E' una mattinata piovigginosa, grigia, ma non fredda: i bambini di
4 e 5 anni della scuola materna arrivano puntuali all'appuntamento.
Con una bella camminata raggiungiamo l'ingresso del secondo lotto di
rimboschimento: qui ci fermiamo e cominciamo la nostra visita.
Le prime informazioni sono quelle sul parco giovane e costruito dall'uomo:
le piante non hanno più di venti anni di vita, malgrado siano
già alte e robuste, inoltre sono state tutte piantate dall'uomo
(ovviamente quelle di una certa dimensione).
La chiacchierata con i bimbi prosegue tranquillamente: analizziamo
ora la presenza di colori all'interno del bosco.
"Quali colori vedete intorno a voi?"
marrone, verde, nero, giallo, bianco, grigio, arancione,
viola, rosa
oltre al rosso e all'azzurro, presenti artificialmente.
Prima di "entrare" nel bosco chiedo ai bambini di essere
silenziosi e attenti, così come dovessero entrare in casa di
altri: non dobbiamo dimenticarci che gli animali ci stanno osservando,
stanno cercando di capire se si possono fidare di noi (noi che siamo
molto vistosamente colorati, che abbiamo buffi vestiti, che facciamo
rumore, che "puzziamo").
Camminiamo - in verità con molto silenzio - fino al viale dei
pioppi cipressini, dove osserviamo i buchi fatti dal picchio nei tronchi
di pioppo per fare il nido primaverile.
A questo punto riprendiamo il tema dei colori nel bosco: chiedo ai
bambini di usare i foglietti di carta bianchi come una sorta di "panno"
da passare sopra le cose del bosco per cercare di catturarne il colore.
La cosa viene abbastanza bene, anche grazie all'umidità del bosco
stesso, in maniera veloce.
Chiedo quindi ai bambini di continuare il lavoro del disegno a scuola,
cercando di individuare all'interno delle macchie di colore alcune forme,
che andranno opportunamente trattate.