lo Pseudi Aeropagita siriano (basandosi su una lista compilata da S. Paolo), nel suo De Hierarchia Celesti, ordinò gli Angeli in tre raggruppamenti,  ed i posteri continuarono tale tradizione come si può vedere nel brano precedente.

  1. Serafini, Cherubini e Troni,

  2. Dominazioni, Virtù e Potestà,

  3. Principati, Arcangeli e Angeli.

Dionigi non fu l'unico a tentare di catalogare gli Angeli. Sant'Ambrogio, vescovo di Milano nel quinto secolo, aveva proposto una gerarchia diversa: Serafini, Cherubini, Troni, Principati, Dominazioni, Potestà, Virtù, Arcangeli e Angeli. Questa classificazione si avvicina molto a quella più moderna ad opera di Alice Bailey ed altri autori teosofici che proponiamo qui di seguito.

La classificazione moderna (8) (9)

Secondo i più recenti trattati le Gerarchie Angeliche vengono suddivise nei seguenti 9 grandi gruppi:

1. Serafini (Draghi o Serpenti alati): quelli dell'ordine più alto, sono raffigurati con sei ali e circondano il trono di Dio cantando senza posa Santo, Santo, Santo. Sono Angeli fatti di amore, luce e fuoco.

2. Cherubini (Tori alati): guardiani delle stelle fisse, custodi delle memorie celesti e dell'Arca dell'Alleanza. Sono i dispensatori della sapienza. Prima della caduta il loro capo era Sa­tana.

3. Troni (Il Verbo Manifesto): coloro che ci portano la giustizia di Dio. Talvolta chia­mati ruote, nella Kabbalah ebraica vengono definiti Carri trionfali o Merkabah.

4. Principati: sono i Prìncipi archetipici, proteggono le religioni.

5. Potestà: iniziano l'Uomo ai Grandi Misteri. Sono gli elementi costitutivi della Mente superiore dell'uomo da cui nascono le Muse.

6. Virtù: sono la Natura nella sua più alta espressione, dispensano  gra­zia e valore.

7. Dominazioni (Signorie): regolano le mansioni Angeliche, sono i signori dell'ordine e della casualità e manifestano la Maestà di Dio. Sono raffigurati mentre tengono in mano un globo o uno scettro in segno di autorità.

8) Arcangeli: sono sette schiere, di cui tre maggiori e quattro minori. Attraverso essi opera lo "Spirito Santo". Questi i loro nomi:

a) Arcangeli maggiori: Michael, Gabriel, Raphael.

b) Arcangeli minori: Anaele, Azaziele, Ezechiele, Uriele.

9. Angeli: sono i custodi delle persone e delle cose fisiche. Gli Angeli sono intelligenze pure, però non "coscienti" come l'uo­mo. Mentre l'uomo si stabilisce un fine e lavora per raggiungere il suo scopo, gli Angeli fanno parte del rit­mo e del suo movimento.

Si suddividono in:

a) Arupadeva: sono senza forma. Dimorano nel Mondo mentale superiore,

b) Rupadeva: dimorano nel Mondo mentale inferiore,

c) Kamadeva: dimorano nel Mondo delle emozioni (astrale).

Gli Arupadeva sono gli arcangeli "più elevati" ed operano dove il pensiero viene espresso non da una forma, ma da una vibrazione irradiante. Sono addetti alla costruzione dell'Universo fisico, ai Regni di Natura ed ai Piani superiori.

I Rupadeva sono vortici fluttuanti di energia che vivificano i regni di natura, i pensieri e i desideri dell'uomo.



COMPRENDERE LA CREAZIONE

.L'opera creativa degli Arcangeli (10)

Gli Arcangeli, sotto la guida divina hanno dato forma alla materia eterica nei vasti universi. Essi, esprimendo Amore, Potere e Saggezza Totali, hanno dipinto per noi il più amabile dei panorami che conosciamo come mondo materiale. Per il nostro piacere e nutrimento, ci hanno fornito i regni animale, vegetale e minerale. Per la nostra protezione e compagnia, gli Arcangeli hanno creato gli Angeli e gli spiriti di natura (vedere in Appendice il capitolo "Due parole sui Regni inferiori").

Un esempio, per meglio comprendere (1)

Facciamo un esempio per capirci. Nella vita degli uomini, esi­ste un personaggio che noi chiameremo "designer", il quale ha la conoscenza delle forme e delle materie occorrenti per poterle costruire. Costui ha la capacità di realizzare, almeno sulla carta, qua­lunque oggetto nato dalla sua immaginazione.

Può decidere di realizzare un gioiello, oppure un ascensore, un'automobile o un abito di nuova foggia. Una volta che ha ben chiaro nella sua mente cosa vuole ottenere, lo disegna, dà alcune indicazioni sui colori, i materiali di costruzione, e da quel momento non ci pensa più. Da quel momento in poi ci saranno architetti, ingegneri, mec­canici, tessitori, sarti, orafi, fabbri, chimici e via di questo pas­so, a realizzare nei dettagli la creazione della sua mente.

Con tutto il rispetto per la Divinità, che ho paragonato ad un misero designer umano, possiamo immaginare che per le Ge­rarchie Celesti le cose vadano più o meno così. Dio immagina la sua creazione, e i Suoi luogotenenti si atti­vano per realizzarla nel modo più perfetto.

E saranno proprio le schiere inferiori, ciascuna attraverso il proprio compito, che realizzeranno nella sua completezza, nel mas­simo della perfezione che è loro propria, il pensiero creatore della divinità.

La creazione e le Gerarchie Celesti (1)

Di ogni cosa visibile in questo mondo si occupa un Angelo.

Sant'Agostino.

Serafini. Sono i primi a ricevere il pensiero divino, dispen­sano l'energia necessaria attingendo a quei vortici in perenne turbinio fra le loro mani.

Cherubini. Ricevono l'onda del pensiero divino e l'energia per realizzarlo, direttamente dai Serafini. Ne organizzano le leggi e le strutture, attraverso la Saggezza e la Conoscenza di cui so­no portatori.

Troni. Destinano la creazione verso la sua giusta collocazio­ne nel tempo e nello spazio. Saranno Essi a guidare la "cosa" creata verso il giusto luogo in cui dovrà manifestarsi e il mo­mento giusto perchè ciò accada.

Dominazioni. Stabiliranno i confini entro i quali la "co­sa" potrà agire, nel pieno rispetto delle leggi statiche e dinami­che che i Cherubini hanno stabilito in precedenza. Confini entro cui la nuova creazione potrà muoversi interagendo con perfetto sincronismo ed armonia con le altre cose create già in attività.

Virtù. Stabiliranno quali saranno le caratteristiche proprie della "cosa" creata, le attribuiranno forma, colore, dimensione, ­profumo, temperatura, creandone l'archetipo. Da quel ­momento, il progetto è pronto e la "cosa" potrà essere realizzata, sia essa un fiore o una galassia. Finora la "cosa" è esistita solo nei Mondi sottili, dove il pensiero può creare­, ora dovrà compiere il balzo successivo ed apparire nel mondo materiale.

Potenze (o Potestà). La caricheranno dell'energia vitale che è più adatta alla sua specie. Praticamente formeranno i suoi cor­pi sottili, infonderanno il "prana" che è portatore di vita, mo­delleranno l'aura che le permetterà di esprimersi con un suo Sé.

Arcangeli. Diverranno i custodi archetipi della nuova "cosa" che sta entrando nel mondo materiale. Esiste un Arcangelo capo di ogni specie, a cui faranno riferimento i singoli Angeli, custodi di ogni singola "cosa" (vedere il capitolo Gli Spiriti di gruppo).

Angeli. Rappresentano la schiera più numerosa. Si divi­dono in due immensi gruppi:.

1. Custodi, si occupano, come appena accennato, della singola "cosa" creata, un fiore, una valle, una casa, un essere umano, un pianeta, una sostanza chimica e via di questo passo.

2. Costruttori di forme, sono le intelligenze che lavorano all'interno dei quattro elementi (cinque se consideriamo l'etere cosmico che contiene gli altri quattro). In pratica essi rappresentano i carpentieri, i tessitori, i chimici, gli idraulici che partecipano incessantemente alla vita su tutti i Regni e tutti i mondi creati. Non esiste una particella subatomica, per quanto infinitesimale ed invisibile a tutti gli strumenti umani, che non possieda una controparte spirituale, il suo Angelo, o Intelligenza che ne controlla il ritmo e la struttura.

E così, dall'infinitamente grande, dall'inaudito splendore della luce Divina, siamo scesi all'infinitamente piccolo, osservando la creazione che passa di mano in mano, dalla Mente di Dio alle schiere inferiori che provvederanno alla sua costruzione, atomo dopo atomo, ed alla sua custodia lungo tutto l'arco della sua esisten­za.

Dai pochi secondi di vita di una goccia d'acqua ai miliardi di anni di un pianeta, Esseri di luce, insensibili al tempo che passa, seguono, ordinano e controllano ogni cosa.

L'UOMO CREATORE (10)

I buoni pensieri produrranno buone azioni ed i cattivi pensieri produrranno cattive azioni. L'odio non cessa mai con l'odio... cessa con l'amore!

Buddha

E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito del Signore.

2 Corinzi 3,18.

In maniera non dissimile da quella utilizzata dagli Arcangeli, l'uomo, inconsapevolmente, è in grado di dare una "forma energetica" ai suoi pensieri. In questo modo, mentre gli Arcangeli danno una forma alle cose esterne a noi, noi formiamo la nostra personalità e siamo i tutori della nostra salute. Non dobbiamo  infatti dimenticare che almeno l'80 per cento delle malattie viene considerato psicosomatico, ovvero dovuto all'influenza della mente sul corpo.

Una volta che i nostri pensieri sono stati creati e proiettati, hanno una loro esistenza materiale. Ad uno esame ravvicinato, è possibile notare come ogni pensiero crei una "forma pensiero"; una vera e propria forma mentale-emozionale, che rappresenta le intenzioni del suo creatore.

La nostra vita corrisponde pertanto al modo in cui noi modelliamo i nostri pensieri, unitamente alle condizioni ambientali comuni e di razza precedentemente formatesi intorno a noi.

Con i nostri pensieri possiamo creare le condizioni in noi e le situazioni attorno a noi; condizioni che possono assomigliare al paradiso o all'inferno, o anche essere una via di mezzo, quella che i Cattolici chiamano purgatorio. Con ogni pensiero, ogni occhiata, idea, distrazione e sentimento, noi creiamo una forma pensiero e la sua intensità corrisponde alla forza del pensiero-desiderio che l'ha generata.

Se pensiamo male di qualcuno, la forma pensiero raggiunge la persona in oggetto, quindi ritorna al creatore per essere proiettata di nuovo, con forza maggiore. Tale processo è ripetuto molte volte, e crea all'interno dell'atmosfera psichica molta oscurità (quando i pensieri sono di livello basso), o una luminosa atmosfera di amore (se sono pensieri-desideri di livello elevato).

Nello stesso modo con cui possiamo avvelenare il corpo fisico, se consumiamo del cibo pericoloso, o purificarlo se ce ne prendiamo buona cura, così, con i pensieri, possiamo avvelenare o purificare la nostra personalità. Questo è il modo con cui l'uomo progredisce e si evolve.

In ogni momento, con la produzione e riproduzione di forme pensiero noi costruiamo e ricostruiamo il nostro ambiente psichico: la nostra personalità. Pertanto possiamo crearci un futuro di salute o malattia, felicità o insoddisfazione, seminare pace o irrequietezza. Per la maggior parte, tale costruzione della personalità avviene in modo subconscio, quando non abbiamo il dovuto controllo sui desideri e sulle emozioni.

Possiamo identificare vari tipi di forme pensiero. Alcune sorgono dal profondo della nostra personalità, altre sono attirate dal mondo circostante. Esistono anche le "forme pensiero di gruppo", che sono stati create in quanto molte persone hanno coltivato certi pensieri per secoli perpetuando credi ed azioni collettive. Tali forme pensiero possono essere benevole o maligne.

Se la nostra personalità è affina ad una di queste forme pensiero essa potrà essere attirata a noi, attivarsi energeticamente ed avvinghieranno alla nostra personalità ospitante, influenzandone le emozioni, i pensieri e le azioni.

Quando tali forme pensiero di gruppo sono particolarmente aggressive, possono controllare i nostri chakra (centri energetici) con un fenomeno simile alla possessione. Viceversa, se sono benigni ed amorevoli, possiamo sperimentare una sensazione di grande ispirazione o addirittura di estasi.

La maggioranza delle forme pensiero che dimorano in noi sono intelligenti ed esigenti. Possono costringere la personalità ad agire nel modo adatto al fine di permetterle di soddisfarsi e rinnovarsi. Se ci colmiamo di forme pensiero di bramosia, invidia e odio, tali forme pensiero detteranno alla nostra personalità le azioni e i comportamenti che porteranno a grandi dispiaceri e a conflitti: un vero inferno interiore. Se la nostra natura è pacifica e compassionevole, i nostri pensieri ci porteranno in situazioni dove potremo aiutare e servire.

Intorno a noi vi sono esseri umani che vivono in totale ignoranza ed oscurità, perciò l'ambiente psico-mentale collettivo è intriso di forme pensiero buone e cattive. Vi sono gli Angeli, ma vi sono anche i demoni! Sta a noi creare il polo magnetico che attirerà gli uni e respingerà gli altri. Nessun demone può disturbare un essere umano, se questi non risuona alla stessa frequenza vibratoria.



GLI ARCANGELI

I più alti ranghi (Cherubini, Serafini, Troni), non ci aiutano nella lotta contro i vizi, ma stanno al nostro fianco solo quando, al di sopra di ogni conflitto, siamo in pace con Dio, in contemplazione e nell'amore perenne.

Han Van Ruysbroeck (I sette gradini
 della Scala dell'amore spirituale).

Gli Arcangeli filtrano la luce divina (1) (10)

Gli Arcangeli compaiono in tutte le religioni, Orien­tali ed Occidentali, e nella maggioranza dei sistemi teosofici ed esoterici come messia, messaggeri, semidei, deva e simili. Sono noti ai Buddisti, Induisti, Aztechi, agli antichi Egizi, variando in forma e nome, ma i doveri, le responsabilità e le forze sono universali ed identiche.

Essi sono in perenne contatto con la divinità, la rispecchiano costante­mente. Queste Sante Creature viventi formano una specie di fil­tro della luminosità Divina. Nessuno, nel pallido mondo della nostra razza potrebbe mai contemplare, seppur filtrata, la potenza del volto di Dio. La Sua essenza è talmente impen­sabile per noi umani, che non esistono parametri su cui con­frontarla.

Nessuno ha mai esposto in dettaglio il tipo di vibrazioni degli Arcangeli che appartengono ai più alti scaglioni degli Ordini, in quanto pochi sono giunti abbastanza vicino a tali Ordini, con cui, poi, sintonizzarsi.

Quando Mosè venne chiamato sulla montagna, per ricevere le Tavole della Legge, la divinità gli apparve sotto forma di ro­veto ardente, circondata da una nube luminosa che squarciò il cielo. La voce tuonante gli intimò. "Copri il tuo volto, perchè nes­suno può guardare Me e sopravvivere" (Esodo 3:5). La folgorante presenza di Dio dunque, dev'essere protetta da molti e molti veli prima di manifestarsi.

Il compito degli Arcangeli delle schiere superiori è proprio questo, specchiandosi nella luce divina, filtrarla e farla discen­dere nella giusta quantità di misura e conoscenza verso le schiere delle Gerarchie inferiori.

C'è a questo proposito un importante punto da chiarire. Quan­do si parla di funzioni dell'Arcangelo nell'ambito della vita quo­tidiana degli esseri umani, è bene ricordare che non sarà l'Arcangelo "in persona" ad intervenire. Ciascuno di questi Grandi Esseri ha alle sue "dipendenze" migliaia e migliaia di "subalterni" che diventano gli esecutori materiali della sua volontà.

Ad esempio, Gabriel fra le altre incombenze, è anche l'Arcangelo‑Capo degli Angeli custodi. Non significa che Egli personal­mente si occupi della tutela dei singoli individui. Per ogni uo­mo ci sarà un Angelo delle sue schiere, che svolgerà la funzione di custode come la svolgerebbe Gabriel stesso.

Gli Arcangeli ed i colori (10)

San Paolo, l'Apostolo mistico, ci ha detto: "Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli Angeli, ma non avessi l'amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna" (Corinzi 13:1). Cosa significa questo, riferito alle lingue ? Che gli Arcangeli comunicano fra di loro, ma con un linguaggio diverso dal nostro: la loro comunicazione avviene primariamente tramite l'amore.

Per l'umanità, invece, la comunicazione avviene per mezzo dei suoni. Tra gli esseri umani, i problemi di comuni­cazione avvengono a causa della grande varietà di parole, concetti, e lingue differenti. Per gli Arcangeli, invece, le parole non hanno significato, poiché ogni comunicazione è emessa ed assorbita a livello di forma‑pensiero universale.

La lingua degli Arcangeli copre un largo spettro di colori e suoni. I suoni emessi dagli Arcangeli portano alla creazione degli universi. Usano la "sostanza" fornita dalla Mente di Dio in modo perfetto e producono vibrazioni creative che pla­smano la materia e la inseriscono nell'ordine e nel luogo designato dal Grande Architetto. Quando un essere umano si sviluppa fino al punto di comprendere tali vibrazioni, la cui produzione non necessita di lingua materiale, ma solo un cuore in totale sintonia, allora egli è in grado di produrre gli stessi suoni e divenire così maestro della materializzazione e smaterializzazione, oltre ad altre facoltà.

E' notevole la difficoltà che l'essere umano incontra nel tentativo di trasmettere le sue impressioni, utilizzando i pallidi colori a disposizione sulla terra. Per tale motivo, ciò che un essere umano può comprendere e ricevere da questi insegnamenti, dipende interamente dal grado di sviluppo psico‑mentale che ha raggiunto, attraverso le esperienze di vita, e non, quindi, dalla sua comprensione teorica ed intellettuale.

 

I NOMI DEGLI ARCANGELI (8)

Ecco cosa dovete tenervi strette: la compagnia e la simpatia degli abitanti dei mondi invisibili. Per noi è meglio che siano invisibili, non c'è dubbio; questo coltiva quell'alta percezione che chiamiamo "fede". Ma chissà che non venga il tempo, anche per coloro che vivono sulla terra, in cui i Mondi invisibili non siano più invisibili?

Phillis Brooks

I nomi dei vari Arcangeli ha dei significati occulti assai interessanti, ad esempio, finiscono con "El" che significa "Dio".

Nel quarto o quinto secolo parecchi Arcangeli avevano un nome, e continuarono a saltarne fuori sempre di nuovi, sia nel folklore giudaico che in quello cristiano, finché se ne contarono addirittura a migliaia. Nella tradizione catto­lica romana i nomi (e addirittura il numero) degli Arcangeli era un po' oscillante: tra quattro e sei, poi finalmente la Chiesa decise che solo sette Arcangeli fossero noti con il loro nome.

A dire il vero, però, anche questi sette nomi variano a se­conda del testo; sono solo i nomi di quattro Arcangeli a rimanere costanti: Michael, Raphael, Gabriel e Uriel.

Gli Arcangeli Michael, Gabriel e Raphael, sono a capo delle Gerarchie creative e sono uniti con la Mente Divina. Essi non solo incorporano il pensiero divino, ma sono quel Pensiero. Sono la Volontà in azione e agiscono fa­cendo risuonare la "Voce di Dio", che trova poi mani­festazione per mezzo delle Intelligenze minori.

I rimanenti Arcangeli: Anael, Samael, Uriel e Sachiel vengono chiamati "i Reggenti della Terra", in quanto governano i 4 elementi: Fuoco, Aria, Acqua e Terra. Il profeta Ezechiele, nella Bibbia, li definisce "I Globi alati e Ruote Ardenti".

Sono i Rettori del karma di ogni uomo mentre è ancora vivo. Quando, invece, un individuo passa nell'aldilà, trova invece degli esseri assai evoluti, i Signori del Karma, che, dopo aver valutato le sue azioni, lo aiutano a programmare la vita successiva. In questa programmazione viene compreso tutto quanto gli potrà servire (patria, genitori, parenti, finanze, ecc.) affinché possa vivere la nuova vita nel modo migliore per la sua evoluzione spirituale. Purtroppo, però, dopo la nascita, è assai raro trovare qualcuno che ci sappia indicare ciò che è stato preparato apposta per noi.

 

PROFILO DEGLI ARCANGELI

Michael (1) (10).

E' l'Arcangelo della luce e del fuoco, il suo nome, Michael, Ma‑Ha‑El, significa  "Il Grande Dio" o "Simile a Dio". Infatti, in sanscrito, Maha significa "grande" e El sta per Dio (e così pure in antico Egiziano ed Ebraico). Forte, giovane e bello, nei di­pinti rinascimentali viene ritratto con indosso un'armatura. E' il principe e comandante supremo delle schiere celesti, pertanto viene considerato  il protettore della Chiesa Cattolica Romana, nonché santo patrono della nazione ebraica.

In quanto alla predilezione degli umani nei confronti di Mi­chael, divenuto familiarmente: San Michele Arcangelo, è pro­babilmente dovuta dal fatto che gli venne attribuito uno dei com­piti più importanti, quello della lotta contro le Forze del Male. Michael è colui che protegge i credenti, libera le loro case, distrugge le opere di magia nera e sortilegio, chiaramente svol­ge una funzione insostituibile, quindi è un collaboratore amato e venerato, sia dagli umili che si sentono protetti, che dai po­tenti che s'identificano con Lui.

Bellissimo, splendente di luce, circonfuso di vittoria, è "l'Arcangelo solare" per eccellenza. Indossa la corazza e brandisce la spada con cui ha sconfitto l'eterno nemico: Satana, raffigu­rato quasi sempre come un serpe o un drago strisciante. Nella tradizione infatti, Michael il guerriero, il protettore dalle insidie che provengono dalle forze Oscure, è la roccaforte della luce, il baluardo nei confronti delle tenebre. La sua spada fiammeggiante, oltre a trafiggere il drago, squar­cia il buio, sconfigge le tenebre e riporta ai suoi protetti il con­forto della Luce. Il suo è il ruolo centrale di capo delle armate Celesti, il vinci­tore della Bestia, il vincitore per eccellenza di tutte le battaglie.

Questo suo aspetto di guerriero vittorioso ed invulnerabile gli assicurerà il grande favore da parte di tutti gli eserciti, i soldati ed i regnanti di tutte le epoche.

Sul piano umano, l'Arcangelo Michael aiuta il raggiungimento del successo, l'affermazione, facilita la lotta per il superamen­to degli ostacoli. La tradizione lo vede assimilato a tutto quan­to concerne al Potenza in tutti i suoi aspetti positivi. E' invocato in centinaia di formule per la protezione dai sor­tilegi e dalle opere di magia nera.

Come Angelo Solare, elemento Fuoco, domina la costellazione del Leone, dell'Ariete e del Sagittario.

Raphael (1) (10).

E' una creatura molto affabile e il suo no­me significa "Divino Guaritore", o "Dio Guarisce". Nel suono nome, Ra‑fa‑el, Ra sta per Sole, e fa per vibrazione: Sole‑vibra‑azione-Dio.

E' il capo degli Angeli custodi, l'Ange­lo della Provvidenza che veglia su tutta l'umanità. Viene spesso raffigurato insieme al giovane Tobia e al suo cane, che accompagna fedelmente come la guida sovrannaturale delle fiabe. E' protettore dei pellegrini: più che dei viaggiato­ri in genere, infatti, si prende cura di chi è impegnato in un pellegrinaggio verso Dio. Viaggia col bastone ed i sandali, la borraccia dell'acqua e la bisaccia a tracolla.

E' l'Arcangelo che dai tempi più antichi ha in custodia la fa­coltà di guarire. In tempi più moderni il suo dominio si è esteso sulla medicina, la farmacologia, la chimica. In pratica è l'Arcangelo ispiratore della scienza applicata all'uomo, soprattut­to la ricerca scientifica. Se ne parla nell'antico Testamento, quando Raffaele, camuf­fato come un qualunque essere umano appare al giovane Tobia e lo accompagna e protegge in un viaggio lungo e pieno di peri­coli. (Tb 6,4 e 8,3.)

La tradizione cabalistica ha abbinato Raphael al pianeta Mer­curio di cui è l'Arcangelo dominatore. Anche per i greci Mercurio era il Signore della Medicina, ma scopriremo che è un connubio che affonda le sue radici nell'an­tichità più remota.

I nomi cambiano a seconda dei popoli e delle culture, ma la funzione della divinità rimane immutata. Nel volgere di qual­che millennio, il Deva dominatore della Medicina, dell'Intelli­genza e della Conoscenza ha cambiato cinque volte nome, sen­za tener conto di alcuni secoli in cui venne anche venerato come Asclepio o Esculapio...

Nelle raffigurazioni più antiche, anche quando il suo nome era diverso, Mercurio ha in mano una verga sulla quale si at­torcigliano due serpenti. Il suo tocco aveva un immediato ef­fetto risanante. Il significato occulto è molto interessante: la verga rap­presenta la spina dorsale dell'uomo. I due serpenti sono Ida e Pingala (per l'induismo) i due sistemi nervosi (oggi diremmo Vago e simpatico).

Il punto da cui i serpenti partono, con le code che si toccano è Kundalini, nel coccige, la sede dell'energia vitale. Attraverso sette spirali (i sette chakra) i due serpenti si fronteggiano in al­to, ma non si toccano.

Questo simbolo era così noto e venerato nell'antichità da giun­gere intatto fino ai nostri giorni ed è tuttora lo stemma con cui si fregia l'Ordine dei Medici, quello dei Farmacisti ed anche lo squinternato Servizio Sanitario Nazionale, (che necessita vera­mente di un intervento divino...).

Prima ancora di essere venerato dai romani come Mercurio, o dai greci come Hermes, era ben noto come l'Ermete Trismegi­sto (tre volte Grande) a sua volta ereditato dai culti egizi ove ebbe nome Thot.

Toth fu venerato per millenni in Egitto, come il Dio della sag­gezza, della conoscenza, colui che insegnò agli uomini la scrit­tura e tutte le scienze. E' a lui che si attribuisce la redazione della cosiddetta "Tavola Smeraldina" le leggi immutabili della Magia, tuttora insuperate.

Raphael è l'Arcangelo capo delle innumerevoli schiere di Angeli guaritori, forse i più vicini a noi, quelli che potrebbero darci di più. Basterebbe soltanto avere l'umiltà di chiedere il loro intervento, poiché il loro compito, o più rigidamente, la legge a cui obbediscono, è quella di dispensare l'energia risanante. Gli uomini non lo hanno ancora capito, e la preziosa energia che potrebbe aiutarli, rimane quasi inutilizzata, ristagna in vortici violetti fra le mani di queste creature.

Raphael è inoltre il custode della ricerca scientifica, della co­noscenza applicata alla materia. Questo grande Essere conosce cose che agli uomini saranno ancora ignote per millenni. Quando giungerà il momento, farà scendere attraverso le sue legioni, idee ed intuizioni nella mente degli individui predisposti.

Se il cuore e la mente degli scienziati, dei medici, dei ricerca­tori fossero aperti a questa realtà, Raphael potrebbe far con­fluire su di loro quei doni di conoscenza che deve centellinare lungamente. Se proprio è tanto difficile, per gli uomini di scienza, credere nell'esistenza dell'Angelo, provino a lasciare aperto almeno un piccolo spiraglio alla possibilità, alla trascendenza.

Provino almeno ad inviare un sorriso affettuoso, non sprez­zante verso questa grande Energia di potere e conoscenza. Pro­vino nel segreto del loro cuore, dove nessuno viene a puntare l'indice o a deriderli, provino a lasciare una piccola possibilità al meraviglioso e all'imponderabile che, come ben sanno i ri­cercatori, aleggia sempre, inafferrabile, attorno ad ogni micro­scopio...

Appartiene all'Elemento Terra, domina la costellazione zodiacale della Ver­gine e quelle del Toro e Ca­pricorno. Secondo l'astrologia tradizionale, la Vergine è dominata da Mercurio, e sotto questo segno abbiamo i migliori custodi della salute, infermieri, farmacisti, ricercatori scientifici. E' anche il custode dell'in­telligenza, della speculazione scientifica e dell'indagine. Mercurio, nella sua totalità è all'interno del dominio di Rafael, che con­trolla l'energia elettromagnetica, detta anche vitalità eterica o prana.

Le vibrazioni di Rafael hanno un colore violetto, in tutte le sue sfumature. Questo colore deriva dalla mistura di rosso (Michael) e blu (Gabriel), e corrisponde al ruolo di Rafael quale collaboratore di Michael e Gabriel nella creazione del sangue rosso all'in­terno del corpo umano.

Gabriel (1) (10).

Nel nome Gabriel, Kha‑Vir‑El, secondo l'antica pronuncia egiziana, Ga o Ka indicano desiderio, sentimento, ed amore espresso; Bir o Vir indicano l'elemento acqua. Gabriele, infatti, governa l'acqua e i liquidi, che costituiscono i tre quarti del pianeta. Gabriel è il sovrintendente della totalità del regno fisico.

Viene anche chiamato "Eroe di Dio", ed è a capo degli ambasciatori per l'umanità, nonché l'Angelo della Ri­velazione. Maestoso, abbigliato di ricche vesti, nell'icono­grafia cristiana è spesso ritratto in ginocchio di fronte alla Madonna con le braccia incrociate sul petto o con in mano una pergamena, uno scettro o un giglio.

Gabriele è anche il messaggero di buone nuove. Nella tradi­zione giudaica era l'Angelo del Giudizio, ma sotto il cristia­nesimo divenne l'Angelo della Misericordia. Questo dolcissimo Arcangelo Gabriele ha sempre avuto nell'am­bito delle Sacre Scritture, compreso il Corano, il compito di an­nunciatore, messaggero, di divulgatore nei confronti dell'uma­nità bisognosa della Parola di Dio.

Le Scritture però, parlano di ambasciatori diversi, che appaio­no a seconda del tipo di messaggio da portare. Gabriel si mani­festa in prevalenza per annunciare l'incarnazione e la nascita di fanciulli molto speciali. Il suo ruolo è particolarmente legato alla sfera della maternità. Le nascite annunciate da Gabriele non sono mai comuni, av­verranno sempre in un ambito di prodigio, ed i bambini che ne nasceranno, avranno dinanzi a sè un grande compito da svolgere.

Gabriel appare ad Abramo, per annunciargli che Sara sua mo­glie, ormai avanti negli anni e ritenuta sterile, gli darà il figlio che ha atteso invano in tutta la sua giovinezza, e che da questo figlio nascerà un popolo eletto. Sara incredula ride, e l'Angelo la renderà muta fino al mo­mento del parto. Gabriel torna sulla Terra secoli dopo, per annunciare ad una giovane vergine la nascita di un figlio che avrà nome Gesù, una nascita destinata a cambiare la storia dell'umanità, attesa e pro­fetizzata da tutte le Sacre scritture dei secoli precedenti.

Sembra che, oltre al ruolo di annunciatore, Gabriele abbia anche un com­pito importante nella protezione dei fanciulli "speciali" che ha accompagnato dal cielo al ventre delle madri.

Gabriel è il custode della creatività espressa in tutti i campi dello scibile, è colui che apre la mente dell'uomo alla compren­sione del genio e della bellezza, colui che fa "concepire" le idee, poiché a lui attiene tutto quanto concerne il concepimento, sia sui piani fisici che su quelli puramente astratti. Gabriel, agendo attraverso le Legioni dei suoi Ange­li, estende il suo dominio anche su tutto quanto concerne la crea­zione fisica e spirituale di un nuovo essere.

Dal momento del concepimento le sue legioni di Angeli costrut­tori della forma, scendono nella materia; guideranno il proget­to fisico delle cellule che si vanno aggregando nel ventre mater­no per plasmare un uomo. Un'altra creatura delle sue legioni celesti accompagnerà lo spirito che dovrà incarnarsi ver­so il suo embrione fisico. Poi rimarrà tutta la vita accanto al nuovo nato, divenendo il suo Angelo custode. Può anche darsi che il grande Arcangelo entri in gioco "personalmente" per scortare una Grande Entità, se e quando questa dovrà entrare in un corpo fisico per incarnarsi sulla Terra.

Esiste una interessante teoria secondo cui fu lo stesso Gabriel a prendere "possesso" nell'Annunciazione, del corpo di Ma­ria. Questo accadde perchè nessuna creatura umana, per quan­to vergine, poteva avere una vibrazione fisica così alta e pura da reggere l'incarnazione di un Essere così elevato come il Cristo. La vibrazione dell'Arcangelo, si sovrappose a quella del cor­po fisico della fanciulla per tutto il tempo necessario alla gesta­zione, per preparare una struttura adeguata alla divinità che s'in­carnava.

Gli altri comuni mortali, qualunque sia la loro religione, fe­de, razza o colore, siano essi buoni o cattivi, futuri santi o indi­vidui perversi, tutte le creature che sono nate o nasceranno sul nostro pianeta, compiono il loro viaggio dal mondo spirituale a quello fisico guidate dagli Angeli sottoposti a Gabriel e che rimarranno per sempre al loro fianco. Da Gabriel dunque, promanano le sconfinate schiere degli An­geli Custodi, i pazienti aiutanti del genere umano. Creature che aiutano l'evoluzione della nostra specie ma che, a loro volta si evolvono attraverso noi.

Dominatore dell'elemento Acqua, Gabriel estende la sua in­fluenza sul Cancro i Pesci e lo Scorpione. E' collegato alla sfera lunare e all'elemento Acqua del Cancro.

Rappresenta l'acqua della gestazione, in cui si sviluppa il germe divino che s'incarnerà in ogni embrione umano, è l'elemento che fa giungere alla mente umana l'intuizione che porta al colpo di genio ed alla sco­perta scientifica, o alla creazione del capolavoro d'arte.

Anael (1).

E' l'Arcangelo legato alla sfera di Venere. E' colui che ha in custodia tutto quanto esiste di bello e di armonioso. E' l'ispira­tore degli artisti, colui che fa risuonare alle orecchie degli uo­mini più sensibili l'armonia delle sfere perchè venga riscritta sotto forma di musica da ascoltare attraverso gli strumenti del pia­neta Terra. La musica, il colore, la bellezza, I'armonia e la be­nevolenza, saranno i mezzi attraverso cui il genere umano si evol­verà nei secoli a venire.

Allo stesso modo viene influenzata l'arte e la bellezza, soprat­tutto il colore e tutto quanto ad esso è collegato.

L'influenza che l'Arcangelo venusino esercita attraverso i suoi Angeli, sarà sempre maggiore nel corso degli anni, risveglierà nel cuore degli uomini il sentimento di benevolenza. Lo scopo sarà quello di raggiungere l'amore cosmico, che ancora è mol­to lontano dalla sfera della comprensione umana.

La nostra specie, che crediamo così evoluta, osservata dall'Alto appare appena uscita dalla caverna, aggressiva, litigio­sa... Una razza sanguinaria che ancora non ha appreso i sem­plici valori umani della fratellanza e della solidarietà. L'opera di questa cerchia di Arcangeli è ancora molto lunga e paziente...

Anael, appartenendo alla sfera di Venere domina la costella­zione zodiacale della Bilancia e del Toro, ma influenza positi­vamente l'Acquario e i Gemelli.

Samael (1) (10).

Nel corpo materiale vi è un altro Arcangelo, il gover­natore dell'elemento terra: Sham‑A‑El. Sham, significa luce; A, femminilità o materia; El, Dio. La produzione del fenomeno della vita nel regno della materia corrisponde all'opera di tutti gli Arcangeli degli elementi, ma particolarmente del­l'Angelo Samael.

Nella tradizione più rigorosa viene definito "La mano destra di Dio", o anche l'Angelo Punitore in quanto è colui che amministra la giustizia divina, inflessibile nel suo compito. La tradizione astrologica gli attribuisce tutte le doti tipiche di Marte: la forza la combattività il coraggio, la decisione.

E' l'osservatore imparziale delle opere dell'uomo, definito il "Signore del Karma". Da lui promanano le schiere di Esseri che "tengono i registri" annotando lo stato del Karma per sta­bilire quali saranno le prove da riproporre agli umani nelle in­carnazioni future.

Samael protegge dai pericoli arrecati dagli incendi, dalle esplosioni e dalle armi. Dà forza e decisione ai propositi, so­stiene la volontà, protegge (nei limiti del suo ministero e del kar­ma individuale) i condottieri, oggi diremmo coloro che gover­nano le nazioni.

E' il dominatore del segno dell'Ariete.

Sachiel (1).

E' uno degli Arcangeli egoisticamente più invocati dall'anti­chità ai nostri giorni. Rappresenta l'opulenza, la maestà, la ric­chezza, il benessere fisico, il prestigio, il danaro.

Non per nulla l'antica divinità che un tempo ebbe nome Gio­ve, era il più potente di tutti gli dei, colui che regnava sull'O­limpo ed a cui le divinità minori e gli elementi erano totalmente assoggettati.

Sachiel è molto generoso e non disdegna di aiutare gli umani nel raggiungimento del benessere. Comunque svolge questo suo ministero entro i limiti in cui il destino individuale gli permette di intervenire.

Se nel destino di un uomo la ricchezza è ritenuta dannosa per la sua evoluzione spirituale, se la povertà è una prova che deve superare perchè la ricchezza è stata vissuta male in una vita precedente, non vi sa­ranno suppliche né invocazioni che smuoveranno Sachiel o qual­sivoglia Angelo. Nessuno, se non il diretto interessato, con la sua volontà, superando le prove che incontrerà sul suo cammi­no, potrà modificare il proprio destino.

Sachiel ed i suoi Angeli, sono gli attenti dispensatori dell'energia‑danaro poiché il danaro, come il sangue, è una vera e propria linfa vitale. La sua circolazione deve avvenire in mo­do equilibrato, come per tutti i fluidi all'interno del corpo uma­no, senza ristagni, senza carenze e senza emorragie.

Cassiel (1).

Cassiel se­gue con occhio amorevole gli anziani, coloro che come lui, hanno portato avanti il loro compito ed assistono da spettatori e non più da guerrieri, allo svolgersi degli eventi.

Sempre sotto il dominio di Cassiel, denominato anche "An­gelo del Silenzio", troviamo tutto quanto è nel sottosuolo, mi­niere, giacimenti, rocce, argilla, ecc. Cassiel sovraintende al Regno minerale che, silenziosamente ed in tempi lunghissimi, si evolve nella lunga ed incessante marcia "dalle tenebre alla Luce", che del resto è condivisa anche da tutti gli altri Regni, compreso quello umano.

L'Arcangelo Cassiel è il dominatore della sfera di Saturno reggente del segno del Capricorno.

Uriel (1) (10).

Nel nome Uriele, U‑Ra‑El, nell'antica lingua egizia: U sta per spazio e Ra per Sole, ovvero Spazio‑Sole‑Dio ovvero "Luce di Dio", pertanto il compito di Uriel è quello di portare agli uomini la luce della Conoscenza di Dio. E' l'interprete delle profezie, l'Angelo del Giudizio Univer­sale e governa la Legge dell'Ordine e dell'Armonia.

Il suo colore è il bianco argentato e, nel corpo umano, rappresenta l'opera coordinatrice del lavoro fatto dagli Arcangeli Michael, Rafael e Gabriel.

L'abbinamento di Uriel con Urano nella tradizione astrolo­gica è abbastanza recente, poiché anticamente si pensava che i pianeti fossero soltanto sette. Con l'avanzare delle scoperte astronomiche, fu necessario colmare delle lacune. Alcune divi­nità dei tempi passati furono rivisitate e adattate alle nuove co­noscenze. Il dominio del recentissimo Urano gli si attaglia perfettamente.

E' l'Arcangelo reggente della costellazione dell'Acquario, se­gno estroverso e rivoluzionario, destinato ad influenzare l'uma­nità futura. Uriel ben s'addice al governo dell'astrologia e dell'elettronica, tipicamente acquariane.

E' il protettore degli esploratori, degli innovatori e, conside­rato il suo ruolo nei confronti di quelle che sono e saranno le professioni del futuro, potremmo mettere sotto la sua prote­zione anche gli astronauti, che negli antichi testi di magia non potevano essere presi in considerazione.

Uriel ha il controllo sulle forze che presiedono ai bru­schi ed imprevisti cambiamenti, non soltanto nel destino dei singoli individui, ma a livello planetario.

L'Era Nuova, o Età dell'Acquario, è controllata nel suo rapido susseguirsi di eventi, da questo grande Angelo che ha ancora un immenso compito da svolgere nei confronti dell'Umanità.

 

ARCANGELI E ASTRI

Una lunga disputa (1)

C'è sempre stata in tutti i tempi la tendenza di accomunare gli Angeli agli astri, ai Pianeti o alle Costellazioni. Forse perchè l'Angelo, in quanto creatura di luce, proveniente dalle profondità degli spazi celesti, genera nella mente umana questo tipo di associazione.

Nella concezione primitiva dell'universo, nulla potrebbe muo­versi di propria volontà se non spinto o trascinato dalla vo­lontà divina, pertanto i testi biblici parlano a più riprese del mutuo rapporto fra Angeli e astri. Sant'Agostino e San Grego­rio, hanno addirittura dichiarato che: "I corpi celesti si possono consi­derare mossi da creature spirituali che si chiamano Angeli o in­telligenze, o intelletti separati".

Anche Paolo V, scrisse nella sua Bolla: "Non si potrebbe mai esaltare troppo questi Sette Rettori del mondo, rappresentati dai sette pianeti... E' stato di consolazione e di buon augurio per questo secolo che, con la grazia di Dio, il culto di queste sette luci ardenti, di queste sette stelle, sta riguadagnando il suo lustro nel mondo della cristianità".

Forniamo pertanto, facendo riferimento a varie fonti, il nome degli Arcangeli, il pianeta ed il giorno della settimana ad essi correlato.

  Michael:                     Sole                      Domenica,

  Gabriel:                     Luna                      Lunedì,

  Samael:                        Marte                     Martedì,

  Rafael:                        Mercurio                  Mercoledì,

  Sachiel:                        Giove                      Giovedì,

  Anael:                            Venere                     Venerdì,

  Cassiel:                            Saturno                       Sabato,

  Uriel:                              Urano.                                   



GLI ANGELI

Se non diventerete innocenti come fanciulli non entrerete nel Regno dei Cieli.

Gesù, nel Vangelo.

Il risveglio dell'interesse verso gli Angeli (8)

In passato gli Angeli hanno goduto di enorme fortuna, che si è espressa non solo attraverso la riflessione propriamente teologica, ma anche e soprattutto attraverso le leggende, la letteratura, l'arte. Mentre nei tempi antichi, un Angelo era considerato l'incarnazio­ne di Dio, la manifestazione fisica della Sua parola, già nel diciassettesimo secolo, secondo la Chiesa, il ruolo degli Angeli non era più primario per la salvezza dell'uomo, in quanto tale me­diazione era stata ormai definitivamente affidata a Cristo. L'unica funzione rimasta loro era quella di guidarci con la volontà e l'intelletto, dirigendo in maniera invisibile le nostre azioni.

Negli ultimi decenni, invece, sono stati posti tra i ricordi, dolci e nostalgici, dell'infanzia. Pare, quasi, che gli Angeli siano pratica­mente assenti nella teologia del nostro secolo, secondo la quale essi sembrano far parte di quelle mitologie del cristianesimo che vanno eliminate. Per fortuna, in questi ultimi anni si è manifestata una decisa controtendenza: gli Angeli stanno ritornando "alla ribalta" suscitando un appassionato interesse in ogni parte del mondo.

Attualmente gli Angeli costituiscono una delle figure che più di sovente si incontra­no allorché si parla della dimensione divina. Essi, infatti sono gli abitanti del regno intermedio tra Dio e l'uomo, e come tali colmano un vuoto. Va notato che l'esistenza degli Angeli è stata riconosciuta come "articolo di fede" dal IV Concilio Lateranense del 1215.

Gli Angeli, sono comuni alle varie fedi; essi vengono chiamati spesso, anche in Occidente, col nome di "Deva". E' questo un termine che, nella mitologia orientale e in particolare in quella vedica e buddista, designa spiriti benigni, di natura Angelica; deriva dal sanscrito daiva, che significa "risplendente", "essere di luce" e indica la divinità.

Nella cultura orientale ogni cosa, dalla formica alla cascata, da un sasso ad un pianeta, è affidata alla tutela di un Deva, che ne ha curato la costruzione e la mantiene nel tempo. Il termine "Angelo" viene, invece, preferibilmente riservato agli esseri che si occupano dell'uomo. Il loro compito è quello di manifestare, preservare e assecondare l'ordine e il progetto divino che pervadono l'universo: essi sono anzitutto portatori della Legge Suprema e come tali ci seguono, ci custodiscono, ci aiutano.

L'IMPORTANZA DEGLI ANGELI

Un'anima non è mai senza la scorta degli Angeli, questi spiriti illuminati sanno benissimo che l'anima nostra ha più valore che non tutto il mondo.

San Bernardo di Chiaravalle

Gli Angeli sono necessari? (11)

La mentalità moderna sembra incontrare una no­tevole difficoltà ad ammettere l'esistenza e la missione degli Angeli. In genere è portata a vedere in essi la creazione di una mentalità religiosa piuttosto primi­tiva, che sentì il bisogno di introdurre questa credenza per un senso esagerato della trascendenza divina e per un bisogno di protezione di fronte a forze oscure (na­turali, demoniache) da cui l'uomo si sentiva minacciato.

Questa concezione mitica del mondo Angelico sem­bra esercitare un certo influsso anche sui credenti, e ciò in due direzioni opposte. Talora essa alimenta una credenza eccessiva negli spiriti celesti (specie per quello che riguarda i demoni), che tende a forme superstiziose o morbose. Altre volte invece la mentali­tà moderna blocca ogni forma di credenza e, conse­guentemente, di devozione. Nel rapporto con Dio gli Angeli finiscono quindi con l'apparire del tutto su­perflui, se non addirittura di ostacolo.

A ben vedere, quest'ultima è la medesima diffi­coltà che non raramente si osserva nei riguardi della devozione per i santi. Essa può essere risolta appellandosi all'esperienza della natura sociale dell'uomo. Questi ‑ sul piano puramente uma­no ‑ non nasce, non cresce, non matura se non è in relazione con altri uomini, senza la dimensione so­ciale è impensabile quella umana.

Questa considerazione, svela l'importanza della presenza di mediatori tra Dio e l'uomo, quali so­no appunto gli Angeli (e i santi). Essi costituiscono una dimensione sociale soprannaturale senza la qua­le sarebbe impossibile la crescita armonica della personalità religiosa del credente. Infatti, grazie ad essi, noi cresciamo con una coscienza viva della vicinanza di Dio, dell'efficacia della Sua provvidenza, del no­stro inserimento in un ordine di vita che non è pura­mente umano.

Siamo convinti dell'importanza della de­vozione per gli Angeli. In essa ravvisiamo, come già accennato, un potente stimolo capace di renderci fa­miliari le realtà soprannaturali; ciò, in un mondo co­me il nostro proteso soprattutto verso quanto è ma­teriale o puramente umano, costituisce un potente tonificante per la coscienza cristiana. Tale funzione viene poi esercitata sia perché questa devozione co­glie gli Angeli come strumenti di cui Dio si serve per realizzare i suoi disegni salvifici, sia perché li mostra come perfetti adoratori di Dio.

Né è da credere che la devozione verso gli Angeli non sia in sintonia con la pietà cristiana nella quale ‑ come è noto ‑ occupa posizione centrale Gesù, il Figlio di Dio incarnato. La prova più convincente di tale sintonia è il fatto che Cristo stesso, nei momenti decisivi della vita terrena, sperimentò la presenza soc­corritrice degli Angeli e che questi furono gli annun­ciatori della sua incarnazione e della sua risurrezione.

Gli Angeli sono messaggeri di un potere superiore (12)

Gli Angeli, sono messaggeri di un potere superiore. Anche se, fino a questo momento, non siamo stati consapevoli della loro esistenza, del loro influsso benefico determinante sulla nostra vita, essi hanno sempre cercato di aiutarci a trovare le soluzioni migliori ai vari problemi che abbiamo incontrato. Gli Angeli non pos­sono forzare la nostra volontà, possono soltanto suggerirci i comportamenti da seguire.

Gli Angeli, quando prendiamo coscienza della loro presenza, pur lasciandoci liberi di agire, intervengono nella nostra vita pratica quotidiana in modo evidente e reale. Taluni, attraverso l'orazione e la  meditazione, sono persino giunti a udire le loro voci o vederli sotto forma di globi di cristallo che emanano un'intensa Luce Dorata, arricchita dalla sfumatura di colore caratteristica di ognuno di Essi.

Quanti sono gli Angeli? (2)

Il numero degli Angeli è immenso. I testi sacri delle varie religioni, riferendosi a essi, parlano di schiere, legioni, eserciti. Le cifre in proposito sono discordanti: si va da centomila fino ai quarantanove milioni della Cabala ebraica.

L'evoluzione degli Angeli (10)

Un essere umano può cadere molto in basso e soffrire, come il Figliol Prodigo. Ma quando ritorna alla casa del Padre, il suo guadagno è di gran lunga maggiore a quello di un Arcangelo. Poiché l'Arcangelo possiede tutto, meno la facoltà di misurare e confrontare.

Nella parabola del Figliol Prodigo (Luca 15:11‑32), il padre dà al figlio ritornato un anello. Tale anello simboleggia il dominio sul tempo e sullo spazio, un cerchio senza inizio e senza fine (l'eternità). Suo fratello (un Angelo) che mai lasciò la casa del padre, si lamenta che nulla a lui viene offerto, a premio per la sua obbedienza. Ma il dono al Figliol Prodigo è ben meritato, per quanto ha faticato, a lungo e duramente, nel Mondo della materia, dove vi è libertà di scelta e gli errori si pagano in prima persona... magari dopo qualche vita.

IL COMPITO DEGLI ANGELI (2)

Pur essendo così grandi, gloriosi, puri, stupendi che la lo­ro semplice vista (se ci fosse dato di vederli) ci getterebbe a ter­ra, come accadde al profeta Daniele, che pure era uomo santo e virtuoso, essi sono i nostri compagni di servitù e di lavoro, i quali vegliano e difendono anche il più umile tra noi.

John Henry Newman, cardinale inglese.

Compito degli Angeli è quello di manifestare, preservare e assecondare l'ordine e il progetto divino che pervadono l'universo: essi sono anzitutto portatori della Legge Suprema e come tali ci seguono, ci custodiscono, ci aiutano.

San Tommaso d'Aquino, nella sua Summa Theologica, afferma che l'Angelo custode è sempre vicino all'uomo, in vita e durante il passaggio nell'aldilà. Già in precedenza Tertulliano, apologeta cristiano del III secolo, aveva sostenuto che l'anima, giunta nell'altro mondo, "... trasale di gioia nel vedere il volto dei proprio Angelo, che si appresta a condurla nel­la dimora che le è destinata". E' singolare come queste affermazioni trovino riscontro nelle osservazioni fatte da numerosi scienziati contemporanei impegnati nello studio di esperienze di pre‑morte.

Parlando della potenza propria degli Angeli, vale la pena di ci­tare un'affermazione di Emanuele Swedenborg, grande uomo di cultura e scienziato del Settecento, che afferma: "Talmente grande è il potere degli Angeli nel mondo spirituale che, se io dovessi rendere noto tutto ciò di cui sono stato testimone al riguardo, si stenterebbe a credermi. Qualsiasi ostacolo debba essere rimosso perché contrario all'ordine divino, gli Angeli lo abbattono o lo tolgono di mezzo mediante un semplice moto di volontà" (da Cielo e Inferno).

Noi viviamo in un campo di battaglia (13)

Satana e suoi demoni sono riconoscibili dalla discordia che suscitano, dalle guerre che iniziano, dall'odio che causano, dagli omicidi cui danno luogo, dall'opposizione a Dio e ai Suoi comanda­menti; essi si sono consacrati allo spirito di distruzione.

Noi siamo costantemente partecipi della battaglia tra le forze della luce e quelle delle tenebre, ed attualmente essa coivolge più che mai il popolo di Dio. In confronto alla violenza della lotta che si svolge nel mondo spirituale invisibile e che si agita incessante­mente senza tregua intorno a noi, le guerre fra le nazioni sulla terra sono cose da poco. Dove il Signore lavora le forze di Satana contrastano, dove gli Angeli eseguono le direttive divine il diavolo infuria. E tutto questo perché le potenze delle tenebre spingono il loro contrattacco per riprendere le posizioni mantenute per la gloria di Dio.

Se non fosse per le schiere Angeliche, autorizzate da Dio a resistere ai demoni di Satana, chi potrebbe mai sperare di avanzare attraverso le linee di difesa dei malvagi delle tenebre verso il Signore della libertà e della salvezza eterna? Quando afferma che le forze delle tenebre sono inespugnabili, Paolo dice il vero. Ma appena le schiere degli Angeli incalzano per ottenerci la vittoria, le forze delle tenebre si arrendono alla guerra della fede e della luce (2 Cor. 10:4,5).

Gli Angeli ci proteggono e ci liberano (13)

Se ci fossimo aggrappati alla promessa di Dio che i Suoi potenti Angeli sono sempre vicini e pronti ad aiutare, molti degli attacchi che costantemente ci vengono dai nemici di Cristo sarebbero stati resi innocui. Purtroppo invece, la maggior parte dei cristiani trascura di accettare questo fatto che tanto frequentemente viene espresso nella Bibbia. Nei miei viaggi ho notato che più i credenti sono vicini ai principi della fede, più hanno fede negli Angeli. Centinaia di storie ogni anno documentano straordinari interventi divini, Dio usa i Suoi Angeli quali spiriti ministratori.

Gli Angeli di Dio sovente proteggono i Suoi servitori da potenziali nemici. Consideriamo ora un passo biblico. "Il Re di Siria aveva inviato le sue truppe a Dothan per sapere se il profeta Eliseo si trovasse là. All'alba, quando il servitore di questi, tutto eccitato. gridò al suo padrone che tutt'attorno alla città si vedevano punte acuminate di armi, Eliseo lo rassicurò dicendo: Non temere perché quelli che son con noi son più numerosi di quelli che son con loro; quindi pregò Iddio che aprisse gli occhi del suo servo perché potesse vedere le schiere degli Angeli pronti a proteggerli.

Appena Dio l'ebbe esaudito, il giovane "poté vedere sulle alture che circondavano la città cavalli e carri di fuoco". Questo è uno dei passi che mi ha maggiormente incoraggiato e mi ha dato grande sicurezza nel mio ministero" (2 Re 6:14‑17).

Taluni credono fermamente che ogni credente abbia il suo Angelo custode, il cui compito è di vegliare su di lui. Può darsi che questa protezione cominci fin dall'infanzia. Infatti Gesù disse: "Guardatevi dal disprezzare alcuni di questi piccoli; perché io vi dico che gli Angeli loro, ne' cieli, vedono del continuo la faccia del Padre mio che è ne' cieli" (Matteo 18:10).

La caratteristica piu importante degli Angeli non è il potere di esercitare il controllo sulla nostra vita o di rendersi belli, ma quella di operare a nostro vantaggio ‑ la motivazione è il loro inesauribile amore per Dio ‑ e di essere zelanti nell'assicurarsi che la Sua volontà per mezzo di Gesù Cristo, si compia in noi.

Davide dice degli Angeli: "Chi dimora nel ritiro dell'Altissimo alberga all'ombra dell'Onnipotente ... Poiché egli comanderà ai suoi Angeli di guardarti in tutte le tue vie. Essi ti porteranno in palma di mano, che talora il tuo piè non urti in alcuna pietra" (Salmo 91:11-12).

La sorveglianza divina (13)

Gli Angeli non ministrano mai egoisticamente: essi operano in modo che
i credenti vengano fortificati e tutta la gloria vada a Dio.

Ogni vero credente in Cristo si dovrebbe sentire incoraggiato e fortificato dal fatto che gli Angeli vigilano e ci indicano la via. Essi sovrintendono agli eventi della nostra vita, tutelano gli interessi del Signore Iddio, operando sempre per dare impulso al Suo piano e per portare ad effetto il Suo sommo volere per voi. Sono spettatori interessati, dovendo controllare tutto ciò che facciamo, "poiché siamo divenuti uno spettacolo al mondo, e agli Angeli, e agli uomini" (1 Cor. 4:9). Alle potenze Angeliche, Dio ha assegnato il compito di vegliare su di noi.

Il Salmo 34:7 mette in risalto l'insegnamento che gli Angeli ci proteggono e ci liberano: "L'Angelo dell'Eterno s'accampa intorno a quelli che lo temono e li libera". E la stessa idea troviamo riflessa in un canto di Carlo Wesley:

Dovunque andiamo,

  gli Angeli, con vigile cura,

  accompagnano i nostri passi e,

qualunque cosa accada,

  attendono al loro incarico

  e respingono il male.

La grande maggioranza dei credenti può certo ricordare un qualche incidente nel quale ebbero miracolosamente risparmiata la vita, un evitato disastro aereo, un mancato incidente di macchina, un'irreprimibile tentazione. Anche se non furono visti Angeli, la loro presenza potrebbe spiegare la ragione della scongiurata tragedia. Dovremmo essere continuamente grati alla bontà di Dio che, per proteggerci usa questi meravigliosi amici chiamati Angeli.

Nelle Scritture, troviamo molte evidenze che mostrano la sollecitu­dine protettiva che gli Angeli prodigano nel loro servizio terreno a favore del popolo di Dio. Paolo ammonisce tutti i cristiani a rivestire l'armatura di Dio così da poter star saldi contro il male (Ef. 6:10‑12). La nostra lotta principale non avviene contro carne e sangue (potenze soltanto fisiche), ma contro le forze spirituali (sovrumane) della malvagità dei mondi invisibili.

Attualmente Satana, il principe delle forze delle tenebre, fornisce l'impulso a molte sette, ma non alla vera fede, e nel contempo fa sorgere falsi profeti. Pertanto le potenze della luce e delle tenebre sono serrate in un aspro conflitto. Ringraziamo Dio che le forze Angeliche sono sempre in grado di respingere le opere delle tenebre!

Sia dal Vecchio che dal Nuovo Testamento emergono molte esperienze di santi che, stando in prigione, chiesero di essere liberati direttamente da Dio o tramite Angeli che agissero in Suo nome. Tutti coloro che oggi sono prigionieri della depressione possono trovare coraggio nella prospettiva di una pronta liberazio­ne: Dio non fa favoritismi e dichiara che gli Angeli ministreranno per tutti coloro che sono eredi della fede.

Se noi, figli di Dio, riuscissimo solo a realizzare come ci sono vicini i Suoi Angeli, quanta tranquillità e quanta sicurezza avremmo nell'affrontare i cataclismi della vita. E se non abbiamo fede negli Angeli, abbiamone in Dio che li governa, ed allora avremo la pace.

A volte gli Angeli non rispondono... (13)

Noi possiamo anche non essere fedeli a Dio,
ma Lui lo è sempre nei nostri confronti.

Una volta, quando ero in un periodo molto nero, pregavo e pregavo, ma sembrava che il cielo non ascoltasse. Avevo la sensazione che Dio fosse scomparso ed io fossi tutto solo con la mia prova e col mio peso era un momento proprio buio per la mia anima. Scrissi a mia madre; non dimenticherò mai la sua risposta: "Figlio mio, in molti momenti Dio si ritira per mettere alla prova la tua fede. Egli vuole che nell'oscurità tu abbia fiducia in Lui. In questa nebbia dunque, appoggiati alla fede e vedrai che la mano di Dio sarà là".

Fra le lacrime m'inginocchiai ai piedi del letto e sperimentai la travolgente presenza di Dio. Comunque, che intuiamo o sentiamo o meno la presenza dello Spirito Santo o di uno dei santi Angeli, noi dobbiamo sempre essere certi, "per fede", che Dio non ci abbandonerà mai e mai si disinteresserà di noi.

Messaggio di tenerezza

Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che camminavo sulla sabbia accompagnato dal Signore, e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.

Ho guardato indietro ed ho visto che ad ogni giorno della mia vita, proiettati nel film, apparivano orme sulla sabbia: una mia ed una del Signore.

Così sono andato avanti, finché tutti i miei giorni si esaurirono. Allora mi fermai guardando indietro, notando che in certi posti c'era una sola orma... Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita; i giorni di maggior angustia, di maggior paura e di maggior dolore...

Ho domandato allora: "Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con te. Ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori della mia vita?".

Ed il Signore rispose: "Figlio mio, io ti amo e ti dissi che sarei stato con te tutta la vita, e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo, e non ti ho lasciato... I giorni in cui hai visto solo un'orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".

Anonimo Brasiliano


LA FRATELLANZA DI ANGELI E DI UOMINI

Tutti noi potremmo compiere le più grandi scelleratezze se non fossimo prevenuti da un amore più grande della nostra fragilità.

Card. Giovanni Colombo (29)

Geoffrey Hodson (1)

Geoffrey Hodson è forse stato il più grande chiaroveggente dei nostri tempi. Medico, e quindi formato ad una rigida scuo­la scientifica, era dotato della "seconda vista". Lui vedeva le aure, le vibrazioni e le energie variopinte che si librano da ogni cosa, sia dai pensieri degli umani che dalle vallate, dagli alberi e dai fiori. Riportava le osservazioni sulle "cose" che vedeva, con la stessa tranquilla precisione con cui compilava le cartelle cliniche dei suoi pazienti.

Ne sono nati molti libri, in cui viene fatta un'acuta cronaca di decenni di osservazioni e dove vengono riportate le parole ricevute dagli Angeli. In uno di questi testi, Fratellanza di Angeli e di uomini (di cui seguono alcuni brani), si fa sovente riferimento alla necessità di comprendere ed accettare l'esistenza degli Angeli e di iniziare con essi un'opera di collaborazione. La specie umana ha molto da guadagnare da questo interscambio, in tecnologia, conoscenza scientifica e serenità interiore.

Dal canto loro, anche gli Angeli di alcuni ordini compiono la loro evoluzione assieme alla nostra razza. Noi siamo il loro compito, il tramite per la loro crescita. Loro sono il nostro punto di riferimento, il modello, l'esempio da seguire per la nostra evoluzione spirituale, ma noi siamo la strada che essi devono percorrere per crescere...

Lo scopo della fratellanza (3)

Ai Suoi Angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano: ed essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra.

Luca 4:10-11.

Lo scopo ideale di questa fratellanza è quello di porre in stretta collaborazione Angeli e uomini, due rami dell'infinita famiglia di Dio. Scopo principale di tale collaborazione è l'elevazione della razza umana. A questo fine gli Angeli, da parte loro, sono pronti a partecipare nella maniera più stretta possibile ad ogni settore della vita umana che abbia come intento la collaborazione.

Quei membri della razza umana che apriranno il cuore e la mente ai fratelli dell'altra sfera, troveranno una conferma immediata della loro realtà.

Gli Angeli non pongono condizioni e non impongono restrizioni o limiti alle attività e agli sviluppi risultanti dalla collaborazione, supponendo che nessun fratello umano li invochi per tornaconto personale e materia­le. Chiedono l'accettazione del principio della fratellanza e della sua pratica applicazione alla vita umana in ogni suo aspetto.

Chiedono a coloro che volessero invocarne la presenza, di concentrare tutte le loro facoltà sullo sviluppo della purezza, della semplicità, della rettitudine e della neutralità, come pure sull'acquisizione di nozioni relative al Piano Evolutivo del nostro pianeta. In tal modo la base fondamentale di ogni attività umana sarà costituita dagli insegnamenti e dalle dottrine della divina ed antica Sapienza.

Le singole divisioni delle schiere Angeliche, con le quali sarebbe imme­diatamente realizzabile e benefica la collaborazione sono: gli Angeli dell'energia, gli Angeli guaritori, gli Angeli custodi della casa, gli Angeli creatori delle forme (detti anche "costruttori"), gli Angeli di natura, gli Angeli della musica e gli Angeli della bellezza e dell'arte.


CONOSCERE GLI ANGELI

Milioni di creature spirituali si muovono, non viste, sulla Terra, quando siamo svegli come quando dormiamo.

John Milton, Il Paradiso Perduto.

Angeli dell'energia (3)

Gli Angeli dell'energia insegnano agli uomini a liberare i più profondi livelli di energia spirituale latenti dentro di loro e infondono, ispirano e caricano ogni attività umana di quella fiammeggiante ed irresistibile energia che è la loro caratteristica principale. Essi trovano nei cerimo­niali, se adeguatamente svolti, un canale attraverso il quale possono riversare le loro forze ed il loro amore.

Angeli guaritori (3)

Gli Angeli guaritori, con il loro possente capo, l'Arcangelo Raffaele, colmi di amore per i fratelli umani, esercitano continuamente la loro opera. La loro presenza al letto dei malati è una realtà, benché le menti ed i cuori della maggior parte di coloro che si prendono cura dei sofferenti siano chiusi nei loro confronti.

Molti di coloro che soffrono ed hanno sofferto li conoscono bene; stanno a migliaia alle soglie mentali e spirituali di ogni camera di malato, negli ospedali e nelle case, desiderosi di entrarvi. Finora pochi hanno avuto successo: le barriere elevate dalle menti umane sono spesso insormontabili. Anche se essi provassero ad aprirsi un varco con la forza, a dispetto dell'op­posizione, la loro preziosa energia risanante andrebbe perduta, dissipata nello sforzo di vincere la resistenza.

Angeli custodi della casa (3)

Gli Angeli custodi amano le condizioni domestiche degli uomini, deside­rano condividerne le ore di lavoro e di riposo, amano i bambini, i loro giochi e l'atmosfera domestica quando è lieta e serena. Custodiscono le case degli uomini tenendo lontani i pericoli, le contese e le malattie.

Ascoltano le preghiere dei bimbi, alla sera, portandole al Signore e vivificano ogni pensiero benevolo aggiungendovi qualcosa del loro amore e della loro vita. Accompagnano e aiutano un pensiero d'amore e lo riversano, illuminato ed accresciuto, nel cuore del ricevente. Si occupano degli anziani e dei malati; sono sempre pronti a proteggere dai torti, sono felici di recarsi da coloro i cui cuori e le cui case sono aperte per loro, portando, con la loro benedizione, pace e armonia.

Angeli costruttori (3)

Gli Angeli costruttori guidano lo sviluppo evolutivo in ogni modo e, regolandosi in conformità alla legge cosmica, cercano sempre di miglio­rare, perfezionare ed ispirare. Ogni idea di Dio, che appare sulla terra dopo aver attraversato i Mondi sottili, deve la formazione della sua forma fisica agli Angeli costruttori. Lo stesso vale per ogni uomo, pietra, pianta, animale o pianeta dell'Universo.  Per i vari passaggi con cui un uomo viene a nascere sul nostro pianeta si legga il volume ll miracolo della nascita, di Geoffrey Hodson, Edizioni L'Età dell'Acquario, 1993.

Questi costruttori sono ordinati in gerarchie; ognuno di essi lavora al proprio livello, quelli inferiori costruiscono le gemme, quelli superiori le forme esteriori degli Angeli e degli uomini. E' il mancato riconoscimento dell'esistenza e dell'aiuto degli Angeli che in questi ultimi tempi ha reso il parto un evento carico di sofferenze. Quando gli esseri umani invocheranno l'aiuto degli Angeli costruttori, impareranno come dare alla luce i propri figli con gioia.

Questi Angeli, costruttori del corpo fisico umano, hanno come regina una santa Creatura che, mediante i suoi Angeli, assiste non vista e sconosciuta ad ogni parto umano, ma se gli uomini aprissero gli occhi si rivelerebbe.

Da Lei proviene questo messaggio di fratellanza: "Nel nome di Colui che ho generato molto tempo fa, vengo in vostro aiuto. Ho preso ogni donna nel mio cuore per tenervi una parte di lei affinché ciò possa aiutarla nel momento della necessità. Innalzate le donne della vostra razza al rango di regine e per tale regina sia ogni uomo un re; che ognuno onori l'altro ammirando la sua regalità. Fate che ogni casa, per piccola che sia, diventi una reggia; ogni figlio, un cavaliere; ogni bambino, un paggio. Che tutti si trattino l'un l'altro con cortesia, onorando in ognuno le origini regali; perché c'è sangue regale in ogni essere umano; tutti sono figli del Re dei Cieli.

Angeli di natura (3)

Gli Angeli di natura sono innumerevoli, ognuno di essi dimora e lavora nel proprio elemento. Vi sono gnomi, elfi e spiriti fatati, ondine, silfi e creature del fuoco. Gli Angeli di natura si trovano ovunque, negli alberi, nei fiori, nelle nubi ed anche nelle pietre.

La crescita delle messi, dei frutti e dei fiori è sotto il loro controllo. Sono ancora loro che causano terremoti, tempeste e inondazioni, quando gli uomini vivono in modo tale da creare parecchia energia negativa che, in questo modo, viene esaurita ed eliminata.

Se l'umanità invocasse l'aiuto degli Angeli di natura potrebbe imparare come si possa controllare il tempo atmosferico ed i vari fenomeni naturali. Vi sono infatti delle piccole creature (salamandre, ondine e silfi) che rispondono a delle leggi ben determinate. Gesù, ordinando alle acque in tempesta di calmarsi, lo ha chiaramente dimostrato (Matteo 8:26).

Per maggiori dettagli, vedere in Appendice "Due parole sui Regni inferiori".

Angeli della musica (3)

Se volete appellarvi a questi Angeli, dovete elevare la vostra coscienza fino al Mondo della mente, ove sono riposti i poteri e le energie creative, poiché gli Angeli della musica sono incarnazioni della Parola creativa di Dio, espressioni della Sua Voce.

Essi rispondono a miriadi alla Parola Divina. Il loro suono è simile a quello di milioni di arpe e la loro voce è simile alle onde del mare. Dal centro dell'universo, come una possente onda di marea, il loro canto si propaga mentre le schiere di Angeli, una dopo l'altra, rispondono alla Parola divina. Essi cantano e suonano in tal modo dalla nascita alla morte degli universi; sono l'orchestra corale di Dio.

Persino le piramidi (che originariamente erano rivestite di granito bianco dipinto), i templi e i colossi dell'Antico Egitto e dell'America Centrale, non sono stati costruiti, come la storia ci ha sempre raccontato, con gli schiavi e le funi, ma con l'energia del suono.

Anche il Sé superiore di ogni uomo, risponde al canto divino e conosce bene i toni della Voce Creatrice; è come uno strumento musicale in miniatura. Perciò, quando risuona in risposta a tal Voce, riproduce al proprio livello ogni tono ed ogni sfumatura della Sua Voce.

Tutti i movimenti delle stelle, le albe ed i tramonti dei soli, la nascita dei pianeti e la loro morte, l'evoluzione delle razze, le onde che si infrangono sulla spiaggia, l'emersione e la scomparsa dei continenti, lo sciogliersi dei ghiacci polari, il pulsare dei cuori, la germinazione dei semi, tutto ciò risponde al ritmo del cuore pulsante di Dio. Questo è il tema della canzone cantata dagli Angeli della musica.

Per completare la loro opera, questi Angeli hanno bisogno che l'uomo risponda alla loro parola, riflesso di quella divina. Solo in questo modo il Piano di evoluzione del nostro pianeta potrà svolgersi come previsto. Più uomini risponderanno alla Volontà divina e più si avvicinerà il tempo in cui vi sarà un mondo molto, ma molto migliore di quello attuale.

Angeli della bellezza e dell'arte (3)

La Bellezza non è stata generata né può morire perché è eterna. In ogni cosa bella troviamo perciò un riflesso della bellezza perfetta dell'As­soluto.

Gli Angeli della bellezza, cercano di modellare la forma di tutte le cose affinché, sempre più, risplenda in esse la grazia divina. Come gli Angeli della musica sono la voce di Dio, questi Angeli sono la Sua Mano, la mano con la quale dipinge sulla tela dell'universo il quadro della Sua visione.

Ogni volta che l'uomo aspira al Bello e tenta di modellare, dipingere o creare secondo ciò che di più elevato può immaginare, rende se stesso simile agli Angeli della Mano Divina e per un certo tempo il loro ritmo diviene il suo. Se li chiamasse, essi verrebbero a lui, donandogli le loro visioni ed il loro genio del colore e della forma. Essi introdurrebbero nella sua mente teorie nuove e nuovi ideali; in queto modo verrebbe vinta la tendenza a seguire delle regole ed il genio creativo potrebbe disporre di una completa libertà.

Invocate questi Angeli nelle vostre scuole d'arte, invitateli ad aiutarvi! Ogni bruttura sarà bandita e tutto il mondo sarà più bello. Nel loro messaggio si dice che la Bellezza dovrebbe essere vista come una virtù ed ogni bambino dovrebbe vedere fin dalla nascita, nel limite del possibile, soltanto ciò che è bello, grazioso e delicato.

La bellezza è l'anima di tutte le cose naturali ed è nascosta in ogni virtù, specialmente nell'amore. Non vi occorre altra norma, altra legge, né esiste altra virtù grande come l'amore del Bello poiché la bellezza è l'essenza di tutto.

Ogni cosa che fate, dovrebbe essere esaminata con questa domanda: "Sarà bello il risultato?". Questo è l'ideale secondo il quale un uomo dovrebbe valutare il proprio comportamento.

Benvenuta sia allora per i continenti, le nazioni e gli uomini, la presenza di questi Angeli, poiché colmeran­no di bellezza i vostri Mondi del sentimento e del pensiero. Poeti, pittori, scultori e danzatori nasceranno in ogni famiglia finché il mondo stesso diventerà un grande e fantastico studio d'arte.

In passato, specialmente in Atlantide, gli Angeli insieme ai Mae­stri  di Saggezza(*), avevano già comunicato a quegli uomini che si erano disciplinati (discepoli) la scienza dell'armonia, ed insieme a lo­ro avevano costruito città e monumenti di una bellezza stupe­facente.

Con la collaborazione Angelica costruirete città più splendide di quelle della Grecia antica poiché sarete la Grecia reincarnata. Voi vi siete evoluti da quel tempo; anche gli Angeli che insegnavano allora sono cresciuti ed insieme potrete riempire il mondo di città splendide come non mai. Potrete modellare i pensieri ed i sentimenti; costruirete una razza simile agli dei per forza e bellezza; le schiere Angeli verranno per aiutarvi in questo compito.

Questa è la visione del futuro in cui i figli di Dio, Angeli e uomini, si uniranno in fraterna collaborazione: un futuro di illimitate possibilità di splendore, per la realizzazione del Piano divino.

(*) I Maestri di Saggezza;: sono uomini che hanno raggiunto un grande sviluppo spirituale e non hanno più la necessità di rinascere in un corpo fisico, con essi vi sono anche alcuni Grandi Esseri che provengono da altri pianeti.

 

LA COLLABORAZIONE ATTIVA (1)

Non vi fate illusioni, non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà ciò che avrà seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. E non stanchiamoci di fare il bene, se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo.

Galati 6:7.

In questa nostra epoca oscura di massacri, di odio, di consumismo sfrenato che è il risultato di un egoismo senza fine, si sta già occultamente spianando il cammino per avviare la collaborazione fra gli Angeli e gli uomini. Sarà questo il compito più importante a cui entrambi dovranno lavorare di comune accordo nell'Era Nuova, o Età dell'Acquario, che pare iniziata da qualche decennio.

Su tutto il pianeta, con modalità diverse a seconda del di­verso livello di comprensione umana, gli Angeli fanno risuo­nare nei piani della coscienza umana, la delicata nota del loro ri­chiamo. Infatti nel frastuono delle metropoli, nel silenzio dei templi, nelle scuole, nelle officine, ovunque vi siano esseri umani, è sempre maggiore il numero di coloro che riescono a percepire il richiamo di questi fratelli invisibili.

L'istruzione notturna (1).

Per molti il messaggio Angelico viene percepito durante il sonno, quando da ogni angolo della Terra migliaia di uomini e donne vengono radunati nelle "Aule Notturne di Apprendimento", per essere istruiti sui misteri della Natura ed il Piano di evoluzione. Quasi nessuno al risveglio ricorda ciò che ha appreso nella notte, questa è la regola. Pertanto, con la mente libera da condiziona­menti o ricordi, ciascuno può lavorare al Piano con i suoi mez­zi, piccoli o grandi che siano.

La selezione in "classi di apprendimento" viene effettuata su tutto il pianeta, fra uomini e donne di ogni età, dai bambini agli anziani. Non viene tenuto conto del livello di cultura né della condizione sociale. Viene piuttosto esaminata l'aura degli individui, scegliendo quelli che offrono parte della loro vita per un servizio disinteressato ai loro simili.

Dall'alto ci osservano e ci valutano, ed ognuno di noi può essere utile per gli imperscrutabili scopi dei Maestri. Spesso personaggi imprevedibili, cui nessun umano darebbe credito, fanno parte attiva del Piano, come altri che, apparen­temente ci sembrano più predisposti. La valutazione dei Maestri non è certo quella degli uomini... non vengono richiesti eroi, bensì esseri umani con nobili intenzioni ed altrettanta buona volontà.

Affinchè gli Angeli possano lavorare nella nostra dimensione ed accelerare la nostra crescita evolutiva non servono molte co­se. Sono solo alcuni i requisiti fondamentali per collaborare, e tutti li possediamo: uno in particolare li aiuterà ad avvicinarsi a noi: la nostra serena fiducia sulla Loro reale esistenza.

E' necessario creare un ponte fra noi e loro, e vedre­mo che, una volta iniziata la costruzione dalla nostra parte, li troveremo subito pronti a collaborare.

Un altro importante requisito, è quello di avere ben chiaro nella mente che queste crea­ture non sono innocui compagni di gioco con cui trastullarsi. La loro affettuosa disponibilità nei nostri confronti non deve farci dimenticare che gli Angeli rappresentano sempre e comun­que una enorme Potenza. Chi di noi sarebbe così sconsiderato da maneggiare dei cavi di alta ten­sione senza avere la necessaria esperienza?.

No alla medianità (1)

Il nostro lavoro di ricerca e di collaborazione, non deve MAI sconfinare, in nessun modo, nella medianità. Questo fenomeno, infatti, rappresenta l'orlo di un baratro in cui luce e tenebra si confondono. Nella collaborazione con le schiere celesti non si deve mai ricorrere a mezzi pericolosi come la condizione di trance ad ogni livello, la telescrittura ed il ricevimento di messaggi medianici, o altre simili manifestazioni.

Scrittura ispirata e scrittura automatica (14)

La scrittura ispirata è più antica della Cristianità stes­sa e, in pratica, tutte le comunità religiose, di qualsiasi fede esse siano, hanno familiarità con essa in un modo o nell'altro. Essa non deve essere confusa con la scrit­tura automatica, essendo quest'ultima di tipo negativo, ovvero una scrittura nella quale, da una certa presenza disincarnata, viene usata la mano piuttosto che la men­te. Poiché le persone che esercitano la scrittura automa­tica sono generalmente inconsapevoli di quello che stan­no scrivendo, la loro facoltà critica è sospesa e sono quin­di alla mercé dell'entità che scrive attraverso di loro.

Questo non è il caso della scrittura ispirata, in cui il ricevente è completamente consapevole, conosce l'argomento di cui scrive, ed è, quindi, in grado di giudicare quando la tra­smissione è affidabile e quando non lo è.

Il miglior rapporto con gli Angeli (1)

La collaborazione con gli Angeli è tutt'altra cosa, infinitamente lontana da questi ingannevoli espedienti. Il rapporto che deve essere auspicato, non è tanto quello di entrare in contatto con gli Angeli individualmente e fisicamen­te, quanto venire da loro istruiti ed educati (anche inconscia­mente) circa la scienza del suono, del colore, dell'armonia, del­la guarigione e del rituale.

Se vi è chiaro questo concetto, proseguite serenamente con la lettura, se pensate di poter sovrapporre attitudini e pratiche medianiche al lavoro da svolgere con gli Angeli, è meglio chiu­dere queste pagine e dedicarvi a qualche altra attività meno pericolosa. Pericolosa per voi, naturalmente.

Mi permetto di ricordarvi, che entità oscure sono sempre all'ascolto di ogni richiesta umana, e leggono perfettamente nella mente e nel cuore di ogni individuo. Se trovano una zona d'ombra do­vuta ad egoismo o ambizione o secondi fini, s'insinuano abil­mente con aspetti rassicuranti e voci flautate. Vi rammento anche che, alle Creature del Mondo astrale, non possiamo nascondere nulla, nel bene e nel male...

 

COME CONTATTARE L'ALLEATO CELESTE?  (2)

Divina presenza in me, possa la tua saggezza dirigere le mie azione, il tuo amore guidare i miei pensieri, la tua luce illuminare il mio cammino. Avvolgimi nella tua radiosa presenza ora e sempre. Amen.

Uomini e Angeli sono divisi ma uniti, vivono in mondi paralleli e complementari: questi esseri di luce, che crediamo tanto lontani, in realtà ci sono molto vicini.

Scrisse sant'Agostino, uno dei grandi Dottori della Chiesa, vissuto nel V secolo: "Di ogni cosa visibile in questo mondo si occupa un Angelo. Gli Angeli sono spirito, ma non è il fatto di essere spiriti a renderli Angeli. Divengono Angeli quando vengono mandati. Il nome Angelo, infatti, si riferisce alla loro funzione, non alla loro natura. Se chiedete il nome di questa natura, allora è spirito; se chiedete il loro ruolo, allora è quello di Angelo, che vuol dire messag­gero".

Ogni individuo ‑ credente o ateo, buono o cattivo che sia ‑ ha accanto un'entità invisibile, di natura spirituale, dotata di eccezionale intelligenza e di straordinari poteri, perché porta in sé una parte del­l'energia divina che anima la creazione e che viene messa a dispo­sizione del suo protetto.

Gli Angeli possono entrare in contatto con gli uomini sotto svariate for­me e diversi modi: generalmente lo fanno fornendo l'idea giusta  per la soluzione di un problema, l'ispirazione per un'opera d'arte o la scelta di un comportamento. Assai raramente si presentano sotto le vesti di persone comuni o come figure di luce.

Cerchiamo ora di capire qual'è la natura e quali sono le caratteristi­che del nostro rapporto con l'Angelo custode. Per cominciare, sembra proprio che la sua presenza e la sua assi­stenza non siano qualcosa in più, qualcosa di cui si possa, volendo, fare anche a meno.

Nella sua autobiografia Carl Gustav Jung afferma di aver rilevato, attraverso l'esame di migliaia di pazienti assistiti nella sua lunga carriera di psicologo, che oltre il novanta per cento della sofferenza psicologica è imputabile a carenze spirituali. Non è vero dunque che i beni materiali, la ricchezza e il successo riempiano la vita; per es­sere veramente e intimamente felice l'uomo ha bisogno di ben altro, ha bisogno del pane dello spirito. Lo afferma anche Gesù: "Cercate prima il regno e la giustizia di Dio e tutte le altre cose vi saranno da­te in sovrappiù" (Matteo 7:33).

Disse una volta Albert Einstein: "Ogni essere umano è parte di un insieme chiamato Universo. Egli sperimenta i suoi pensieri e i suoi sentimenti come qualche cosa di separato dal resto: una specie di illu­sione ottica della coscienza. Un'illusione che diventa una prigione. Pertanto, per vivere sereni, dobbiamo cercare di liberare noi stessi da questa prigione allargando il nostro circolo di comprensione e conoscen­za, sino a includervi tutte le creature viventi e la natura intera nella sua bellezza".

La svolta culturale del nostro secolo, avviata da Einstein con la scoperta del principio di relatività, ha mostrato come ciascuno di noi non è affatto isolato dagli altri, ma è parte indispensa­bile dell'umanità, che si può considerare come il corpo vivente composto da "miliardi di cellule", ovvero quanti sono gli esseri umani.

Tornando all'Angelo custode, abbiamo visto che è un messaggero della divinità: suo compito principale è quello di creare un ponte con Dio e di indicare all'individuo, pur nel rispetto della sua libertà, la strada che conduce alla Divinità. Egli, passo, passo, segue l'uomo nella sua esistenza, lo guida, lo illumina e lo protegge nelle avversità.

Molti sostengono che la vera funzione dell'Angelo, più che protetti­va nelle piccole e grandi difficoltà della vita, debba essere illuminante: l'Angelo cioè rappresenterebbe per l'uomo una guida spiri­tuale, che lo indirizza in senso morale e lo aiuta nella sua evoluzio­ne spirituale, in una lunga spirale di perfezionamento progressivo, secondo una creazione che continua incessantemente in tutto l'Universo.

Alcune utili indicazioni (2)

Se noi non riusciamo a "essere", cioè a essere noi stessi, genuini, di­sponibili verso gli altri e aperti al mondo, è assurdo pensare di en­trare in contatto con i Mondi Spirituali. Per questo è importante anche lo stile di vita. Non solo quando tentiamo di metterci in comunicazione con gli Angeli, ma in ogni momento dobbiamo cercare di essere padroni di noi stessi, delle nostre emozioni, dei nostri impulsi.

Dovremmo riuscire a ritagliare in ogni nostra giornata, per quanto è possibile, lunghi momenti di tranquillità, di rilassa­mento; coltivare il silenzio, soprattutto quello interiore.

Dovremmo riuscire a essere più disinteressati e non dimenticare mai che siamo l'infinitesima parte di una realtà collettiva e unitaria chia­mata umanità e che ci realizziamo pienamente come individui solo quando siamo in relazione con gli altri e soprattutto quando operiamo in favore degli altri senza aspettarci nulla da loro. Ottima cosa sarebbe quindi, quando ci si rivolge all'Angelo, prega­re anche per il "prossimo" e per le sue necessità.

Un modo, estremamente importante, per comunicare con l'Angelo è la preghiera, una preghiera espressamente concepita per lui e a lui indirizzata.

Per cominciare, ricordiamo la famosa preghiera della Chiesa catto­lica "Angelo di Dio, che sei il mio custode", che i più hanno appre­so sin dalla prima infanzia e che poi forse hanno finito col dimenti­care. Ma vi sono tantissime altre preghiere (si veda il capitolo "Preghiere e Invocazioni"), formulate da varie e antichissime tradizioni, indirizzate ad Angeli diversi e riferite ai differenti bisogni e circostanze del­la vita.

Le preghiere spontanee sono di certo migliori, innanzitutto perché sgorgano dal cuore e poi perché in esse appare una forte  partecipazione che si spinge oltre ogni for­mula standardizzata. Non importa se le parole appaiono inadeguate, le richieste banali e le espressioni ripetitive: ciò che conta è che nella preghiera si ponga se stessi, la propria mente ed il proprio cuore.

Va chiarito a questo punto che il culto dell'Angelo custode è qualcosa di as­solutamente diverso dal culto verso la Divinità, quale che sia la re­ligione praticata; l'Angelo è un amico, una guida che l'Essere su­premo ha posto accanto all'individuo, per aiutarlo nella sua vita quotidiana; con lui quindi vi è un rapporto di fraterna amicizia.

E' proprio in quest'ottica cameratesca, che occorre muoversi, con l'intento di dimostrare all'Angelo i più sinceri e profondi sentimenti, nella convinzione che tutto ciò renderà più facile lavorare con Lui.

L'utilità di un gruppo di preghiera (2)

Molti ritengono opportuno organizzare degli incontri di gruppo (costituiti in genere da poche persone), con l'intento di meditare e pre­gare. Questi atti, condotti in comune, producono quantità eccezionali di energia e aiutano ciascuno dei partecipanti a procedere sul cammino del miglioramento e della consapevolezza. Le riunioni possono essere anche di breve durata: quello che conta è l'intenzio­ne e l'intensità della partecipazione.

I componenti del gruppo si dovrebbero consultare preliminarmente per accordarsi sullo scopo (iniziative, finalità generali, situazioni, persone) verso cui indirizzare il flusso di energia che verrà prodotto. Nella riunione si procederà raccogliendosi in silenzioso raccoglimento o meditazione; verranno poi rivolte le preghiere e le richieste di intervento. Per terminare è bene recitare una preghiera di chiusura (vedere il capitolo Preghiere e Invocazioni).

Perché non approntare un piccolo altare? (2)

Gli antichi professavano un fervido culto verso i Lari o Penati, sorta di divinità domestiche, che seguivano e guidavano la famiglia in ogni momento dell'esistenza: erano l'equivalente dei nostri Angeli di oggi. Anche i nostri antenati veneravano questi esseri protettori: a essi ri­servavano un piccolo altare in un angolo della casa, elevavano pre­ghiere al mattino e alla sera, brindavano durante i pasti, offrivano primizie di frutta e fiori. In occasione di un trasloco, dopo aver pu­rificato il nuovo alloggio, la prima cosa che veniva sistemata con grande solennità era appunto l'altare domestico.

Una reminiscenza di questi riti antichi è presente ancora oggi tra noi, anche se si è perduta la consapevolezza originaria: quando i muratori, impegnati nella costruzione di una nuova casa, sono giun­ti a completare il tetto, celebrano l'avvenimento issandovi dei rami d'albero o una bandiera, versando del vino da un fiasco e infine brindando. Cambiano i simboli, ma il significato è sempre quello: consacrare il nuovo edificio, invocando la benedizione su esso e su quanti an­dranno ad abitarlo.

Le diverse tradizioni concordano nell'affermare che queste creatu­re celesti amano sentirsi ospitate presso gli uomini di cui hanno responsabilità. Per questo è opportuno preoccuparsi di riservare all'interno della casa un luogo destinato al proprio Angelo e solo a lui. E' sufficiente uno spazio, anche piccolissimo, dove colloca­re un piccolo altare, vi potremmo porre un'immagine che in qualche modo evochi l'essenza Angelica. Ciò risulta gradito all'Angelo ed utile per la nostra concentrazione.

Può essere sufficiente anche una pianta, o un semplice fiore, che si avrà cura di sostituire ogni giorno, in modo che sia sempre fresco; indipen­dentemente da cosa si sceglie, l'importante è che sia chiara l'intenzione di dedicarlo all'Angelo. Anche il semplice pensiero che un determinato luogo della casa è dedicato a Lui basterà per segnalargli la nostra disponibilità, il nostro amore e il nostro desiderio di lavorare con Lui. Ed Egli, di certo, non deluderà le nostre aspettative.

Al mattino prima di iniziare la giornata, ed alla sera prima di coricar­si occorre sostare brevemente dinanzi al Suo angolo, elevandogli una preghiera e pensandolo intensamente. In quell'occasione, volendolo, è possibile anche accendere dell'incenso benedetto(*) o una candela, come simbolo della propria intenzione.

In rapporto all'intensità della partecipazione e al fervore della pre­ghiera si creerà un flusso di energia positiva tra l'Angelo e chi lo in­voca, e questa energia potrà essere riversata, secondo i propri desi­deri, su se stessi o, meglio ancora, sulle persone che stanno a cuore o che si ritiene ne abbiano maggiore bisogno.

* Nota sull'incenso.

Suggeriamo a chi desidera bruciare dell'incenso, di usare quello in grani oppure i bastoncini di sandalo. Sconsigliamo tutte le altre forme di incenso in quanto, non essendo puro, produce delle vibrazioni assi basse e pertanto altamente sconsigliabili.

La "disidentificazione" (2)

Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Dio.

Matteo 5,8.

La prima cosa da fare, per una vita migliore, è quella che il grande saggio indiano Krishnamurti ha chiamato "disidentificazione".

Praticamente in ogni momento della vita, la nostra mente è occupata da mille pensieri, sostenuti da fantasie, sentimenti, sensazioni. A volte sono pensieri che ci gratificano e che sollecitano il nostro narcisismo, per esempio quan­do riteniamo di essere i più bravi, più belli, più intelligenti, e che il mondo non possa fare a meno di noi. Altre volte si tratta di pensieri negativi, che derivano da un eccessivo attacca­mento alle cose, da una esagerata importanza attribuita ai nostri im­pegni quotidiani, ma possono essere anche dovuti a timori, preoccupazioni, angosce, problemi di salute: tutte cose che ci tolgono la serenità.

Talvolta il no­stro essere è anche coinvolto in realtà che non ci appartengono, che pro­vengono dall'esterno, magari banalità, che però ci invadono, ci in­fiacchiscono e ci involgariscono: accade sempre più spesso a chi, per esempio, è succube della televisione o dei videogiochi. Ebbene, tutti questi ele­menti sono altrettanti ostacoli che disponiamo attorno a noi e che, oltre ad alterare e mortificare il nostro "sé" più autentico, impedi­scono ogni avvicinamento e ogni contatto con altre dimensioni.

L'antidoto a tutto ciò è la disidentificazione, un'operazione al tempo stesso semplice e complessa. Nell'arco della nostra attività quotidiana dobbiamo riuscire a trovare un momento, anche solo di un quarto d'ora (magari alla fine del­la giornata), in cui, per così dire, spegniamo gli interruttori, stac­chiamo gli innumerevoli fili che ci legano alla realtà circostante e riusciamo a ritrovare noi stessi, gli aspetti più veri del nostro io: è il momento della meditazione, di cui appunto la disidentificazione co­stituisce la premessa.

Occorre cercare un luogo appartato, silenzioso, immerso nella penombra, dove raccogliersi in solitudine; è un silenzio esteriore, che tuttavia conci­lia in modo profondo quello interiore. Diceva a tal proposito Gesù: "Quando preghi, entra nella tua cameretta e chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto. E il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà" (Matteo 6:6).

Bisogna sedersi in posizione comoda, col busto eretto ma coi mu­scoli rilassati, senza tensioni, perché il disagio del corpo finisce per soverchiare e distogliere la nostra mente. Una posizione comoda, ma non abbandonata, perché altrimenti si spegne l'attenzione e sopravvengono pigrizia e sonnolenza. I piedi saranno saldamente appoggiati sul pavimento, per raccogliere le forze che provengono dal­la terra ed il busto sarà in posizione eretta, perché la verticalità favori­sce la canalizzazione delle energie da e verso l'alto.

Con gli occhi chiusi ascolteremo il nostro respiro; la nostra mente, come normal­mente accade, sarà attraversata da mille pensieri: noi non ci leghe­remo a nessuno di essi, li lasceremo entrare e uscire, scivolare via come la corrente di un placido fiume. In questa atmosfera, i nodi e le tensioni che sono dentro di noi, che ci condizionano e ci opprimono se ne andranno uno a uno, come foglie trascinate da quel fiume. Poco alla volta in noi si formeranno degli spazi vuoti che tenderanno ad ampliarsi sempre più, degli spazi di tranquillità e di pa­ce, simili a piccoli laghi di acqua chiara.

Ecco, siamo riusciti a fermare il lavorio incessante della mente, ad  espellere le preoccupazioni. Ora siamo come dei vasi di cristallo, accuratamente svuotati e ripuliti e pronti a essere riempiti da una nuova linfa, da un'acqua di vita che qualcuno verserà. E' il momen­to in cui abbiamo la predisposizione a conoscere altre realtà o recitare una preghiera con tutto il nostro cuore.

 

GUARIRE CON GLI ANGELI (20)

Il desiderio del nostro Angelo Custode di venirci in aiuto è assai più grande di quello che noi abbiamo di essere aiutati: è l'obbedienza che Egli deve al compito che Dio gli ha affidato.

                                   San Giovanni Bosco.

L'aiuto degli Angeli Guaritori, sotto le guide dell'Arcange­lo Raffaele, loro Capo, può essere ottenuto con la preghiera per tutti coloro che soffrono. Gli ospedali e le case di cura, potreb­bero essere piene di Angeli col potere guaritore, se l'uomo vo­lesse solo spiritualizzare la sua arte di guarire ed invocare regolarmente l'aiuto spirituale ed angelico per la guarigione degli ammalati.

Se la mentalità umana potesse solo aprirsi a questi fatti, l'Angelo accanto al letto di dolore potrebbe diventare una più viva e maggiore realtà, sia in una casa privata come nei nostri grandi ospedali e tutto il lavoro di guarigione e di ricerche mediche potrebbe ricevere un fortissimo impulso, se chiamassimo l'Ar­cangelo Raffaele ed i suoi eserciti tra di noi, per assisterci nelle cure degli ammalati e nelle ricerche mediche.

La preghiera, "Possa il potere salvifico di Cristo Signore scen­dere su... (nome e cognome) e gli Angeli della Guarigione abbiano misericordia di lui", detta con profonda convinzione, riesce sempre a portare aiuto ad un ammalato.


Imparate l'arte di amare (20)

E' molto importante pregare per gli altri, perché quando pregate per qualcuno, un Angelo andrà a sedersi sulla sua spalla.

La Vergine Maria ai bambini di Medjugorie.

Imparate l'arte di amare, perfezionate quel potere sino a diventare grandi artisti, geni d'amore. Lo scopo del vostro lungo pellegrinaggio attraverso il tempo e lo spazio fu per farvi acquisire il supremo compimento dell'amore. Come animali prima e selvaggi poi, avete desiderato; come uomini moderni avete imparato finalmente ad amare, ma il vostro amore è ancora macchiato di desiderio. Come superuomini, il vostro amore fluirà libero di ogni pensiero egoista, puro dalla più lieve traccia di desiderio.

Comin­ciate perciò il compito di perfezionarvi nel potere dell'amore. Rinunciate all'amore che cerca di possedere e di trattenere, ed in quella rinunzia nascerà un nuovo amore. Cupido, il figlio di Venere, non vi trafiggerà mai più con le frecce del desiderio. Nei vostri cuori potrà nascere il Cristo Bambino, con le mani vuote, ma capaci di aprire la porta alla grandezza dell'Amore divi­no. In questo modo le sorgenti di tenerezza e di compassione scaturi­ranno nella vostra anima e spargeranno la guarigione e la salvez­za nel mondo.

Allora, miei cari fratelli umani, vi sarà data la possibilità di vederci faccia a faccia. Indi, potremo lavorare insieme per compiere la volontà di Colui che sostiene il nostro Universo, con i suoi numerosi corpi celesti, per mezzo dell'inesauribile abbondanza del Suo Amore.

Eliminate gli attaccamenti ed i desideri materiali, purificatevi l'anima, poi chiamate l'aiuto degli Angeli in nome di quell'amore puro e senza egoi­smo. Ogni lavoro che intraprenderete, se motivato dall'amore, e con gli Angeli al vostro fianco, non potrà essere che benedetto. Non vi è nessuna forma di sofferenza che non possiate alleviare, nessun male che non vi sia possibile far scomparire, nessuna oscurità ove non si possa portare luce con la magia dell'amore pura, combinata con l'aiuto angelico.

Con questa conoscenza potrete combattere ogni male, poiché innanzi al Potere che essa conferisce, ogni male viene dissolto. Disse Gesù: "E conoscerete, e la verità vi farà liberi" (Giovanni 8:32).

Curate i sofferenti di cui è pieno il vostro mondo, non arretrate innanzi al dolore, né esitate a chiamarci al vostro fianco.  Nonostante la profondità dell'angoscia, per quanto turpe sia il peccato e la vergogna, l'unione del nostro Amore e Potere basteranno a scacciare il dolore ed illuminare l'oscurità.

Coloro che intendessero rispondere a questo invito, dovrebbero organizzarsi in gruppi e, col pensiero concentrato ed una ferma volontà, invocare gli Angeli in mezzo a loro. Illuminati dal­l'amore di Dio ed uniti dalla volontà di servire, potremo lavorare assieme, onde scacciare le tenebre, espellere tutti i mali, guarire ogni malattia e distruggere l'ignoranza, portando la Luce della sapienza nel cuore e nella mente degli uomini. In questo modo potremo purificare l'atmosfera di ogni città, affinché ogni bimbo che nasce possa crescere in un mondo di luce.

Non dovete temere per il risultato; scacciate dalle vostre menti ogni dubbio circa la nostra esistenza ed il nostro potere di aiutarvi.

Presto avrete prove del potere e dell'efficacia di ogni lavoro di amore che uomini ed Angeli intraprendono in mutua cooperazione. Non indugiate, il tempo è maturo per principiare il nostro lavoro in comune. Radunatevi, con forte intento di mandare possenti effluvi di benedizione e di amore verso quelle persone che cercate di guarire, quei luoghi che volete purificare ed illuminare.

Seduti in circolo, cercate di centrare i vostri pensieri finché vi sentirete uniti con i vostri Fratelli Angelici. A questo punto, elevate la vostra coscienza ed invocate il potere e la benedizione del Signore d'Amore, dicendo queste parole:

"O Santo Signore di Amore, Istruttore degli Angeli e degli Uomini! Invochiamo il Tuo grande potere, in tutto il Suo splendore; il Tuo amore imperituro, in tutta la sua potenza; la Tua sapienza infinita, in tutta la sua perfezione, affinché possano fluire attra­verso di noi con un'energia irresistibile su questa casa (o il nome di una persona). Innanzi alla viva corrente del Tuo irresistibile potere le tenebre si squarceranno, saranno cambiati i cuori degli Uomini ed essi cercheranno e troveranno il sentiero della Luce, Amen".

Mentre scende il Suo glorioso potere, proiettatelo con tutta l'energia e la concentrazione della vostra volontà, sul luogo o sulla persona che cercate di aiutare. Poi, volgendovi agli Angeli, dirigeteli con il pensiero in modo che operino per la causa comune per cui furono invocati.

Vigilate attentamente contro l'illusione apparente di suc­cesso o di insuccesso. Pensate solo al lavoro; siate perfettamente impassibili ai risultati che produrrete. Cercate di formare gruppi di persone adatte per il comune servizio: con cuore generoso; menti calme e spassionate; emozioni perfettamente control­late, e corpi pulitissimi in buona salute.

Se qualcuno tra voi si mostra indiscreto, occorre espellerlo subito dal gruppo, per tema che il valore del nostro lavoro possa essere deteriorato. Vi è un gran potere nel silenzio; perciò deve essere una delle virtù essenziali in coloro che desiderano partecipare al nostro lavoro. Sia tutto il vostro lavoro impersonale, e se qualcuno pensa di brillare più dei suoi fratelli, ossia di avere maggiore potere, o di essere orgoglioso del posto che occupa, che venga espulso dal gruppo, per timore che il lavoro possa venire danneggiato per mancanza di unità; poiché l'unità è veramente il cuore e l'essenza del potere con cui lavoriamo.

Salvaguardando in questo modo i nostri lavori, inizieremo a stabilire una nuova Era sulla Terra; un'Era gloriosa fin dall'inizio e destinata, nel tempo, a raggiungere uno splendore ed una bellezza al di là delle vostre più grandi aspettative.

Se volete portare conforto ad un'anima che piange, dirigete su quell'anima un flusso di Luce, Vita e Potere, che porterà nella sua mente uno stato di gioia. Vogliate che quella gioia scenda nel­la sua mente, nel cervello e nel cuore, in modo che una viva corrente di amore possa penetrare nella sua anima afflitta e scacciarne il dolore.

L'infelicità e l'inutile tristezza si cambieranno in beatitudine, ed i pensieri di disperazione saranno illuminati dalla Luce di quella eterna felicità che avete imparato a conoscere e trasmettere con la meditazione e la preghiera.

Chiamate gli Angeli mentre lavorate, affinché essi, pieni di gioia, possano aiutarvi a scacciare angoscia o dolore. Pregateli di darvi un po' della loro illimitata vitalità, tanto da far splendere l'anima  libe­rando la coscienza dalle limitazioni date dalla mente, dai sentimenti e dalle emozioni.

Circondate coloro che sono colpiti dal dolore con pensieri sereni chiamando in aiuto gli Angeli della Luce affinché essi scaccino ogni tormento.

Che voi sempre possiate consolare gli afflitti in questo modo e lenire le ferite arrecate dal dolore e dalle sofferenze.

Se volete aiutare una persona la cui mente è colma di pensieri paurosi o dominata da terro­re, pensate fortemente alla volontà di Dio, alle Cui irresistibili leggi è sottomesso il progresso del sistema solare. Unitevi con quella Volontà; colmatevi del Suo ardente potere.

Vol­gendovi verso un pauroso, fate scendere un vivo lampo, un dardo di fuoco divino nel suo cuore, trattenetelo lì fermo. E, mentre lo trattenete, dovete volere che la paura sia espulsa dall'anima timorosa, che un impavido coraggio nasca nel suo cuore e nella mente, attraverso i quali splende una nuova luce. Fatevi una chiara immagine del sofferente, vedetelo mentre agisce con indomito coraggio e con animo fermo, in ogni circostanza.

Invocate gli Angeli del coraggio e pregateli di liberare il latente eroismo di quella persona. Se esiste una ragione per la paura, pregateli di toglierla; se spiriti, od ombre, nemici nascosti od esseri oscuri della vita elementare (disincarnati), premono fortemente su quell'anima, scacciateli con il potere della spada atmica (spirituale), che vi insegneremo ad adoperare nelle vostre preghiere e contemplazioni, sfilandola dalla roccia che sta nell'intimo del vostro cuore.

Comandate agli Angeli di salvaguardare quella persona affinché l'anima che cercate di aiutare, possa nuovamente comanda­re. Fate comprendere  a chi ha paura che l'uomo non è mai solo; che ogni forma, in tutti i Mondi, è retta e sostenuta dalla Vita Divina; che gli Angeli compagni sono sempre vicini e che il potere delle tenebre può facilmente essere sciolto con l'invocazione al Potere della Luce. Insegnate loro a dire queste parole:

"O Potente POTERE DI LUCE! Reggitore di tutti i mondi!, Protettore di ogni forma di vita! Io prendo rifugio in Te. Io so di essere circondato e sostenuto dal Tuo potere ed illuminato dalla Tua luce. E' nata in me la padronanza del mio io inferiore, dei miei istinti e delle mie passioni. Per mezzo del Tuo potere io dirigo: i miei pensieri, i miei sentimenti e le mie azioni. In Tuo nome invoco gli Angeli di Luce e Potere.

Io partecipo della loro indomita forza e sono colmo del loro intrepido coraggio. Chiamandoli in mio aiuto, posso scacciare le tenebre da questo luogo. Innanzi alla mia volontà, ora irresistibile, poiché è unita alla Tua, ogni male si scioglierà. Amen".

Fate che egli ripeta questa preghiera tre volte giornalmente, ogni qualvolta egli senta l'avvicinarsi dello smunto spettro della paura. Ripetetela anche voi e, con l'aiuto degli Angeli, trasformerete un'anima timida e paurosa, in un uomo di divino coraggio.

Prego, prego, ma il cielo non mi ascolta... (16)

Quante persone vengono a lamentarsi: "Prego, imploro l'aiuto del Cielo, ma non ricevo nessuna risposta, il Cielo non mi sente, non mi ascolta". Non è vero che il Cielo non risponde; sono loro che non sanno interpretare le risposte.

Si deve sapere che nel nostro organismo psichico avvengono gli stessi fenomeni che si verificano nell'organismo fisico. Colui che respira aria impura e che si alimenta di cibi mal­sani, introduce in sé delle impurità che l'organi­smo non riesce a eliminare; di conseguenza, gli scambi fra il suo corpo fisico e le forze della natura non possono avvenire correttamente. Alla stessa stregua, chi non tiene sotto controllo i propri pensieri e le proprie azioni, immette nell'organismo psichico quelle impurità che andranno a formare uno schermo opaco tra se stesso e il mondo divino: di conseguenza, ovviamente, le comunicazioni verranno interrotte.

Il mondo divino risponde alle nostre domande, ci invia continuamente dei messaggi, ma per poterli ricevere ci si deve preparare, e prepararsi vuol dire migliorare il nostro modo di vivere lavorando su ogni pensiero, su ogni sentimento e su ogni azioni, allo scopo di purifi­carli. Quante persone immaginavano di udire la voce del Cielo mentre erano in balia dei peg­giori smarrimenti! Questo perché la voce del Cielo era passata attraverso il prisma deformante della loro natura inferiore!

Quanti casi del genere ho incontrato nella mia vita! Casi davvero impressionanti: persone che venivano a dirmi o a chiedermi da parte del Cielo cose del tutto prive di senso. Sarebbe stato impossibile togliere dalla loro mente quelle idee: era il Cielo che le aveva inviate, e io dovevo obbedire agli ordini del Cielo, ordini che erano stati incaricati di trasmettermi. E poiché, naturalmente, non obbe­divo, si ostinavano fino quasi a perdere la ragione.

Era triste vederli in quello stato, ma che cosa potevo fare? In altri casi le cose erano meno gravi, le voci celesti non chiedevano nulla di stravagante, e sorridevo lasciando loro la certezza che credevo alle loro parole.

I piani inferiori della Luna, come ho già avuto occasione di dirvi, sono i piani delle brume, cioè delle illusioni, degli smarrimenti. Ora, molti fra i sedicenti medium, guaritori, chiaroveggenti, radiestesisti, ecc., sono in comu­nicazione proprio con quei piani. Non dico che non possiedano nessuna facoltà, ma quello che disapprovo in molti di loro è la presunzione.

Non appena scoprono di possedere un seppur modesto dono in quel campo, invece di imporre a se stessi l'impegno di lavorare per svilupparlo, corrono a destra e a manca a presagire ogni genere di eventi e a trasmettere messaggi del Cielo. Alcuni indicano perfino la data della fine del mondo e inviano lettere ai Capi di Stato.

Mi direte: "Allora, non credete che pos­sano veramente ricevere dei messaggi dal Signore?". Sì, lo credo, però quando cerco di fare un paragone fra i vari messaggi inviati, così dicono, da Dio stesso, sono costretto a constatarne il carattere contraddittorio. Vorrei che provenissero da quella fonte, invece danno piuttosto l'impressione di provenire da vari dei; come sapete, il mondo astrale è pieno di entità che vorrebbero assumere quel ruolo!

Chi non ha discernimento è perso e cade nelle loro trappole. Se fosse Dio stesso a parlare per bocca di quei messaggeri, i suoi messaggi dovrebbero denotare tutti più o meno lo stesso tenore, lo stesso stile, la stessa saggezza, e dare lo stesso genere di consigli. Invece il Signore si rivolge ad alcuni con parole sublimi, mentre ad altri racconta storie puerili, ridicole o perfino senza senso... tanto da provare vergogna per Lui!

Tutti quei profeti, medium, guaritori e mes­saggeri del Cielo dovrebbero sentirsi incorag­giati a imparare a captare meglio i messaggi e ad avere una maggiore capacità di discernimento. Prima di parlare e di agire nel nome del Signore, verifichino da dove viene la voce che parla loro.

Prima di voler istruire e guarire gli altri, sarebbe preferibile che istruissero se stessi, poiché se non si è fatto uno studio approfondito in questo campo, è facile cadere nelle illusioni e commet­tere degli errori. In alcuni casi, perfino gli studi della scienza ufficiale sono assolutamente neces­sari, come lo studio della medicina, per esempio. E' molto pericoloso infatti, col pretesto di aver ricevuto improvvisamente il dono di guaritore, mettersi a curare la gente.

E' innegabile che esi­stano esseri che, grazie alla pratica di certe virtù e a un profondo amore per l'umanità, hanno acquisito un certo magnetismo che permette loro di agire beneficamente sullo stato fisico di per­sone ammalate, tuttavia tali esseri sono molto rari. Colui che vuole veramente curare gli uomini, dovrebbe dedicarsi prima di tutto allo studio della medicina, altrimenti rischierebbe di renderli in condizioni ancor peggiori di quelle in cui già si trovano.

Non dico che la medicina ufficiale sia l'ideale, poiché nelle sue ricerche spesso non va oltre il corpo fisico, tuttavia le conoscenze che offre sono indispensabili. Se, in un secondo tempo, vorrete spaziare oltre e orientare le vostre ricerche in altri livelli più sottili, più spirituali, benissimo, ma non mettetevi mai a curare la gente senza un opportuno studio e un'adeguata prepa­razione. Anche a questo riguardo, le voci di molti non provengono affatto dal Cielo.

Le varie pratiche prescritte dalle religioni di tutto il mondo (ritiri, digiuni, abluzioni e pre­ghiere) hanno la funzione di preparare gli esseri umani a ricevere nel modo migliore le correnti e i messaggi del Cielo. In realtà, l'essenziale non è l'atto stesso del digiuno o del ritiro in sé, ma il fatto di aver dato inizio a un lavoro interiore di spogliazione e di purificazione: migliorare i pro­pri pensieri, i sentimenti e le azioni.

Colui che non ha ancora deciso di compiere questo lavoro, farebbe meglio a non occuparsi di spiritualità, onde evitare di diventare un pericolo per sé e per gli altri. Finché non ci si è sbarazzati dei propri pregiudizi, dei partiti presi e delle tendenze interiori, non c'è di peggio che considerarsi un mes­saggero o uno strumento del Cielo. Si sono viste infatti persone diventare tiranni nell'ambito della loro famiglia, o perfino del loro popolo. Solo colui che è veramente puro e disinteressato può pretendere di essere un messaggero del Cielo.

Tutto nella natura conferma questa legge: affinché la vita, la luce e le correnti celesti possano passare, è necessario lasciare libera la strada. Perché le pietre preziose sono così apprez­zate? Perché sono trasparenti, perché lasciano passare la luce... E se la natura è riuscita a lavo­rare in modo così straordinario su certi minerali raffinandoli, purificandoli e colorandoli per farne quelle meraviglie che oggi tutti ammi­riamo: cristalli, diamanti, zaffiri, smeraldi, topazi, rubini, ecc., perché non dovrebbe riuscire l'uomo a fare un analogo lavoro su se stesso?

Che cosa sono le preghiere e la meditazione? Sono attività grazie alle quali l'uomo giunge a purificare ogni cosa e a far luce in sé fino al giorno in cui diventerà simile a una pietra pre­ziosa. Il Signore apprezza le pietre preziose e le incastona nella sua corona. Tutto questo è sim­bolico, naturalmente, ma assolutamente reale. Quanti di voi pensano di voler lavorare per diventare una pietra preziosa? Non molti!

Quanto alla maggioranza degli uomini, non parliamone: per loro l'essenziale è riuscire nell'aspetto materiale della vita, gustare piaceri di ogni genere e soddisfare le loro ambizioni. E la purificazione? Quella occupa l'ultimo posto nella graduatoria. Trascorrono il loro tempo incupendosi e insudiciandosi, e poi si stupiscono di trovarsi in uno stato deplorevole.

Tutto dipende semplicemente dal fatto che vivono una vita impura e non sanno neppure distinguere ciò che è puro da ciò che non lo è. Questa è la prima cosa da conoscere se si vuole fare una scelta. Una scelta la facciamo tutti ogni giorno mentre togliamo dal cibo, a seconda del tipo di alimenti, le lische, la buccia, i semi, il nocciolo o qualche altra parte non commestibile.

Ebbene, si deve imparare a fare la stessa operazione sui pensieri e i sentimenti, che altro non sono che un genere diverso di alimenti, al fine di eliminare ogni par­ticella di egoismo, di aggressività e d'ingiustizia. Ecco qual'è il compito più importante del disce­polo, e dal momento che è il compito più impor­tante, gli deve consacrare molto tempo ogni giorno. Il resto non ha nessuna importanza di fronte alla questione del discernimento nel campo dei pensieri e dei sentimenti. Infatti, fin­ché non sarà correttamente risolto quel problema, ogni vostra attività sarà inquinata.

Tutti coloro che non lavorano seriamente per trasformare il loro modo di vivere e che conti­nuano a lasciarsi trascinare da desideri inferiori senza mai fare nulla per dominarli, quand'anche implorassero il Cielo di illuminarli, la risposta che riceverebbero sarebbe sempre menzognera. Direte che alcuni veggenti veramente dotati con­ducono, ciò nonostante, una vita disordinata.

E' vero, in altri incarnazioni avranno certamente fatto gli sforzi necessari per sviluppare tale qua­lità e ora, pur avendo allentato la loro disciplina di vita, continuano a mantenerla, poiché non si perde da un giorno all'altro una facoltà per ottenere la quale si è a lungo lavorato. Tuttavia, la perderanno se non si correggeranno in tempo. La stessa logica vale anche per tutti gli altri doni o qualità. Se li si vuole conservare, non si deve vivere in un modo qualunque.

Ogni giorno il Cielo ci parla, ci invia dei messaggi, tuttavia quei messaggi, che arrivano da uno spazio in cui la materia è estremamente sottile, dovendo attraversare tutti gli strati impuri che abbiamo accumulato intorno a noi, subi­scono delle deformazioni. Provate a prendere un bastone e a immergerlo in un recipiente dalle pareti trasparenti, colmo d'acqua: potrete osservare che nel punto esatto in cui penetra nell'a­cqua, il bastone sembra spezzato.

L'effetto defor­mante è dovuto alla differenza di densità tra aria e acqua. Lo stesso accade nel piano psichico: quanto più le cose devono penetrare in una mate­ria densa, tanto più ne vengono deformate. Per conoscerle nella loro realtà, ci si deve poter elevare col pensiero fino al mondo sottile da cui sono sorte. Un cervello grossolano non potrà mai ricevere le sublimi verità del Cielo.

Fate quindi ogni sforzo per purificarvi, migliorarvi e nobilitarvi: solo così riceverete dal Cielo delle risposte chiare, limpide e veritiere. Diversamente, fareste meglio a non ascoltare le risposte che vi giungono, perché rischiereste di cadere nell'errore.

Sebbene il mondo contempo­raneo pone al primo posto l'intelletto, il piano fisico e la materia, in realtà molti esseri possie­dono una certa dote di medianità e di chiaroveg­genza, ed è vero che sono in grado di captare certi elementi del mondo invisibile, ma solo elementi molto confusi, ai quali è meglio non dare affidamento. Solo la purezza, la nobiltà d'animo e l'armonia emanate da un medium possono dar prova della sua attendibilità.

  

Preghiera semplice attribuita a S. Francesco

Oh! Signore, fa' di me uno strumento della tua pace:

Dov'è odio, che io porti l'Amore

Dov'è offesa, che io porti il Perdono

Dov'è discordia, che io porti l'Unione

Dov'è disperazione, che io porti la Speranza

Dov'è ignoranza, che io porti la Conoscenza

Dov'è la tristezza, che io porti la Gioia.

Oh! Maestro, fa' che io non cerchi tanto:

di essere consolato, quanto di consolare

di essere compreso, quanto di comprendere

di essere amato, quanto di amare.

Poiché è dando che si riceve

perdonando, che si è perdonati

morendo che si resuscita a vita eterna.

 

GLI ANGELI E I BAMBINI

Come istruire i bambini (1)

La cosa più semplice, per aiutare la formazione di una nuova coscienza futura, è cercare di re‑insegnare ai bambini l'esistenza dell'Angelo custode. Qualunque genitore, nonno, zia o fratello maggiore, può farlo con garbo e semplicità, diventando strumento privilegiato del Piano evolutivo.

Quando il bambino avrà ben compreso la realtà di questa presenza, il passo successivo sarà quello di insegnargli a dialogare col compagno alato, ad averne fiducia, a raccontargli piccoli e grandi problemi chiedendogli aiuto, consiglio, e protezione.

E' un dialogo facilissimo che chiunque può intraprendere, eppure, quando si sarà instaurata questa fiduciosa intimità di pensiero, è come se nei piani superiori si fosse accesa una grande luce. Il bambino, e chi lo sta guidando nella riscoperta degli Angeli, verranno immediatamente visualizzati dagli Angeli, e seguiti con un'attenzione tutta particolare. Gesù nel Vangelo è stato molto chiaro: "Chiedete e vi sarà dato. bussate e vi sarà aperto" (Matteo 7:7-8).

Fortunati i bambini che crescono avvolti dalla serena consa­pevolezza della presenza dell'Angelo; cresceranno con grandi possibilità di comunicare e di affinare costantemente i propri mezzi di contatto. Nel corso della loro vita diverranno strumenti infinitamente più validi e sensibili di quanto possiamo esserlo stato noi nella nostra epoca.

Anche coloro che si prenderanno il compito di istruire i bambini, e non solo i bambini, sulla presenze Angeliche, saranno immensamente aiutati e protetti, poiché diverranno i collaboratori terreni delle schiere celesti.

L'esempio è assai importante (20)

I genitori che vorrebbero vedere crescere i loro bambini a somiglianza del Divino Fanciullo di tanto tempo fa, e che voles­sero invocare e riconoscere la presenza degli Angeli Guardiani, servi di quel Re il cui ministero è protezione, dovrebbero vivere la loro vita secondo la legge di amore, Siate padroni di voi stessi e puri, bandite la maldicenza e le ciarle, i pensieri negativi e le cattive azioni dalla vostra vita.

I genitori dovrebbero essere le incarnazioni dell'amore di Dio; i rappresentanti della Madonna e del Signore. Dovrebbero essere Re e Regina e portare nelle loro vite gli attributi spirituali di quei Grandi Esseri; vivere nobilmente, dire il vero e vivere con dignità. Dovrebbero fare di tutto affinché la luce dell'Amore, della bellezza e grazia spirituale, possa splendere in ogni loro azione come in ogni loro parola.

I genitori, dovrebbero educare i loro figliuoli con la loro condotta, piuttosto che con gli insegnamenti. La crescente mente e cuore dei bimbi e ragazzi sono straordinariamente responsivi al modo di comportarsi dei genitori, verso i loro pensieri e i loro discorsi, il loro contegno e l'atmosfera domestica. Il bambino è for­mato inconsciamente dalle energie che fluiscono dalla sua casa e dai suoi genitori.

Un magnifico esperimento (18)

Segue il resoconto di un esperimento che Anna, insegnante di terza elementare, ha voluto fare con i suoi alunni, vale la pena di seguirne gli sviluppi e, sarebbe proprio il caso, di insegnarlo anche ai nostri bimbi e... farlo anche noi!

Anna si era resa conto che i bambini hanno molte paure: hanno paura dei ladri, hanno paura quando papà e mamma la sera escono e li lasciano soli, hanno un'infinità di paure inespresse, Paure di cui a volte noi non ci accorgiamo, anche perché abbiamo così poco tempo per stare con loro. Il bambino ha tante cose dentro e non le dice a nessuno.

Ecco il resoconto del suo magnifico esperimento.

Un giorno un mio alunno ha raccontato che nella sua casa sono entrati i ladri, hanno distrutto i garage, hanno sfondato una finestra. Egli aveva memorizzato queste scene e gli è rimasta la paura che possano ritornare.

Ho pensato allora che bisogna insegnare ai bambini a recitare qualche bella preghiera, ma non in modo noioso e ripetitivo, bensì giocando ed utilizzando la fantasia. Pertanto ho detto loro: "La preghiera è una parola a cui corrisponde una vi­br-azione dell'aria" e nel contempo ho disegnato una linea ondulata sulla lavagna. "Quando io parlo voi non potete vederla, ma nell'aria si crea un'onda come quelle del mare. Quest'onda si chiama vibrazione. Ebbene quando parlo io, trasmetto delle onde a voi; quando voi rispondete, trasmettete delle onde a me. Anche la preghiera è una vibrazione che va ovun­que noi la vogliamo mandare.

Adesso v'insegno a difendervi dai ladri. Chiudete gli occhi e chiamate gli Angeli. Mandategli una vibrazione di richiesta d'aiu­to, ed ecco che Loro arrivano fino a voi. Rispondono alla vostra onda.

Adesso sistemiamoli: un Angelo lo mettiamo di guardia alla porta del garage, così non ci pensiamo più. Datemi delle idee anche voi su come dobbiamo difenderci". Appena lasciato spazio alla loro fantasia, non c'è più stato bisogno che io dessi delle indicazioni, ognuno di loro ha indicato dei punti dove sarebbe stato opportuno piazzare degli Angeli.

Benissimo bambini, dico loro, adesso chiudiamo gli occhi ed andiamo nella casa dove sono passati i ladri e mettiamo un po' d'ordine. L'unione fa la forza, e allora andiamoci tutti insieme e vediamo cosa possiamo fare. Il paese è piccolo, quella casa la conoscevano tutti. Abbiamo perciò protetto le sue porte, aggiustato la finestra e posto fiori dappertutto, quindi abbiamo purificato l'ambiente con la luce.

Fatto tutto questo, mi sono resa conto di quanto fosse stato importante. Ho visto la felicità di questi bimbi e mi sono detta che si può pregare anche in questo modo, senza annoiarli.

Un giorno un allievo mi ha confidato: "Mio padre e mia madre ieri sera sono usciti e io tremavo dalla paura". Gli risposi: "quando sei solo ed hai paura, raccogliti in un angolo, prega gli Angeli e poi li sistemi per bene. Un Angelo sulla porta ed uno ad ogni finestra, quindi stai tranquillo perché Loro ti proteggeranno e non ti potrà accadere nulla di male".

Il giorno dopo il bambino mi disse: "Lo sai maestra? Ho fatto come tu mi hai detto. Ho messo anche un Angelo sul tetto a fare la guardia. Io non so se i ladri sarebbero venuti però non ho avuto più paura. Sono andato a letto e ho dormito in pace".

Così ho detto loro: "bambini, ora avete imparato come difendere la vostra casa, d'ora innanzi fatelo tutte le sere, che diventi un'abitudine per aiutarvi a vivere meglio". Da quel momento vi è stato un grande piazzamento di Angeli, e "pregare" è diventato qualcosa di molto simpatico.

Ho anche pensato di andare con i bimbi ad aiutare quando vi sono delle situazioni disperate, come catastrofi naturali. "Dobbiamo andare col pensiero in quel luogo e vedere cosa si può fare. Chiudete gli occhi e andiamo più veloci della luce!". E così, veloci come la luce scendiamo in quel luogo e portiamo un po' di pace in mezzo a tanta disperazione. Poi andiamo anche nella casa delle famiglie che hanno perso i loro cari.

"Dobbiamo aiutarli", dico ai bambini. "Come possiamo fare maestra?".

"Immaginate di aprire il cuore di questa gente che è così chiuso, così addolorato, dove non passa nient'altro che disperazione! Metteteci dentro tutto il vostro amore, voi siete bambini, voi sapete come fare".

Cosa mi raccontano i bambini? Cosa vedono in questi viag­gi, come intervengono? Vi sono alcuni che, dopo la meditazione-preghiera mi raccontano come sono andati, cosa hanno visto.

Un giorno è mancata una persona che i bambini conoscevano bene. Io dissi loro: "Ora andiamo ad aiutare la sua anima in modo che trovi la strada nel mondo in cui si trova. Quindi le diciamo che l'amiamo, che la ricordiamo. Dobbiamo indicarle la luce perché magari si trova un po' disorientata. Infatti chi ha appena lasciato il suo corpo di carne, si trova in un mondo a noi invisibile, ha un corpo che sembra di nebbia sottile e non sa né dove andare né cosa fare".

Una mattina, abbiamo fatto una meditazione di un altro tipo. "Immaginate la sorgente divina di un'immensa luce. Noi possiamo raccogliere questa luce perché siamo come canali. Ora aprite le vostre mani e fate entrare questa luce in voi.

Riempitevi le mani e quindi riempite dei piccoli cestini. Quindi andate in giro per le strade e fate entrare la luce nella testa,  nella mente della gente. Vi sono tante persone che non capiscono, non sanno amare ed apprezzare le cose buone. Aprite queste teste e metteteci dentro un po' di luce".

Al termine della meditazione un bambino mi ha detto: "Io sono andato. Ho incontrato un testone che non mi voleva aprire la sua testa. Sapesse quanto ho dovuto lavorare, maestra! Ho preso la spazzola, ma sai quelle spazzole che si usano per i cani? e ho spazzolato spazzolato! A un certo punto il cranio si è aperto e allora ci ho infilato dentro tutto il cestino di luce che avevo accumulato e poi sono passato a riempire il suo cuore ..."

"Giusto, quando andate per le strade a mettere luce nelle teste dovete anche metterla nel cuore della gente, perché il cuore e testa lavorano insieme, quindi aprite anche la porta del loro cuore e metterci tanta luce..."

"Maestra, avessi visto! La gente scappava e diceva 'Ma cosa fai? ma cosa vuoi?' e io continuavo ad aprire le por­ticine del loro cuore e a mettere dentro tante rose rosse, tanti fiori! Maestra, non potevano arrabbiarsi perché chi butta fiori non fa del male. E poi sono tornato in classe ...".

Sono cose molto grandi e molto belle, che i bambini fanno con semplicità, giocando, serenamente. Cre­scendo cominceranno pian piano a rendersi conto che non era poi tutto un gioco. Infatti queste azioni mettono realmente in moto delle energie sottili.

Quando si dice di mettere un Angelo di guardia a tutte le porte, a tutte le finestre... si crea una vibrazione-pensiero che attira veramente gli Esseri Celesti. Il desiderio di un bimbo che desidera un Angelo di guardia alla sua porta, L'Angelo lo fa arrivare davvero! Il bambino si sente sereno perché immagina che la casa è protetta, ma la casa è protetta davvero!

Una volta compreso il meccanismo, abbiamo provato a fare tipi diversi di meditazione con risultati sorprendenti. Un sabato mattina si è sentita male la mamma di una bambina. Portata in ospedale, le hanno diagnosticato appendicite acuta da operare con la massima urgenza.

La bimba angosciata, ci chiese di aiutarla con il nostro consueto "viaggio". Con la semplicità che abbiamo sempre usato fra noi, dissi ai bambini: "Andiamo in ospedale, voi conoscete tutti la mamma di L. visualizzatela, ha dolore negli organi della pancia. Mandate tanto amore dove lei ha male ..."

Abbiamo fatto la consueta preghiera, poi i bambini ad occhi chiu­si, sono partiti per il "viaggio". Alla fine, uno dei bimbi ci ha raccontato: "Sono andato all'ospedale, sono entrato nella pancia della sua mamma mettendo amore di qua e di là. Poi ho messo una bomba d'amore che ha sparato amore da tutte le parti e sono uscito. Quando è arrivato il chirurgo per visitarla gli ho detto: "Fatti in là, che la stiamo curando noi!...".

All'una, quando il papà della bimba venne a prenderla, ci disse, tutto contento: "Mia moglie viene a casa in giornata. Im­provvisamente sono cessati i dolori, non è più necessario operare!". Subito non ho collegato le due cose, ma poi, ripensandoci sono stata presa da una vivissima emozione.

Mi è sembrato giusto ritrasmettere questa gioia ai bambini, così il lunedì ho detto loro: "La signora è guarita, anche noi abbiamo fatto la nostra piccola parte. Ricordate però una cosa: non siamo gli autori di questa guarigione, noi usiamo l'energia di Dio. Noi prendiamo dal grande serbatoio d'amore e lo ritrasmettiamo a chi ne ha bisogno. Ricordatelo sempre: siamo solo dei canali, non è nostra questa energia!". "Noi siamo come le grondaie, raccogliamo l'acqua che Dio fa cadere sul tetto...".

Prima di iniziare la meditazione...

Gli stessi bambini si sono resi conto che la mente è difficile da tenere ferma, uno di loro ci ha detto: "Si è vero, anche la mia mente scappa", ed un'altro: "Maestra se non ci concentriamo in qualche modo io penso ai miei giocattoli, io penso alla mia mamma".

Ci mettiamo allora in silenzio e poi in modo tradizionale, recitia­mo con tutto il cuore il Padre Nostro, ripetendo due volte ogni versetto. Ho trovato che è la maniera più efficace per dare ai bambini la necessaria tranquillità.


CONCLUSIONE (1)

Naturalmente, qualunque essere umano, nel suo infinitamente piccolo o grande che sia, può diventare uno strumento adatto a canalizzare, collaborare e divulgare la presenza angelica fra i suoi simili, fermo restando i punti che abbiamo esa­minato: purezza, impersonalità, altruismo, ecc. Anche se saranno necessari alcuni secoli per formare dei ca­nali stabili e affidabili fra gli uomini, da qualche parte bisogna pur cominciare. I tempi sono maturi, adesso tocca a noi...

Ci sono individui che sentono istintivamente dentro di sè il desiderio di lavorare in questa direzione; questo istinto, questo impulso, è già un segnale. Questi individui hanno intravisto il sentiero, sono già stati "contattati" dall'alto, ritenuti adatti. Hanno ricevuto nella loro aura il "Sigillo dell'Angelo" (Ap. 7:3).

Vorremmo precisare che i tiepidi, gli indecisi e i curiosi, non si devono sentire forzati a far qualcosa loro malgrado. Se, e quando, giungerà per loro il tempo di incamminarsi, avverrà senza sforzo, senza esitazioni né reticenze.

Ecco alcune parole di Giuseppe Filipponio(*) sulle "predilezioni" angeliche:

"Per essere dei perfetti collaboratori, è necessario che gli uomini e le donne abbiano una mente estremamente pratica e controllata, che abbiano inoltre delle doti di idealismo ed immaginazione creativa.

Quindi non dei mistici sognatori (che potranno essere impe­gnati in altri settori ed essere utilissimi), le avanguardie degli aiutatori umani dovranno avere una mente organizzativa, sen­so pratico e una buona dose di quell'equilibrio interiore che tiene lontani da ogni forma di fanatismo.

Ho la certezza che molti fra voi lettori, siano già da molto tempo collaboratori delle Schiere celesti; forse a vostra stessa insaputa. Già il fatto stesso di avere scelto ed acquistato un testo sugli Angeli, è un segno di un pre­ciso interesse. Avete sicuramente una predisposizione verso gli Angeli e, statene pur certi, gli Angeli se ne sono accorti. La vostra aura, soprattutto mentre leggete queste righe, sta emettendo forti vibrazioni di interesse, di simpatia nei loro confronti.

Questo interesse ha provocato nel corso del tempo una mu­tazione nella vostra aura. Il suo splendore si è modificato, ha assunto forme e colori particolarissimi, tipici del richiamo ver­so i Fratelli invisibili.

Dall'alto, dai piani sottili dove gli Esseri angelici operano, il nostro corpo fisico viene visualizzato come un insieme di colori in continuo movimento. Tutti i nostri pensieri, senza possibili­tà di nasconderne alcuno, si manifestano nell'aura attorno a noi, creando intrecci di forme e colori mutevolissimi.

Tutto il nostro carattere, le tendenze, i sogni, le aspirazioni, i desideri di ogni genere, le paure, le collere, l'invidia, la gioia, la negatività o il buonumore sono ben visibili. Possiamo nascon­derli agli umani ma non agli Angeli. Difficilmente uno di Loro potrà essere ingannato circa i no­stri scopi e le nostre intenzioni; la "lettura" del nostro caratte­re è per essi istantanea e senza possibilità di errori.

Saranno proprio questi simboli colorati ad attrarre verso di noi quegli Esseri di Luce che si trovano sulla nostra stessa lun­ghezza d'onda. Questo accade in ogni istante della nostra vita quotidiana, anche durante il sonno. Addirittura i nostri sogni sono ben visibili nell'aura che ci circonda.

Ma, attenzione, perchè il nostro atteggiamento mentale ed emo­tivo può attrarre anche gli esseri oscuri. Attraverso questa immutabile legge, un'animo gioioso atti­rerà Esseri gioiosi, un animo astioso si attirerà vibrazioni di astio, un depresso si circonderà di depressione e così via. Su tutti i piani, da quelli più sottili a quelli della quotidiani­tà, noi e soltanto noi siamo i costruttori della nostra vita e del nostro destino.

Chi tentasse di carpire la buona fede del Fratello celeste cor­rerebbe gravissimi rischi, poiché ci sono sempre in agguato gli "Angeli oscuri", altrettanto capaci di leggere l'aura; astuti ed insinuanti, possono camuffarsi, sotto qualunque aspetto ed assecondare l'ambizione e l'orgoglio di chi non possiede i re­quisiti di Purezza necessari per collaborare con la Luce.

*) Giuseppe Filipponio, La Via della Luce, 1986 Roma ‑ Edizione fuori commercio (in vendita presso la Libreria Ecumenica, stazione del metrò di piazza S. Babila, Milano).


APPENDICI

DUE PAROLE SUI REGNI INFERIORI (17)

Per quanto la scienza moderna abbia magnifi­camente sviluppato il concetto dell'evoluzione, non è ancora giunta a percepire quella vastità e grandiosità, che la chiaroveggenza rivela. Con questa particolare visione dei mondi invisibili, si può scorgere la vita non solo nell'angusta sfera di esistenza, che comprende i regni vegetale, animale ed umano, ma anche nella materia apparente­mente inerte dei minerali e nelle molteplici creature altrimenti invisibili. Tra queste ve ne sono di superiori all'uomo (Angeli, Arcangeli, ecc.) ed anche di inferiori (gnomi, silfidi, ecc.).

La Materia, la Vita e la Co­scienza sono tre aspetti di una indivisibile Unità. E' impossibile concepire una materia che non sia vivente, né una vita che non sia cosciente. Com­prendendo che tutto ha vita e  coscienza, possiamo capire come ogni cosa rappresenti un aspetto di Dio, seppur "chiu­so, imprigionato e limitato". Accettare questo fatto, anche solo intellettualmente, significa acquisire una nuova e più ampia percezione di tutto quanto esiste nel cie­lo ed in terra.

In ogni essere vivente, dal più basso al più alto, da un microbo ad un Arcangelo, la Vita e la Coscienza di Dio sono al lavoro, aiutate dai Suoi agenti che seguono il progetto delineato nel Grande Piano Divino. Nessuna cosa nasce per caso, nulla muore per caso, la vita e la morte sono l'ordito e la trama del Suo telaio. Ogni organismo contiene un capitolo della Divina Sapienza per colui che ne voglia studiare i processi.

Il concetto che le energie vitali della natura non operino ciecamente o a caso, ma siano guidate da Entità invisibili, non solo giunge per la maggior parte nuovo, ma appare sorprendente a molti. Pure l'idea è vecchia come il mondo.

L'umanità ha sempre cre­duto che vi fossero delle Entità superiori e invisibile a governare i pianeti, e che i Santi patroni fossero in grado di aiutare il destino delle nazio­ni. Tale credenza è sempre viva nell'Induismo e nel Buddismo ed è parte integrale delle dottrine dello Zoroastrianesimo e dell'Islamismo. Esiste nel Cri­stianesimo, ma solo pochi la professano oggi sinceramente.

I piccoli esseri sotto di noi... (6)

Così come gli Angeli sono al di sopra di noi, vi sono anche altri esseri al di sotto di noi: gli animali, le piante, i minerali ed altre microscopiche vite. Quando studiamo il Piano di evoluzione, si apre alla nostra mente il concetto di una vasta Ruota di Vita, che comprende innumerevoli esistenze tutte strettamente collegate e necessarie le une alle altre. L'uomo, Intelligenza vivente ed essere cosciente di sè, ha il suo posto speciale in questa Ruota che gira continuamente mossa dalla Volontà divina.

Vi sono anche dei lavoratori invisibili (1)

Nell'Oriente è assai diffusa la credenza che, nella natura, vi siano dei "lavoratori invisibili", chiamati Deva (esseri splendenti) che rappresentano i veri e propri esecutori della volontà divina. Troveremo sotto la loro giurisdizione ed il loro controllo, ogni cosa che esista nell'immensità della creazione. A tutti gli effetti ogni più piccola particella di materia ha un suo Deva, o intelligenza divina che ne condivide il destino.

Il termine orientale "Deva" con cui tali creature ven­gono definite, esprime con grande efficacia la loro essenza. De­va, deriva dal sanscrito risplendente, o più precisamente essere di luce. La sua radice etimologica è dyaus, che nella nostra lingua significa piccola divinità. ma è stata tradotta con Angelo.

Nella concezione orientale, il Deva è una sorta di divinità minore, legata molto spesso alle forze della natura. Vi sono i grandi Deva degli elementi, quelli che custodiscono i vari luoghi, gli alberi, le montagne, le isole, ecc. In questa pagine useremo il termine Deva per questi esseri della natura ed il termine Angelo per i custodi degli esseri umani, anche se in effetti, sono assai simili tra loro.

Nelle schiere dei Deva minori, rientrano tutti gli esseri arcani a cui sono stati attribuiti i nomi seguenti: gnomi, silfi, ondine, fate, elfi, driadi, folletti, trolls. Sono anch'esse creature lega­te alla natura ed ai suoi elementi: terra, fuoco, aria, acqua e controllano l'evoluzione dei regni minerali vegetali ed ani­mali, ed anche quella degli oceani, le nubi ed i venti.

Sono entrati nelle nostre leggende e fiabe perchè, es­sendo legati alla natura ed alle sue manifestazioni, vengono spesso a contatto con gli uomini, e fra gli uomini in tutti i tem­pi ci sono stati dei veggenti che li hanno percepiti. Non hanno una loro forma definita, ma assumono molto spes­so la forma con cui vengono pensati dagli esseri umani, o quel­la della "cosa" che hanno in custodia, adattandosi alla sua au­ra e divenendone parte integrante. La fede nella loro esisten­za cominciò a scomparire in Europa solo dopo l'avvento della scienza moderna.

I piccoli Deva della natura (18)

Ogni cosa, minerale, vegetale o animale ha un Deva che funge da direttore di quella specie (Deva dei cani, Deva dei gatti, Deva delle margherite, ecc.), per esempio, esiste un Deva del papavero che sovrintende a tutti i papaveri presenti sulla Terra. Però, per ogni singolo papavero vi sarà un piccolo Deva che si prende cura del suo singolo fiore, che ne ha seguito la crescita molecola per molecola, fintanto che fiammeggia nel vento con la piena fioritura.

Questa miriade di piccoli Deva, funziona con sincronismo perfetto ed è legato al proprio Deva‑direttore, da cui riceve le direttive per costruire il papavero nel modo migliore. Che ci crediamo o no, queste entità, esistono ed hanno un corpo fisico. Il corpo fisico del Deva della rosa, è la rosa. Si nutre di aria, di sole e di energia attraverso il corpo della rosa. Può ricevere una carezza come il taglio della forbice che ne recide lo stelo.

Ogni Deva ha un suo compito preciso da cui non può transigere. C'è la creatura che si occuperà della corteccia, quella che darà vita alle radici, quella che diventerà foglia e quello che poi sarà polline e così via.

Queste piccole creature, che vibrano attorno a ciascun fiore, emettono un tipo di vibrazione talmente sottile rispetto alle nostre, che non abbiamo organi adatti a percepirle. E' una specie di musica. Il fiore mentre, si apre ha una sua musicalità che non possiamo udire, perché il nostro orecchio non è accordato per quel tipo di sonorità.

Come abbiamo visto, vi sono Deva minori e Deva maggiori; mentre i maggiori sovraintendono al progetto (archetipo) di tutta una specie (Deva dei cani, Deva delle rose, ecc.), i minori sono gli esecutori materiali che costruiscono e mantengono il corpo di quella creatura.

Due parole per gli scettici (23)

Per comprendere il lavoro dei piccoli Deva, potrà tornar utile la seguente descrizione fatta da T. H. Huxley, uno scettico convinto.

"Lo studioso della natura, tanto più è meravigliato e tanto meno sorpreso quanto meglio ne conosce le opera­zioni, ma di tutti i miracoli perenni che essa offre alla sua osservazione, forse il più degno di ammirazione è lo sviluppo di una pianta o di un animale dal loro embrio­ne. Esaminate le uova recentemente depositate di un animale comune, quale la salamandra o il ramarro. L'uovo è un piccolo sferoide in cui il miglior microscopio non vede altro che un sacco senza struttura, contenente un liquido albuminoso in cui nuotano dei granelli.

"Ma strane possibilità dormono in quel globo semi‑fluido; se una moderata quantità di calore giunge a questa culla acquosa, la materia plastica subisce mutamenti così rapi­di, eppure così costanti e con cosi manifesta apparenza d'intento nella loro successione, che si possono soltanto paragonare a quelli che un abile modellatore produce in un informe blocco di argilla. Come da un'invisibile caz­zuola la massa è divisa e suddivisa in proporzioni sem­pre più piccole, fintanto a che è ridotta ad un'agglomerazio­ne di granelli, non troppo grande per costruire anche i più tenui tessuti dell'organismo nascente.

"E quindi, si di­rebbe che una mano delicata tracci la linea che dovrà essere occupata dalla colonna vertebrale, e modelli il contorno del corpo, il capo da un lato e la coda dall'al­tro, e plasmi i fianchi e le membra nelle dovute propor­zioni salamandrine, in modo cosi artistico, che dopo aver seguito il processo, di ora in ora, si è portati a credere che un microscopio potentissimo, potrebbe mostrare l'invisibile artigiano che, col suo progetto dinnanzi, cerca di perfezionare l'opera sua mediante abili manipolazioni".

Questo è precisamente ciò che accade. Miriadi di Costruttori, grandi e piccoli, sono sempre all'ope­ra costruendo cellule, guidando la formazione degli organi, modellando e colorando i fiori, scegliendo tra i "geni" Mendeliani quelli che sono più adatti a produrre la forma voluta. La Natura è veramente una fabbrica, ma così vasta e stupenda che l'immaginazione umana non può che rimanere stupita alla vista delle sue innu­merevoli creazioni.

Viviamo immersi in un mare di vita (18)

Da quanto esposto apparirà chiaro come, in ogni istante ed in qualunque luogo, noi viviamo immersi in una marea fluida, luminescente di presenze e di intelligenze, perché attorno a noi c'è un grande affollamento, un brulicare di vita, di energie, di forme e, noi poveri uomini, siamo sordi, ciechi, ottusi perché non siamo in grado di percepire queste presenze multicolori in cui siamo immersi. Forse è meglio così perché tale visione potrebbe  confonderci e disorientarci.

Ma c'è dell'altro. Le nostre grossolane orecchie non percepiscono l'armonia, la musicalità che emana dai regni inferiori, perché questa è qualcosa di immensamente sottile, delicato. Noi percepia­mo questo canto in altro modo, sotto forma di profumo perché le papille fisiche più predisposte a ricevere questo tipo di messaggio eterico, sono quelle del naso. Il nostro corpo, bersagliato da vibrazioni eteriche, ma pur sempre fisiche, risponde con i mezzi che ha disposizione: trasformando il segnale in sensazioni olfattive.

Verso fine marzo, quando si è vicini all'equinozio di primavera c'è il massimo di concentrazione di energia, pronta ad esplodere in fiori e foglie. Se osserverete gli alberi ancora nudi, con il sole alle spalle e ad una certa distanza, li vedrete circondati da una nebbiolina colorata leggerissima. E' un colore che cambia a seconda dell'albero: rosa per i peschi, giallo per i salici, azzurro per i ciliegi, grigio chiaro per i fichi; un colore dovuto all'attività frenetica dei piccoli Deva elementali che collaborano ciascuna secondo il proprio compito e le proprie capacità.

E' necessario molto rispetto... (18)

E' necessario un grande amore ed un grande rispetto per tutte le manifestazioni della natura. Quando si è entrati in sintonia con il regno vegetale, non saremo più capaci di saccheggiare i narcisi di un prato o le rose da un cespuglio. E guarderemo con una certa avversione coloro che lo fanno. Questa, non sarà una forma di moralismo o di ecologia dell'ultima ora, sarà il rispetto, l'amore ad impedirci di staccare il fiore dal ramo.

Se desiderate raccogliere qualche fiore da un prato o cespugli, chiedete loro di concedervi di continuare a godere della loro bellezza e del profumo anche in città. Appagate in tal modo la piccola vanità del Deva del fiore, assicurandogli che avrà la posizione più in vista nella vostra casa, che continuerete ad amarlo e ringraziarlo per la sua bellezza e la sua presenza. Ditegli, inoltre, che avrete cura di lui, vivrà con voi quanto sarebbe vissuto sul suo stelo nel prato.

Un interessante esperimento (18)

Provate, stando distesi nell'erba molto tranquillamente con gli occhi socchiusi, ad entrare in sintonia con il prato che vi circonda. Ad un certo punto vi accorgerete che l'aria attorno a voi vibra. Con calma ed attenzione vi renderete conto che non è soltanto il ronzio degli insetti, il vento, o i vari rumori prodotti dalle cose, ma è l'etere attorno a voi che vibra, pulsa. Con gli occhi socchiusi potete cogliere le scintille velocissime che guizzano nell'aria. Non è immaginazione, non sono strani effetti, sovraimpressione della luce o del nervo ottico ma è qualcosa di più. Se lo proverete potrete meglio capire tutte queste piacevolissime impressioni.


COME CONTATTARE ANGELI ED ARCANGELI;

Le schiere angeliche sono uno dei canali attraverso i quali l'energia divina, l'energia crea­trice che ha dato origine al nostro Universo e continua a nutrirlo, si manifesta nel nostro mondo della materia.

Come scrivere una lettera all'Angelo o all'Arcangelo

Già Enrico Cornelio Agrippa, nel suo De occulta Philosophia del 1531, trat­ta a lungo dei nomi degli Arcangeli, dei loro poteri, delle loro cor­rispondenze cabalistiche. L'energia divina e creatrice era quindi soltanto una per i saggi dell'anti­chità, ma essa si manifestava in sette modi diversi (vedi i sette Raggi di cui abbiamo parlato in precedenza), con sette diverse lun­ghezze d'onda potremmo dire in un linguaggio moderno, a seconda del campo in cui doveva agire.

In questa filosofia ad ogni pianeta corrisponde un Arcangelo, e poiché a ogni pianeta corri­sponde anche un giorno della setti­mana. possiamo tracciare la seguente tabella riassuntiva:

  Michael                     Arcangelo del Sole                        Domenica                    colore giallo/dorato
  Gabriel                      Arcangelo della Luna                      Lunedì                        colore bianco
  Samael                      Arcangelo di Marte                        Martedì                       colore rosso
  Raphael                    Arcangelo di Mercurio                   Mercoledì                    colore marrone
  Sachiel                      Arcangelo di Giove                        Giovedì                        colore azzurro         
  Anael                        Arcangelo di Venere                      Venerdì                        colore verde
  Cassiel                      Arcangelo di Saturno                      Sabato                        colore nero

E' chiaro che, essere nati in un particolare giorno della settimana, rende maggiormente soggetti all'in­fluenza dell'Angelo che presiede quel giorno, come se fosse una sorta di Guida spirituale.

Sarà bene ricordare brevemente i campi d'azione delle energie dei pianeti e dei rispettivi Arcangeli:

- Michael, presiede tutte le questioni relative alla car­riera e al succes­so;

- Gabriel, quelle che riguardano viaggi e riconci­liazioni;

- Raphael, il commercio, l'eloquenza e la guarigio­ne dalle malattie;

- Sachiel, la ric­chezza e il be­nessere materia­le;

- Anael, tutte le questioni amoro­se;

- Samael, domina la vitto­ria e il supera­mento dei nemi­ci;

- Cassiel, ciò che riguarda la conoscenza e gli affari immobiliari.

Anche se non consiglio, in caso di malattia, di rivolgersi all'Arcangelo Raphael e trascurare di consultare il medico. A volte gli Arcangeli agiscono in modo strano, e Raphael potrebbe, per esempio, rendere le nor­mali medicine molto più efficaci del solito.

Potete utilizzare il partico­lare tipo di influsso astrologico di ogni Arcangelo in mo­do molto semplice: quando sentite il bisogno di entrare in contatto con l'energia di un Arcangelo, procuratevi un pezzo di pergamena e una candela del colore che gli corrispon­de e una penna che scriva con inchiostro dello stesso colore.

All'alba del giorno della settimana dedicata a quell'Arcangelo, mettete tutto il materiale su un tavolo e poi, dopo aver accesa la candela, iniziate a scrivergli una lettera vera e propria, come se doveste scrivere ad un amico. Scrivete perciò la data, il luogo da cui scrivete e quindi: Caro Arcangelo ... (nome dell'Arcangelo).

Fatto questo, concentratevi sul problema per il quale state interpellando l'Arcangelo, poi esponetelo con parole vostre, semplici e spontanee, chie­dendogli di aiutarvi e soste­nervi o, più semplicemente, di sugge­rirvi il comportamento migliore per superarlo. Per terminare firmate la lettera e rimanete in silenzio per alcuni minuti, permettendo alle energie dell'Arcangelo di ispirarvi idee e sensazioni. Se non vi perviene nessun tipo di idea tenete in tasca la lettera per almeno tre giorni ed evitate di parlare di questo vostro piccolo rituale.

Durante i tre giorni che seguono state attenti alla risposta che vi potrà arrivare attraverso una persona, un libro, un'ispirazione, o magari durante il sonno.

Se vi risultasse difficile trova­re la carta pergamena o l'inchiostro del colore giusto, potete semplice­mente utilizzare della carta robusta del colo­re scelto e una qualsiasi penna con in­chiostro nero: il vostro piccolo rituale non ne soffrirà troppo.

Nota importante:

Se volete, potete scrivere la lettera anche al vostro Angelo custode. In questo caso basta un foglio di carta bianca ed una biro. E' ovvio che la potrete scrivere tutti i giorni della settimana, in quanto l'Angelo custode non è legato ad un giorno particolare.

 

PREGHIERE TRADIZIONALI

Un'anima non è mai senza la scorta degli Angeli, questi spiriti illuminati sanno benissimo che l'anima nostra ha più valore che non tutto il mondo.

San Bernardo di Chiaravalle

Noi tutti siamo stati affidati da Dio ad un Angelo custode a cui, ogni nuovo giorno, dovremmo chiedere consiglio, forza spirituale e saggezza. Ogni sera dovremmo poi ringraziarlo per tutte le volte in cui ci ha aiutato anche senza che noi ne fossimo consapevoli.

Il tipo affabile degli Angeli guardiani, se rettamente invocati, circondano tosto la casa con amore, protezione e benedizioni. Essi richiedono più quiete, armonia e spiritualità nella nostra casa: dicono che noi abbiamo eretto una quasi insormontabile barriera di rumore e di materialismo, tra il nostro mondo ed il loro. Una breve preghiera per la Divina ed angelica protezione della casa, dei bambini, dei vecchi e degli ammalati, ripetuta giornalmente, assicurerà quei privilegi e darà alla casa una atmosfera di bellezza e di pace.

Ricordiamo che la festa degli Angeli si celebra il 2 ottobre.

Angelo di Dio

Angelo di Dio, che sei il mio Custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Così sia.

Implorazione all'Angelo Custode (21)

O Angelo benignissimo mio custode, tutore e maestro, guida e difesa, sapientissimo consigliere e fedelissimo mio amico, al quale io sono raccomandato per la bontà del Signore dal punto in cui nacqui fino all'ultima ora della mia vita; quanta riverenza vi devo, sapendo che state presente ove io stò! e con quanta devozione vi devo servire per l'amore col quale mi vegliate! e che gran confidenza devo avere avendovi a lato per mia difesa!

Or dunque, insegnatemi, o Angelo santo, correggetemi, assistetemi, guidatemi e custoditemi per il cammino diritto e sicuro alla santa Città di Dio, e non permettete che io faccia in vostra presenza cosa che vi offende e che io non ardirei di fare in presenza di un altro uomo come sono io. Presentate i miei desideri al Signore, offrite le mie orazioni, mostrate le mie miserie, ed impetratemi il rimedio di esse dalla sua infinita bontà.

Vigilate quando dormo, non vi stancate quando sono stanco, sostenetemi quando sto per cadere, guidatemi allorché vado errando; animatemi quando mi perdo d'animo, illuminatemi quando non vedo, difendetemi quando sono combattuto, raffrenate l'impeto dell'astuto nemico, e, nell'ora della mia morte, liberatemi dal dragone infernale, affinché, guidato e difeso da Voi, vada alla vostra gloriosa stanza, e voi godiate del mio bene e io goda della vostra gloria, ed il Signore vostro e mio sia glorificato in voi ed in noi, in tutti i secoli dei secoli. E così sia.

Un consiglio di papa Giovanni XXIII

Quando debbo visitare qualche personaggio importante, impegno il mio Angelo Custode a mettersi d'accordo con il suo, perchè influisca sulle sue disposizioni. E' una piccola devozione che mi richiamò il Santo Padre Pio XI e che ho trovato assai fruttuosa.

Ringraziamento all'Angelo Custode (22)

Angelo mio Custode, vero amico, compagno fedele e sicura guida mia; io vi ringrazio di quell'indefessa carità, vigilanza e pazienza con cui mi avete assistita e continuamente mi assistete nei miei spirituali e temporali bisogni.

Vi domando perdono dei disgusti che tante volte vi ho dato colla disubbidienza ai vostri amorevoli consigli, colla resistenza alle vostre salutevoli ammonizioni, e col profitto così scarso delle vostre sante istruzioni. Continuatemi, vi prego, in tutta la mia vita, la benignissima vostra protezione, affinché possa insieme con voi, ringraziare benedire e lodare per tutta l'eternità il comune Signore. Così sia. Angelo di Dio...

Preghiera medievale (2);
(per proteggere noi stessi dalle forze oscure)

Signore, mandami tutti i santi Angeli e Arcangeli. Mandami il santo arcangelo Michele, il santo Gabriele, il santo Raffaele, affinché siano qui con me, mi difendano e mi proteggano, Tu che mi plasmasti, mi desti un'anima e ti degnasti di profondere il tuo sangue per me.

Io affermo che i santi Arcangeli mi proteggono, mi illuminano quando sono sveglio e quando dormo, mi rendono tranquillo e sicuro dinanzi a ogni manifestazione diabolica. Che nessun essere dotato di maligno potere possa giammai entrare in me, né osi offendere o ferire la mia anima, il mio corpo, il mio spirito, o atterrirmi o solleticarmi con la tentazione. Amen.

Preghiera medievale (2);
(per proteggere una persona dalle forze oscure)

Signore, manda tutti i santi Angeli e Arcangeli. Manda il santo arcangelo Michele, il santo Gabriele, il santo Raffaele, affinché siano presenti, difendano e proteggano questo tuo servo, Tu che lo plasmasti, cui desti un'anima e per il quale ti degnasti di profondere il tuo sangue.

Lo proteggano, lo illuminino quando è sveglio o quando dorme, lo rendano tranquillo e sicuro dinanzi a ogni manifestazione diabolica: che nessun essere dotato di maligno potere possa giammai entrare in lui, né osi offendere o ferire la sua anima, il suo corpo, il suo spirito, o atterrirli o solleticarli con la tentazione. Amen.

Preghiera per la notte

Visita questa casa, o Signore, illuminala con la tua luce e liberala da ogni sorgente di male. Manda i tuoi santi Angeli ad abitare con noi così potremo riposare nella tua pace. Sia la tua benedizione sempre su di noi, attraverso Gesù Cristo nostro Signore, Amen.

PREGHIERE LAICHE

Divina presenza in me, possa la Tua saggezza dirigere le mie azioni, il Tuo amore guidare i mie pensieri, la Tua luce illuminare il mio cammino. Avvolgimi nella Tua radiosa presenza ora e sempre. Amen.

Al nostro Angelo custode (1)

Angelo mio protettore, dammi la forza di realizzare i propositi di crescita interiore, di collaborazione e di servizio. La mia volontà è pura, potenziala con la tua forza. Aiutami nelle cose quotidiane, in quelle materiali e spirituali. Sviluppa in me le tue doti, che io veda i miei difetti e che possieda compassione e pazienza. Guida i miei pensieri, desideri ed azioni verso ciò che è più giusto per la mia crescita spirituale e dammi la capacità di accettare ciò che non riesco a comprendere. Così sia.

Agli Angeli consolatori (1)

E' una invocazione particolarissima da indirizzare mentalmente verso i luoghi di guerra o in cui si siano verificati stragi, tortu­re, atti di terrorismo, massacri ad opera dell'uomo o delle for­ze della natura, gravi incidenti con molte vittime. Fu composta per il ghetto di Varsavia. Viene tuttora ricopia­ta su striscioline di carta che, arrotolate vengono deposte dove possibile, fra le pietre, nelle fessure dei muri nei molti luoghi di sofferenza sulla terra.

Se accompagnata dal pensiero compassionevole, possiede un grande potere evocativo. Sollecita l'intervento degli Angeli con­solatori. E' la prima volta che ne viene autorizzata la pubblica­zione, perchè è tempo che questa consuetudine riparatrice ven­ga diffusa.

"Come petali di rose in un deserto di sale, amore, compassione, dolcezza, pensiero comprensivo scendano su questi luoghi.

Che i cieli si aprano e Angeli misericordiosi facciano scendere miele e ambrosia per lenire le ferite: attraverso il tempo e lo spazio.

Dai regni oscuri dove follia e terrore sono scaturiti, follia e terrore ritornino e che il Nulla li inghiotta.

Che la luce avvolga nel suo raggio ogni vita stroncata,

e compensi ogni goccia di sangue, e ogni lacrima.

Che la nuova vita sia facile e il destino favorevole.

Che gli Angeli consolatori portino a chi resta rassegnazione e conforto.

E che l'uomo comprenda e la Terra non dimentichi...".

Benedizioni per la Terra (2)

Quella che segue è una preghiera da recitare all'aperto, immersi nel fulgore della Natura, con le mani giunte, orientandosi di volta in volta verso i quattro punti cardinali.

Sia pace a Nord,

a Sud,

a Ovest

e a Est.

Sia pace attraverso i quattro elementi

  ed all'Etere cosmico, che tutto contiene.

Sia pace e amore per tutte le creature,

  visibili e invisibili,

  attraverso i loro Regni e i loro elementi.

Sia pace ai loro Angeli e ai loro Deva.

Sia pace a noi, che con essi condividiamo il cammino.


Lode al Creatore (3)

Dio onnipotente ed eterno,

  con tutto il cuore ti lodiamo,

  per la grande gloria dei tuoi santi Angeli.

Ti ringraziamo per la loro meravigliosa saggezza,

  la forza suprema e la bellezza radiosa;

  e per il loro grande potere sempre posto al Tuo servizio.

Fa' che, seguendo il loro splendido esempio,

  possiamo dedicarci completamente all'aiuto dei nostri Fratelli.

  Per Cristo nostro signore. Amen.

All'Angelo di gruppo (1)

E' una preghiera utile quando esiste un gruppo affiata­to sotto la protezione di un Angelo. E' da recitare ogni volta che il gruppo si riunisce.

Angelo nostro, protettore ed alleato, raccogli e trasforma i nostri pensieri d'amore. Apri le porte fra il tuo mondo di luce e il nostro mondo di nebbia. Guida i nostri passi sul ponte che li unisce e che la nostra collaborazione diventi ampia e sicura. Avvicina a noi i tuoi Fratelli perchè ascoltino il nostro richiamo. Allontana da noi la nebbia dovute alla mondanità, affinchè Essi vedano i nostri intenti sinceri e la purezza del nostro cuore.

Lasciate aperte le porte, affinchè, invocandovi, possiamo sentirvi vicino a noi. Col vostro aiuto, ci sia dato di proteggere, consolare, guarire. Ci sia dato di aiutare chi soffre nel corpo e nello spirito. La vostra guida espanda la nostra conoscenza, poiché conoscere è servire. Amen.

Preghiera di chiusura (1)

In chiusura, prima che ciascuno si al­lontani per riprendere la propria strada, si può recitare la for­mula seguente.

Salute a te, Angelo nostro, protettore ed alleato. Salute a Te, Signore di questo luogo ed a voi Angeli che ci siete stati vicini. La vostra potenza accompagni il nostro intento e lo deponga dinanzi al trono di Dio, dove la luce turbina in vortici fiammeggianti. Che la nostra richiesta sia accolta, e scenda dallo spirito nella materia, secondo il nostro destino. Riaccostate il velo della separazione, e che il Piano divino si compia sulla Terra. Così sia.

 

PREGHIERE DETTATE DEGLI ANGELI

Per gli Angeli della musica (3)

Salve, Angeli della musica!

Venite in nostro aiuto.

Cantateci canti di gioia.

Infondete in noi l'armonia divina,

  risvegliateci,

  fate che udiamo la vostra voce.

Intonate le nostre orecchie ai vostri canti;

  animate la musica terrena con la vostra luce.

Condividete con noi le fatiche della Terra,

  e possano gli uomini udire le melodie,

  che voi cantate al di là del tempo e dello spazio.


Per gli Angeli custodi della casa (3)

Salve, Angeli custodi della casa!

Venite in nostro aiuto.

Condividete con noi lavoro e gioco.

Rimanete con noi e fateci percepire la vostra presenza!

Avvicinatevi e sentite il nostro amore.

Prendete le nostre mani nelle vostre e, per un attimo,

  sollevateci dal peso della materia,

Condividete con noi la vostra meravigliosa libertà,

  la vostra intensa vita nell'aria luminosa,

  l'intensità della vostra gioia,

  la vostra unità con la Vita.

Dateci aiuto nel lavoro e nel gioco,

  in modo che si avvicini il tempo

  in cui tutta la nostra razza vi conoscerà,

  e vi saluterà come fratelli,

  pellegrini come noi,

  sul Sentiero che conduce a Dio!

Salute, Angeli custodi della casa!

Venite in nostro aiuto.

Condividete con noi gioco e lavoro,

  in modo che la vita interiore sia liberata.

Per gli Angeli Costruttori (3)

Salve, schiere di Angeli costruttori!

Venite in nostro aiuto.

Aiutate questo neo-nato nel mondo degli uomini,

  ed assistete sua madre.

Inviate i vostri Angeli ad assistere ogni nascita,

  ad annunciare l'alba della nuova vita,

  e dare al bimbo che viene, la benedizione del Signore.

Salve, schiere di Angeli costruttori!

Venite in nostro aiuto,

  date aiuto a questo neo-nato nel mondo degli uomini,

  e che la divinità interiore sia liberata.

Per gli Angeli della natura (3)

Salve, Angeli della terra e del cielo!

Venite in nostro aiuto.

Date fertilità ai nostri campi,

  ad ogni seme donate la vita,

  che la nostra terra possa essere feconda.

Salve, Angeli della terra e del cielo!

Venite in nostro aiuto.

Condividete con noi le fatiche della Terra

  in modo che la divinità interiore sia liberata.


Per gli Angeli Guaritori (3)

Salve, Angeli della guarigione!

Venite in nostro aiuto.

Riversate la vita risanante,

  sul corpo di ... (nome della persona),

  colmate ogni cellula di forza vitale,

  donate ai nervi la pace,

  calmate i sensi tormentati.

Che un'onda di vita entri in questo corpo,

  e dia calore ad ogni suo organo,

  affinché, insieme all'anima,

  siano risanati dal vostro potere.

Lasciate che un Angelo vegli su... (nome),

  confortandolo e proteggendolo,

  finché non torni in buona salute.

Fate che riesca a respinger il male,

  e ritornino veloci vita ed energia.

Ma, se la vita terrena è ormai giunta al suo termine,

  donategli la pace ed un passaggio sereno.

Salve, Angeli della guarigione!

Venite in nostro aiuto.

Condividete con noi le fatiche della Terra

  in modo che in ogni uomo si liberi,

  la divinità celata nel suo cuore.

Per gli Angeli della Bellezza e dell'Arte (3)

Salve, Angeli della Mano di Dio!

Venite in nostro aiuto.

Imprimete nel nostro mondo

  fisico, emozionale e mentale,

  il senso della Bellezza Divina.

Aiutateci a percepire le intuizioni del nostro vero Sè.

Aiutateci a riconoscere la Bellezza in ogni cosa,

  in modo che, attraverso di essa, possiamo trovare,

  nascosto dai veli del colore e della forma, il vero Sé.

Ispirateci a portare nelle nostre vite

  il Buono, il Vero, il Bello.

Mostratevi e fatevi conoscere,

  Angeli della Sua Mano,

  in modo che possiamo imparare anche noi

  a diffondere la Bellezza nel mondo.

Salve, Angeli della Mano di Dio!

Venite in nostro aiuto.

Condividete con noi le fatiche della Terra,

  fate che la Bellezza interiore sia rivelata!


Ringraziamento serale (3)

Vi ringraziamo amici carissimi,

  per tutto ciò che avete fatto per noi,

Rimanete coi bimbi, questa notte, o benedetti,

  rimanete coi vecchi e coi malati.

Vicino ad ogni letto vi sia un Angelo custode.

Che tutti possano dormire in pace,

  sentendo la vostra silenziosa presenza,

  che veglia su di loro.

Amen.

Preghiera serale (3)

Sia benedetto l'amore che, con gratitudine,

  offriamo ai nostri angelici Aiuti di questa giornata.

Accettate il nostro amore e le nostre preghiere,

  e aiutateci a vivere e lavorare,

  per crescere simili a voi.

Per questa notte, su tutto,

  imploriamo la vostra custodia.

  Siate con i bambini, con i vecchi e con i malati,

  avvolgeteli con la vostra luce e la vostra pace,

  fino all'alba del giorno che viene.

Fate che al mattino cominciamo,

  il nostro lavoro con gioia,

  lodando il nostro Padre celeste.

Fate che, mano nella mano,

  i Suoi umani ed angelici figli,

  possano lavorare nel Suo Nome,

  per arrivare al magnifico giorno in cui,

  nel nostro e nel loro mondo,

  regnerà solo la Sua Volontà.

Amen.

 


LETTURE CONSIGLIATE

Giuditta Dembech, Gli Angeli tra noi, Edizione l'Ariete, Settimo Torinese, 1994.

Geoffrey Hudson, Fratellanza di Angeli ei uomini,
Edizioni Età della'Acquario, Grignasco (To), 1994.

Geoffrey Hudson, Il Regno degli Dei,
Edizioni Età della'Acquario, Grignasco (To), 1966.

Aurelio Penna, GLI ANGELI, scoprirli, sentirli, incontrarli, pregarli,
De Vecchi Editore.

Sophy Burnham, Il Libro degli Angeli,
Corbaccio Editore, Milano, 1990.


RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

(1) Giuditta Dembech, Gli Angeli tra noi, Edizione l'Ariete, Settimo Torinese, 1994.

(2) Aurelio Penna, GLI ANGELI, scoprirli, sentirli, incontrarli, pregarli,
De Vecchi Editore.

(3) Geoffrey Hudson, Fratellanza di Angeli ei uomini,
Edizioni Età della'Acquario, Grignasco (To), 1994.

(4) Max Heindel, La Cosmogonia dei Rosacroce,
Edizioni del Cigno, Peschiera del Garda (VR), 1995.

(5) Dougles Baker, Il Gioiello del Loto, Edizioni Crisalide.

(6) Annie Besant, Il Cristianesimo Esoterico,
Edizioni Adyar, Settimo Torinese (To).

(7) San Roberto Bellarmino, Ascensioni Spirituali,
Libreria Gregoriana Editrice, Padova, 1931.

(8) Sophy Burnham, Il Libro degli Angeli,
Corbaccio Editore, Milano, 1990.

(9) I Maestri parlano degli angeli,
Edizioni Synthesis, Pinasca (To), 1997.

(10) Dr. Stylianos Atteshlis, Insegnamenti Esoterici,
Edizioni Miriadi, Traversetolo, Parma, 1994.

(11) Carlo Porro, Angeli e Demoni,
Edizioni Piemme, Casale Monferrato (AL), 1987.

(12) Haziel, Il potere degli Arcangeli,
Edizioni Mediterranee, Roma, 1995.

(13) Billy Graham, Angeli, agenti segreti di Dio,
Edizioni Centro Biblico, Napoli, 1978.

(14) Cyril Scott, Lui, Edizioni Sythesis, Pinasca (To), 1999.

(15) Terry Lynn Taylor, Messaggeri di luce, Edizioni Amrita.

(16) Omraam Mickael Aivanhov, Le porte dell'invisibile,
Edizioni Prosveta.

(17) C. Jinarajadasa, Il Mistero della vita e della forma,
Editrice Libraria Sirtio, Trieste, 1977.

(18) Giuditta Dembech, Quinta dimensione, Edizione l'Ariete, Settimo Torinese, 1989.

19) Zolar, Il libro delle antiche conoscenze,
Edizioni SIAD, Milano, 1981.

(20) Geoffrey Hudson, La venuta degli Angeli, edizione fuori commercio
in vendita presso la Libreria Ecumenica, metrò di piazza S. Babila, Milano.

(21) Virginio Bontà, La Palma Celeste,
Tipografia A. Zanaboni, Milano, 1857.

(22) Sac. Giovanni Susat, La Madre Cristiana,
Scuola Tipografica Artigianelli, Trento, 1928.

(23) Lay Sermons, Adresses and Reveries, capitolo, L'Origine del­la Specie (tratto da: Il mistero della vita e della forma).