Pioviggina, ma i bambini della 2b arrivano comunque puntuali all'appuntamento.
Ci avviamo verso l'ingresso del bosco, dove ci fermiamo e comiciamo
le attività previste per la mattinata.
Come cresce un albero? sicuramente attraverso un lento ma inesorabile
e inarrestabile allungamento e ingrossamento del tronco e dei suoi rami.
Inoltre la sua crescita è molto diversa da quella di noi umani:
noi abbamo un limite di crescita molto preciso, l'albero, in teoria,
potrebbe crescere indefinitamente.
I bambini hanno un determinato ritmo di crescita, gli alberi ne hanno
un altro; noi ci muoviamo, le piante rimangono immobili nel tempo.
Cominciamo quindi l'escursione andando alla ricerca dei paletti con
i cartellini lungo il sentiero
di Greta e Anselmo: ne troviamo quattro in successione.
Ci fermiamo in corrispondenza dell'acero n°27 - con il relativo
gioco "trovare la pianta più giovane del bosco".
Dividiamo la classe in 4 gruppi e li inviamo alla ricerca.
I bambini individuano 4 piante di diverse età:
- 2 alberi di cira 20 anni - come tutti gli altri facenti parte della
struttura storica del Parco -
- 1 albero di circa 7/8 anni
- un alberello di circa 3 anni
Vicino a quest'ultimo - che nominiamo come quello più giovane
individuato dalla classe - osserviamo anche alcuni altri piccoli alberelli
nati durante la primavera scorsa. Decidiamo che un qualcosa che spunta
dal terreno e che sia:
- basso
- sottile
- lignificato
- ovviamente che mi dia l'idea di essere vivo
può chiamarsi albero.
A questo punto i bambini mi parlano del loro lavoro fatto a scuola:
una filastrocca molto bella diventata poi un calligramma.
Ero un seme piccolino,
un pochino rotondino.
Un terriccio,
un po' asciutto e un po' umidiccio,
al calduccio e coccolato,
sono cresciuto riparato.
Il germoglio e le radici
mi spuntarono in giorni felici.
Sole, pioggia e vento,
son cresciuto in un momento?
No, no, no!
Tanto tempo ahimè passò!!
Rami, gemme, foglie e fiori,
frutti dolci, maturi, pieni di sapori:
mi hanno riempito di colori.
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Oltre ad una scheda intitolata "quanto tempo
è necessario per..."
Facciamo ora la merenda.
Comincia di nuovo a piovere, ma noi, imperturbabili, continuiamo le
nostre attività.
Dopo avere camminato un po' nel bosco distribuisco alla classe - disposta
a coppie - 9 fette di albero per stimolare i bambini a determinarne
l'età e a riconoscerne alcuni segni dovuti alla storia passata
dell'albero stesso.
I bambini osservano bene le fette di legno:
quercia,
pino,
pioppo,
ontano,
acero,
frassino,
betulla,
sambuco,
olmo
e riconoscono abbastanza bene le età relative, oltre a una serie
di segni presenti all'interno delle fette stesse:
- segni dovuti al taglio della sega
- segni derivanti da inglobamento di rametti
- cicatrici da ferita superficiale
- unione di due rami
- danneggiamento da malattie
- spaccature da asciugatura del legno
Sotto la pioggia arriviamo velocemente a definire la loro stanza
del tempo, corrispondente alla quercia n° 50.
Assegno quindi ai bambini i compiti a scuola e li invito all'incontro
primaverile quando allestiremo al meglio la loro stanza.